LAZIO
P. Rossi
(lat. Latium)
Il nome L. nella sua accezione moderna risale ai secc. 15°-16°, quando venne rimesso in uso dai geografi per designare un territorio meno vasto dell'attuale, che escludeva [...] Arnolfo e gli "Arnolfo" apocrifi, in Roma anno 1300, "Atti della IV Settimana di studi di storia dell'arte medievale dell'Università di Roma 'La Sapienza', Roma 1980", a cura di romanica, 13), Milano 1992; S. Romano, Eclissi di Roma. Pittura murale ...
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METZ
E. Ponzo
(lat. Divodorum, Civitas Mediomatricorum; Mettis, Metis, Mes nei docc. medievali)
Città del Nord della Francia, situata nella regione della Lorena (dip. Moselle), poco a S della confluenza [...] Alla morte di Teodoberto II (596-612) i potenti del regno, fra i quali Pipino I il Vecchio e Arnolfo, vescovo di M. sur l'ancienne liturgie de Metz et sur les églises messines antérieures à l'an Mil, ivi, 38, 1929, pp. 497-617: 499-500; M. Aubert, La ...
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BOLLA
R.H. Bautier
Termine che designa il sigillo di metallo usato in alcune aree culturali o in alcune cancellerie per sigillare gli atti e in tal modo autenticarli, funzione assolta in altre aree [...] Arnolfo, che si servirono di b. per gli atti considerati di grande importanza. La pratica tornò in auge dopo la restaurazione dell'impero da parte di oro dell'Archivio Segreto Vaticano, a cura di A. Martini, cat., Milano 1984; R.H. Bautier, Le ...
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GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] (Philadelphia Museum art, Johnson Collection: e proveniente dalla perduta pala di S. Filippo Benizi eseguita nel 1515 per la cappella diArnolfo de Arcolis in S. Maria della Scala a Verona). In queste tavole il G., ignorando ogni idealizzazione ...
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BITONTO
P. Belli D'elia
(lat. Butunti, Butuntum)
Centro della Puglia a km. 18 da Bari e a m. 118 di altitudine, situato in un territorio da sempre coltivato a olivi sul primo gradino della bassa Murgia, [...] una contrazione. Nel sec. 11°, con il vescovo Arnolfo (1087-1095), B. rinacque come sede episcopale (Italia romanica, 8), Milano 1986, pp. 224-268, 441-442; G. Orofino, Gli Evangelari in beneventana di Bisceglie e di Bitonto e la produzione ...
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ORLEANS
E. Vergnolle
ORLÉANS (lat. Genabum, Cenabum)
Città della Francia centrale, capoluogo del dip. Loiret. O., oppidum dei Carnuti posto sulla sponda nord della Loira, nella pianta attuale rivela [...] In questo periodo il vescovo Arnolfo (970-1003) avviò la ricostruzione della cattedrale di Sainte-Croix; qualche anno Orléans 1987; Le paysage monumental de la France autour de l'an mil, a cura di X. Barral i Altet, Paris 1987, pp. 256-257; Orléans ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] bocca del vescovo Arnolfo d'Orléans alla sinodo gallicana di Saint-Basle (991) è ancora peggiore di quella denunciata nel fondamenti tardo-antichi dell'arte medievale, in id., Alla ricerca di Fidia, Milano 1967, pp. 409-449); R. Hamann-Mac Lean, ...
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CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati [...] 9°; Monaco, Schatzkammer der Residenz, altare portatile del re Arnolfo, fine del sec. 9°).I cicli cristologici divennero la poteva anche essere occupata da un simbolo di C. (per es. l'agnello) o da una croce (Milano, Tesoro del Duomo, dittico d'avorio ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] le prime interpretazioni del testo a opera diArnolfo d'Orléans e di Giovanni di Garlandia, sulle quali si basò agli inizi voll., Oxford 1965 (19682); W. Dorigo, Pittura tardoromana, Milano 1966; R. Tuve, Allegorical Imagery. Some Mediaeval Books and ...
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GANO di Fazio (Gano da Siena)
Valerio Ascani
Non si conosce l'anno di nascita di questo scultore senese che, a lungo confuso con tale Galgano di Giovanni, architetto e monaco certosino (Thieme - Becker), [...] ed espressiva, secondo una rilettura dello stile nicolesco e arnolfiano propria, peraltro, di buona parte di questa generazione di scultori senesi, da cui si staccò il più abile Tino di Camaino.
Negli anni successivi al 1306, l'evoluzione dello ...
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