BASTIANELLI, Giannotto
Raoul Meloncelli
Nato a Fiesole (Firenze) il 20 luglio 1883, praticamente autodidatta, raggiunse assai presto una salda e seria preparazione musicale, tanto da divenire insegnante [...] d'armonia, composizione, storia ed estetica musicale alla Nuova Scuola di musica di Firenze. Dedicatosi alla critica musicale, collaborò alla Nazione di Firenze durante il triennio 1915-17, poi a Il Resto del carlino di Bologna; tra gli altri ...
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Arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni. In quanto attività sociale, la m. appartiene a tutte le epoche e a tutte le culture, mutando il proprio significato e la propria [...] più voci, secondo una logica imitativa tra le diverse parti costitutive) sia come un’elaborazione tematica, ritmica, armonica, melodica (come per es. nella forma sonata sette-ottocentesca). A seconda della diversa manipolazione del materiale tematico ...
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Filosofo (4º sec. a. C.); pitagorico, scolaro poi di Aristotele; sviluppò nella scuola peripatetica le sue attitudini alla ricerca naturalistica e matematica; è il massimo teorico greco di ritmica e di [...] e dell'elaborazione teorica, condotta in base all'osservazione diretta dei fenomeni del suono, pur conservando elementi pitagorici (dottrina dell'anima come armonia); scrisse inoltre di psicologia, di morale, di politica, di aritmetica e di storia. ...
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Scienziato e scrittore (Fabrezan, Narbona, 1842 - Parigi 1888). Nei suoi studî di fisica e di chimica si occupò del fonografo e di fotografia a colori; scrisse poesie di preziosa e delicata armonia: Le [...] coffret de Santal (1873); La vision du Grand Canal royal des deux Mers (1888). Ingegno versatile ma dispersivo, compose anche monologhi umoristici che furono recitati da E. Coquelin ...
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VIOZZI, Giulio
Musicista, nato a Trieste il 5 luglio 1912. Studiò sotto la guida di Antonio Illesberg, diplomandosi in pianoforte nel 1931 e in composizione nel 1937. Dal 1939 insegna armonia al conservatorio [...] pianoforte. Compositore alieno da atteggiamenti avanguardistici, si vale tuttavia di un linguaggio aggiornato, di una scrittura armonica e strumentale modernamente elaborata. Ha svolto anche attività di pianista, di direttore d'orchestra e di critico ...
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HALÉVY, Jacques-Fromental-Élie
Renzo Bianchi
Compositore, nato a Parigi il 27 maggio 1799, morto a Nizza il 17 marzo 1862. Al conservatorio di Parigi l'H. studiò il pianoforte col Lambert, l'armonia [...] lasciò due opere: Vanina d'Ornano e Noè. La prima fu ultimata da G. Bizet.
Nel 1827 fu nominato professore di armonia al conservatorio di Parigi e nel 1833 ottenne la cattedra di composizione. Nel 1836 entrò nell'Académie des Beaux Arts, di cui ...
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Compositore e pianista argentino, nacque a Buenos Aires nel 1869, morì nel 1924. Studiò nel Conservatorio reale di Madrid con Carlo Beck per il piano, Aranguren per l'armonia, Catá per la fuga e Arieta [...] per la composizione. Dopo essersi molto distinto in quell'istituto, ritornò in patria, e si dedicò all'insegnamento, alla composizione e alla critica, facendosi notare tra i musicisti suoi connazionaii. ...
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BRIZZI, Enea
Leila Galleni Luisi
Nato all'isola del Giglio il 26 febbr. 1821 da Pietro e Maddalena Rosi, trascorse l'adolescenza e la gioventù a Firenze, dove studiò armonia e composizione con L. Picchianti [...] e L. M. Viviani. Dedicatosi anche allo studio della tromba con P. Mattiozzi, nel 1842 fu nominato capo della fanfara dei carabinieri e nel 1850 passò a dirigere la banda dei veliti toscani, coadiuvato ...
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Musicista, nato a Szerb-Nagy-Szent-Miklós (ora Sânmiclauşul-Mare) il 25 marzo 1881, studiò musica dapprima sotto la guida della madre, indi pianoforte e armonia con László Erşel. A diciott'anni aveva già [...] composto una sonata per pianoforte e due quartetti. Si fece notare dapprima come pianista. Le sue prime composizioni sono di scarsa originalità e rivelano l'influenza di Brahms e di Strauss: una sinfonia, ...
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Musicista, nato a Parigi il 3 marzo 1857. A sedici anni fu iscritto al conservatorio, come allievo di Franchomme (violoncello), di Savard (armonia), e, più tardi, di Massenet (composizione). Nel 1881 ottenne [...] un secondo prix de Rome con la cantata Sainte Geneviève. Dal 1892 al 1895 esercitò la critica musicale su giornali e riviste: frutto di tale sua attività furono i volumi Musique d'hier et de demain (1900), ...
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armonia
armonìa s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. ἁρμονία, affine a ἁρμόζω «comporre, accordare»]. – 1. a. Consonanza di voci o di strumenti; combinazione di accordi, cioè di suoni simultanei (per estens., anche associazione di suoni successivi),...
armonica
armònica s. f. [dall’agg. armonico; nel sign. 1, dall’ingl. harmonica]. – 1. Nome di varî strumenti musicali: a. Strumento d’origine inglese (sec. 18°) costituito da una serie di piccole coppe di cristallo di digradante grandezza...