Pittore e incisore del gruppo di W. Blake, nato a Appledore (Inghilterra) il m settembre 1799, morto il 14 luglio 1883. Raggiunse la fama solamente dopo la sua morte, con un piccolo gruppo di opere incise [...] dei suoi quadri, lo stesso studio dei classici e lo stesso amore dell'effetto di luce, ed in più mostrano una felice armonia tra il soggetto e la tecnica. Notevoli soprattutto i suoi paesaggi con figure di uomini e animali.
Bibl.: S. Calvert, The ...
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VIGNALI, Iacopo
Odoardo Hillyer Giglioli
Pittore, nato nel Casentino nel 1592, morto a Firenze il 3 agogto 1664. Discepolo di Matteo Rosselli, fu il seguace più fedele dell'arte del maestro che seppe [...] giusti limiti queste tendenze che potevano degenerare in un virtuosismo tecnico e diede alle sue sacre rappresentazioni equilibrio, armonia e sentimento sincero. La sua attività si svolse specialmente in Firenze ove lasciò l'opera sua migliore nella ...
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AVOGADRO della Motta, Emiliano
Guido Verucci
Nacque a Vercelli il 16 ottobre 1798, dal conte Ignazio e da Teresa Avogadro di Casanova. Laureatosi in legge, ricoprì dal 1833 al 1847 la carica di riformatore [...] del pubblico insegnamento. Nel 1848 iniziò la sua attività giornalistica e più particolarmente politica collaborando all'Armonia, e assumendo inizialmente un atteggiamento di adesione al nuovo ordinamento costituzionale, che si sarebbe però presto ...
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ALFANO, Franco
Alberto Pironti
Nacque a Napoli, o meglio a Posillipo, come egli amava precisare, l'8 marzo 1876. Iniziò assai presto lo studio della musica, prendendo lezioni private di pianoforte, [...] al conservatorio di San Pietro a Majella, dove, sempre continuando gli studi con il Longo, seguì il corso di armonia tenuto da Camillo De Nardis e quello di contrappunto di Paolo Serrao. Nel novembre 1895 lasciò il conservatorio per perfezionarsi ...
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MUGELLINI, Bruno
Emiliano Giannetti
MUGELLINI, Bruno (Stanislao Pierfederico Ignazio). – Nacque a Potenza Picena il 24 dicembre 1871, da Pio e da Maria Paganetti.
Fu avviato allo studio del pianoforte [...] la sua nascita. Giovanissimo si trasferì a Bologna; proseguì gli studi pianistici con Gustavo Tofano e avviò quelli di armonia e contrappunto e poi di composizione, rispettivamente con Alessandro Busi e Giuseppe Martucci. Si diplomò in pianoforte nel ...
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Clarinettista, sassofonista e compositore italiano (n. Nembro 1944). Artista che trova compiutezza d'espressione tanto con le formazioni da lui create, quanto come solista, T. ha esplorato i confini tra [...] l'improvvisazione jazz, che lo accomuna ad altri musicisti europei.
Vita e opere
Dopo il diploma in clarinetto e gli studi di armonia e contrappunto, dal 1977 al 1982 ha collaborato con le formazioni di G. Gaslini. Nel 1977 ha costituito un proprio ...
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In linguistica, modo di arricchimento delle capacità espressive della lingua mediante la creazione di elementi lessicali che vogliono suggerire acusticamente, con l’imitazione fonetica, l’oggetto o l’azione [...] ), o anche in una successione di più complesse unità ritmiche (costituendo in tal caso un accorgimento retorico detto armonia imitativa). La serie fonica, la parola o la locuzione formate in seguito a tale procedimento subiscono talvolta un ...
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Personaggio del Barbier de Séville (1775), commedia dello scrittore francese P.-A. Caron de Beaumarchais (1732-1799), e di molte opere in musica da essa desunte, fra cui quella (1816) di G. Rossini. [...] Beaumarchais, Le mariage de Figaro (1784), celebre anche per l'opera musicale (1786) trattane da W.A. Mozart, Almaviva, in armonia coi tempi che maturavano la Rivoluzione francese, si trova in contrasto con Figaro, di cui insidia la futura moglie. ...
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Pittore, nato a Firenze il 6 luglio 1486 da Angiolo di Francesco sarto, donde il cognome assunto insieme con uno stemma di due seste incrociate. Da Andrea d'Angiolo o Angeli alla latina deriva anche la [...] il suo primo capolavoro, la Natività della Vergine, ove già raggiunge la massima dolcezza d'intonazione e di sfumato nell'armonia di una nobile e calma composizione. Nel 1515 per l'ingresso trionfale di Leone X in Firenze egli decorò di chiaroscuri ...
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JOACHIM, Joseph
Michelangelo Abbadò
Violinista, nato il 28 giugno 1831 a Köpcsény presso Presburgo (Bratislava) in Ungheria, morto a Berlino il 15 agosto 1907. Si presentò in pubblico a soli sette anni. [...] Lipsia, che lo vollero riudire l'anno stesso al Gewandhaus. Seguitò a perfezionarsi con F. David e intraprese lo studio dell'armonia con M. Hauptmann, dando nel frattempo concerti a Londra, a Dresda e in altri centri. Nel 1850, per l'interessamento ...
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armonia
armonìa s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. ἁρμονία, affine a ἁρμόζω «comporre, accordare»]. – 1. a. Consonanza di voci o di strumenti; combinazione di accordi, cioè di suoni simultanei (per estens., anche associazione di suoni successivi),...
armonica
armònica s. f. [dall’agg. armonico; nel sign. 1, dall’ingl. harmonica]. – 1. Nome di varî strumenti musicali: a. Strumento d’origine inglese (sec. 18°) costituito da una serie di piccole coppe di cristallo di digradante grandezza...