METZ
E. Ponzo
(lat. Divodorum, Civitas Mediomatricorum; Mettis, Metis, Mes nei docc. medievali)
Città del Nord della Francia, situata nella regione della Lorena (dip. Moselle), poco a S della confluenza [...] culturale. Alla morte di Teodoberto II (596-612) i potenti del regno, fra i quali Pipino I il Vecchio e Arnolfo, vescovo di M. fra il , grazie a un'incisione del sec. 17°, opera di Chastillon (Histoire de Metz, 1986, p. 187), è noto l'aspetto del ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] Ennen, 1972).Particolarmente significativi furono sulla Mosella i casi diMetz, Toul e Treviri, che mantennero una forte popolazione dell'intervento duecentesco e trecentesco progettato da Arnolfodi Cambio e riassumibile nell'ultima grandiosa cinta ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] Mortifiement de vaine plaisance è a Metz (Bibl. Mun., 1486) - Renato fu, fino alla morte di Carlo VII, stretto alleato della , I Cistercensi e la formazione diArnolfodi Cambio, in Studi di storia dell'arte in memoria di Mario Rotili, Napoli 1984, pp ...
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DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] figura giacente, che trovò la sua massima espressione nelle realizzazioni diArnolfodi Cambio (v.), prima fra tutte il sepolcro del cardinale si ebbe nel Capitolo generale di Parigi (1246), ribadita a Londra nel 1250 e a Metz nel 1251 -, le ymagines ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] - ma taluno ha anche avanzato per esse l'ipotesi diArnolfodi Cambio (Ragghianti, 1935) - quanto per il blocco con Museen, in Festschrift für Peter Metz, Berlin 1965, pp. 204-213; G. Previtali, Sulle tracce di una scultura umbra del Trecento, ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] creazione di un nuovo tipo di c. a opera diArnolfodi Cambio (v.), che realizzò il c. di S. Paolo f.l.m. nel 1285 e quello di S. piuttosto che un c. -, e del frammento di arco della cattedrale di Saint-Etienne a Metz, attribuito al c. (reba) che il ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] è stato giustamente indicato il gruppo episcopale della cattedrale diMetz che, tra la fine del sec. 8° e La cattedrale gotica: il caso diArnolfo a Santa Maria del Fiore, in Storia dell'arte italiana, 12, Momenti di architettura, Torino 1983, pp. ...
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architettura
Fabrizio Di Marco
Creare, progettare, costruire lo spazio dove viviamo
L'architettura è l'attività umana che comprende l'arte e la tecnica di ideare, progettare e costruire edifici e qualsiasi [...] Eude diMetz, l'architetto che realizzò per Carlomagno la Cappella Palatina ad Aquisgrana. Nell'architettura romanica e gotica italiana si distinsero Lanfranco (duomo di Modena), Benedetto Antelami (battistero di Parma) e Arnolfodi Cambio ...
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