romanzo
Maurizio Dardano
Ha un'unica occorrenza, nel celebre passo in cui a proposito di ArnaldoDaniello si dice: Versi d'amore e prose di romanzi / soverchiò tutti (Pg XXVI 118). Per il significato [...] dell'espressione prose di romanzi, v. PROSA.
In latino gli aggettivi con terminazione -anicus sembra che fossero riferiti a oggetti di foggia o fabbricazione peculiari di un luogo determinato, come dire ...
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liberamente
Bruno Bernabei
Ricorre spesso nella Commedia col significato fondamentale di " spontaneamente ", ed esprime un sentimento di magnanimità, di sollecita cortesia, differenziandosi in molteplici [...] vivea più glorïoso ", disse, / " liberamente nel Campo di Siena, / ogne vergogna diposta, s'affisse... "; XXVI 139 El [ArnaldoDaniello] cominciò liberamente a dire, " sens'aspettar altro prego " (Buti); Pd XXXIII 18 La tua benignità non pur soccorre ...
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affinare
Giorgio Petrocchi
. Per " perfezionare ", " purificare " (cfr. Frate Ubertino Puro senno 20, Chiaro Orato di valor 40, ecc.; e cfr. ‛ raffina ' in Io voglio del ver 8 del Guinizzelli), in Pg [...] XXVI 148 (il fuoco affina ArnaldoDaniello e gli altri lussuriosi della settima cornice), e in Rime CXIII 7 pur trovo la minera in cui s'affina / quella virtù per cui mi discoloro, e cioè la minera, il minerale (metaforicamente la donna " che invera ...
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Barbato
Luigi Peirone
Usato da D. una sola volta, col significato di " radicato ", " abbarbicato " (v. BARBA), in contesto metaforico: e 'l mio disio però non cangia il verde, / sì è barbato ne la dura [...] citati appartengano alla sestina Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra, dove dichiaratamente D. segue le orme di ArnaldoDaniello (cfr. VE II X 2). In realtà i versi danteschi efficacemente ricalcano i versi iniziali della sestina arnaldiana: " Lo ...
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Tan m'abellis l'amoros pensamen
Eugenio Ragni
Incipit di una canzone di Folchetto di Marsiglia (v.) citata da D. in VE II VI 6, dopo Si per mon Sobretots di Giraldo di Borneill e davanti a Sols sui [...] " (Marigo).
Il verso iniziale è riecheggiato in quello di Pg XXVI 140 Tan m'abellis vostre cortes deman, con cui ArnaldoDaniello (v.) apre il suo discorso: e l'adozione dell'incipit di Folchetto suona come una probabile, implicita dichiarazione di ...
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ismuovere
Luigi Vanossi
Forma prostetica di ‛ smuovere ', equivalente al francese antico esmouveir, la quale appare in fiore CLXXXI 7 quando il me' core s'è sì forte ismosso / d'esser di voi così innamorata.
Potrebbe [...] 13 " Non è sì duro cor che, lagrimando, / pregando, amando, talor non si smova ", in cui il Petrarca traduce con " si smova " il " s'afranca " della sua fonte diretta, ArnaldoDaniello). Nel passo del Fiore è usato con effetti fortemente ironici. ...
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follore
Guido Favati
Corrisponde al provenzale folor, che anche D. adopera per metterlo sulle labbra di ArnaldoDaniello (Pg XXVI 143). Compare col senso di " stoltezza ", " sciocchezza ", in Fiore [...] CLVI 4 (secondo la Vecchia, fa gran follore una donna che ami una sola persona e faccia molti doni), mentre in Detto 253 Amor... / il terrebbe a follore, ha un corrispettivo nell'iterazione sinonimica ...
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materno
Antonio Lanci
Si registra, in rima, in Pg XXVI 117 [ArnaldoDaniello] fu miglior fabbro del parlar materno, cioè " migliore artefice del suo volgare " (Porena), che era il provenzale.
Anche [...] in VE I VI 2, D. chiama il volgare maternam locutionem, cioè la lingua naturalis o prima (distinta dalla gramatica, locutio secundaria o artificialis), qua infantes assuefiunt ab assistentibus, cum primitus ...
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sovenir
Gianluigi Toja
Verbo provenzale, che ricorre nella forma del congiuntivo presente (III singol., impersonale), con valore esortativo, nell'ultimo verso delle terzine in lingua occitanica che [...] D. fa pronunciare ad ArnaldoDaniello: sovenha vos a temps de ma dolor ! (Pg XXVI 147). È un'accorata invocazione di preghiera al mistico pellegrino da parte del penitente, ansioso di porre fine alla sua sofferenza. ...
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L'aura amara fa 'l bruol brancuz
amara fa 'l bruol brancuz. Canzone di ArnaldoDaniello, citata in VE II II 9 come esempio di composizione in volgare di soggetto amoroso; in tale argomento, dice D., [...] Arnaldo eccelle in Provenza così come in Italia eccelle Cino da Pistoia, del quale nello stesso luogo è ricordata la canzone Digno sono eo de morte. ...
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fabbro
(letter. fabro) s. m. [lat. faber -bri, di etimo incerto]. – 1. Artigiano che lavora il ferro, i ferramenti: fare il f.; l’officina, gli arnesi del f.; farsi fare dal f. un cancello in ferro battuto. 2. letter. a. Artigiano in genere,...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...