Poeta italiano (Tamara, Ferrara, 1884 - Lido dei Pini, Roma, 1965). Poeta dai toni accesi e dall'ostentazione verbale, ma al tempo stesso di una tristezza disincarnata ed elusiva, percorse con originalità [...] tempo.
Opere
Pascolismo e dannunzianesimo confluiscono in misura egualmente larga nel suo originario crepuscolarismo (Le fiale, 1903; Armonia in grigio et in silenzio, 1903; ecc.): il primo ravvisabile soprattutto nel suo amore per la natura, per ...
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Pseudonimo del sociologo e poeta turco Meḥmed Ẓiya (Diyarbakir 1875 circa - İstanbul 1924); prof. di sociologia all'univ. di İstanbul. Acceso sostenitore del panislamismo, divenne alla fine della sua vita [...] del paese. Teorizzò l'esigenza di riformare, quindi modernizzare, la società turca (l'insegnamento, la lingua, la famiglia, ecc.), in armonia però con la propria cultura e fede. Fu autore di versi (Qizil elma "La mela rossa", 1915; Yeni hayat "La ...
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Nato a Montegiorgio (Marche) il 16 novembre 1881. Compositore e musicologo. Studiò al liceo musicale di Santa Cecilia di Roma con i maestri De Sanctis, Bustini, Sgambati, e ne uscì diplomato nel 1906; [...] sulla storia dell'Oratorio musicale in Italia, Torino 1908), di fenomeni della tecnica moderna, pubblicò dotti saggi sull'armonia dodecafonica, e offrì esempî delle sue idee in proposito nell'opera Mirra, sulla tragedia dell'Alfieri (Roma, teatro ...
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Compositore, direttore d'orchestra e saggista francese, nato a Montbrison, Loira, il 26 marzo 1925. Avviato dapprima agli studi scientifici, dopo aver per breve tempo frequentato il Politecnico, s'iscrisse [...] conservatorio di Parigi, dove compì gli studi di composizione nel 1943 con O. Messiaen, segnalandosi con un primo premio in armonia. Fra il 1945 e il 1946 fu allievo di R. Leibowitz, l'apostolo francese della dodecafonia, e successivamente collaborò ...
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Pittore olandese d'interni, nato il 18 dicembre 1837 all'Aja, morto l'8 novembre 1890. Alunno dell'Accademia di belle arti ad Amsterdam, seguì nel 1857 Jozef Israëls a Zandvoort sul mare, e si mise a dipingere, [...] come questo, interni di case di pescatori. Il suo colorito è di un'armonia più chiara e limpida di quello dell'Israëls. Dal 1866 al 1874 A. abitò a Parigi, dove conobbe Matthijs Maris. Fece allora alcuni viaggi, nel 1869 in Germania, nel 1870 in ...
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LUCILLA, Domenico
Daniela Macchione
Figlio di Luca, maresciallo di dogana originario di Senigallia, e di Maria Sarse, nacque a Riofreddo, presso Tivoli, il 17 febbr. 1828. Sua madrina di battesimo fu [...] , che in quello stesso anno sposò Gaetano Donizetti.
Il L. iniziò gli studi presso il liceo musicale di Bologna, ove studiò armonia con G. Gaspari e pianoforte con G. Corticelli; alla morte di questo, continuò sotto la guida di S. Golinelli, che "all ...
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PASTA, Carlo Enrico
Juan Carlos Estenssoro
PASTA, Carlo Enrico. – Compositore, nato a Milano il 17 novembre 1817, figlio di Giuseppe e di Giuseppina Puricelli.
Avviati gli studi musicali nella città [...] musicale coeva, in Italia come in Perù, lodò nelle composizioni teatrali di Pasta la perizia orchestrale, la padronanza dell’armonia e lo spiccato talento nel tessere i pezzi concertati. Oltre ad alcune opere minori, Pasta compose anche una Missa ...
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BORNACCINI, Francesco
Giovanna Piscitelli Gonnelli
Nacque ad Ancona il 5 maggio 1805. Nel 1810 si trasferì insieme con la famiglia a Roma, dove ebbe modo di seguire l'insegnamento musicale di S. Pascali, [...] , seguendo il consiglio del maestro V. Fioravanti, si stabilì a Napoli, entrando nel collegio di S. Sebastiano. Qui gli furono maestri d'armonia G. Fumo, di canto L. Mosca e di contrappunto prima G. Tritto e poi N. Zingarelli, con il quale terminò i ...
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DELL'OREFICE, Giuseppe
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Nacque a Fara Filiorum Petri, (prov. di Chieti) il 22 ag. 1848 da Antonio e da Vienna De Matteis. Da uno zio, il frate Alessandro di Fara, e dai fratelli Nicola e Biagio, insegnanti [...] per compiervi la sua formazione. Dopo aver intrapreso per un breve periodo lo studio del flauto, si dedicò allo studio dell'armonia e poco dopo fu in grado di sostenere gli esami di ammissione alle scuole esterne del conservatorio di S. Pietro a ...
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orecchio (orecchia)
Alessandro Niccoli
Per designare l'organo dell'udito D. usa al singolare sempre la forma ‛ orecchia ', mentre al plurale sono attestati tanto il maschile ‛ orecchi ' quanto il femminile [...] differenza di significato. È da notare che il singolare femminile ricorre o in rima (Pd XVII 43 come viene ad orecchia / dolce armonia da organo, mi viene / a vista il tempo che ti s'apparecchia) o nella clausola finale del verso, ed è accompagnato ...
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armonia
armonìa s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. ἁρμονία, affine a ἁρμόζω «comporre, accordare»]. – 1. a. Consonanza di voci o di strumenti; combinazione di accordi, cioè di suoni simultanei (per estens., anche associazione di suoni successivi),...
armonica
armònica s. f. [dall’agg. armonico; nel sign. 1, dall’ingl. harmonica]. – 1. Nome di varî strumenti musicali: a. Strumento d’origine inglese (sec. 18°) costituito da una serie di piccole coppe di cristallo di digradante grandezza...