Troviero francese (n. Arras 1235 circa - m. forse Napoli 1287 circa); visse (dal 1283) presso la corte angioina di Napoli. Ci ha lasciato una trentina di poesie liriche e due ludi scenici, il Jeu de la [...] di viola oppure d'altro strumento. È musica semplice e facile, con melodie agevoli e ingenue, composta per lo più nello stile del discanto assai in voga nel sec. 13º: l'armonia vi è ancora barbara, ma non mancano indizî di tonalità moderna. ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] , e Libra, e tuta la spera colle sue stelle», I, I, XVII, qui a p. 993); lo schedario dei fenomeni avvia alla contemplazione dell'armonia tra le forze del cosmo e la natura familiare che ci circonda («Stando lo sole de logne da noi e·lle parti del ...
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Scrittore italiano (Milano 1851 - ivi 1901). Autore di racconti e romanzi, la sua narrativa, nella quale l'eredità manzoniana si mescola con i fermenti della Scapigliatura lombarda e con istanze del naturalismo, [...] da quell'equilibrato impegno sociale che ne aveva caratterizzato la particolare fisionomia. Dopo le sommosse del 1898, in armonia con il proprio concetto della funzione sociale della letteratura e dello scrittore che è anche alla radice della sua ...
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VEGA, Ricardo de la
Carlo BOSELLI
Poeta comico spagnolo nato il 7 febbraio 1839 a Madrid, ivi morto il 22 giugno 1910. Figlio di Ventura de la Vega (v.), si dedicò giovanissimo alla letteratura e all'arte [...] : quadro pittoresco di quartieri e tipi popolareschi madrileni. La prima rappresentazione (1894) fu un trionfo, dovuto in parte anche alla perfetta armonia tra il libretto di R. de la V. e la musica di Bretón. Tutte le sue commedie, del resto, sono ...
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poesia
Margherita Zizi
La musica del linguaggio
Nata prima dell’invenzione della scrittura e presente in tutte le culture di tutte le latitudini, la poesia è una forma di espressione che si fonda sulle [...] origini della poesia
La poesia, osservava Aristotele, nasce dalla tendenza naturale dell’uomo a imitare, attraverso il linguaggio, l’armonia e il ritmo. La poesia (il termine deriva dal verbo greco poièo, che significa «fare, produrre»), può essere ...
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Stato insulare dell’Asia sud-orientale. La denominazione geografica (comp. di indo- e del gr. νῆσος «isola»), cui talvolta viene preferita quella di Insulindia, si riferisce all’insieme di circa 14.000 [...] I., specie della pittura, che ha saputo unire, in felice sintesi, la sensibilità locale al volume, al colore, all’armonia della composizione con l’apporto occidentale. Nel 19° sec. il pittore R. Saleh (Sjarif Bustaman), seguendo gli insegnamenti dell ...
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CERRETESI, Giuseppe
Maria Augusta Timpanaro Morelli
Figlio di Agostino e di Maria Maddalena Rosa di Niccolò Cordelli, nacque a Firenze il 7 nov. 1702.
La famiglia possedeva diversi beni situati in Firenze [...] . Il C. fu garantito nell'atto di donazione solo nel caso in cui continuasse ad abitare con il fratello e in "buona armonia" con il medesimo. Dopo la morte di Agostino (12 sett. 1754), i beni di famiglia furono divisi tra Raffaello e Giuseppe. Ma ...
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Orfeo
Emanuele Lelli
Il cantore che ammaliava l’uomo e la natura
Nel panorama del mito e della religiosità greca, Orfeo occupa un posto particolare: figlio della musa Calliope, riceve in dono da Apollo [...] lira al cui suono gli animali feroci si placano, i sassi si muovono, gli alberi ondeggiano; anche l’uomo è affascinato dall’armonia di Orfeo, che placa gli affanni e rigenera l’animo.
La sua è una musica apollinea, non violenta e sfrenata come quella ...
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Letterato (Firenze 1539 - ivi 1589); fu uno dei promotori dell'accademia della Crusca (ebbe come nome accademico l'Infarinato) e dell'impresa del Vocabolario. Compose rime, due commedie (Il granchio, 1566; [...] , anche di malvagità: in verità difendevano, legittimamente anche se antistoricamente, l'egemonia linguistica di Firenze che Tasso non rispettava, e gli ideali di armonia e sobrietà rinascimentali a quella congiunti, per la prima volta non seguìti. ...
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ZAMFIRESCU, Duiliu
Ramiro Ortiz
Poeta e romanziere romeno, nato a Focşani nel 1859, morto a Bucarest nel 1922. Fu dapprima magistrato, poi diplomatico e in questa qualità risiedette lungo tempo a Roma, [...] ispirate a un vago classicismo, che non va oltre un'aspirazione nostalgica verso le doti di serenità, d'equilibrio e d'armonia dell'arte antica, e, forse più ancora, verso la luce e l'azzurro dei paesi mediterranei; ma non rivelano alcuna familiarità ...
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armonia
armonìa s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. ἁρμονία, affine a ἁρμόζω «comporre, accordare»]. – 1. a. Consonanza di voci o di strumenti; combinazione di accordi, cioè di suoni simultanei (per estens., anche associazione di suoni successivi),...
armonica
armònica s. f. [dall’agg. armonico; nel sign. 1, dall’ingl. harmonica]. – 1. Nome di varî strumenti musicali: a. Strumento d’origine inglese (sec. 18°) costituito da una serie di piccole coppe di cristallo di digradante grandezza...