Ammiraglio italiano (Genova 1893 - Parma 1944). Distintosi nella guerra italo-turca (1911-12), nella prima guerra mondiale, nell'occupazione dell'Albania (1919-20), nella campagna d'Etiopia, nel 1942 ebbe [...] il comando dell'isola di Lero nel Dodecaneso. Dopo l'armistizio dell'8 sett. 1943 successe all'amm. I. Campioni nel comando superiore dell'Egeo e si difese eroicamente per 50 giorni in collaborazione con forze britanniche, contro l'attacco tedesco; ...
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Generale italiano (Bari 1881 - Nisida 1945). Destinato nel 1941 alla difesa territoriale di Bari, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, difese con forze minime la città dai Tedeschi. A seguito dell'occupazione [...] alleata, fu processato da un tribunale militare inglese con l'accusa di essere stato responsabile nel 1941 della morte di un ufficiale britannico e del ferimento di un altro, entrambi prigionieri che tentavano ...
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Uomo politico italiano (Guérigny 1894 - Torino 1955). Membro del partito socialista francese (SFIO) fino al 1933, poi espulso, D. fu deputato nel 1926-28 e nel 1932-36. Messosi a capo di un gruppo neosocialista [...] nel campo dei moderati e fu ministro dell'Aria nel gabinetto Sarraut (1936). Contrario alla guerra nel 1939, dopo l'armistizio del 1940 collaborò senza riserve con i Tedeschi e fu ministro del Lavoro nel governo di Vichy (1944); condannato a morte ...
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Generale italiano (Cagliari 1880 - Cartosio 1940), fratello di Fortunato. Entrato nel comando supremo durante la prima guerra mondiale (1918), a Vittorio Veneto guidò un reggimento di artiglieria, meritando [...] V. M. Servì quindi in Libia (1925) e come direttore della scuola di guerra (1932). Generale di corpo d'armata (1936), comandò la prima armata sul fronte occidentale e presiedette la commissione d'armistizio con la Francia. Perì in un incidente aereo. ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] Ma le truppe che calavano da nord non accettarono l'armistizio, né si accontentarono del danaro che il Lannoy si era le opere ivi censite sono da menzionare: F. Guicciardini, La storia d'Italia..., a cura di C. Panigada, Bari 1967, ad Indices; M. ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] , rifiutò contro il parere della municipalità un armistizio di 15 giorni fatto chiedere dal Radetzky e animo più propenso e ospitale si fu Lamartine; e meglio intendere le cose d'Italia mi parve Quinet" (Scr. stor., IV, 4). Si chiuse in casa ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] e di un nuovo concordato. Ma la firma dell'armistizio Salasco (9 ag. 1848) e l'interruzione L'ultimo G. fra politica e filosofia. Appunti sulle origini ottocentesche dell'ideologia in Italia, in Storia e politica, XV (1976), pp. 201-261; R. Romeo, ...
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ADRIANO VI, papa
Mario Rosa
Adriano Florisz (figlio di Fiorenzo) nacque ad Utrecht il 2 marzo 1459 da Fiorenzo Boeyens, falegname specializzato in costruzioni navali. Mortogli assai presto il padre, [...] bolla del 30 aprile prescrivente a tutta la Cristianità un armistizio triennale, la nomina del Caetano quale legato in Ungheria. pp. 6, 34, 89-91, 201-209, 211-213; Id., Erasme et l'Italie, Genève 1954, pp. 137, 153-154, 157-159, 175 s., 188, 229; K ...
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Garibaldi, Giuseppe
Guido Pescosolido
L'eroe dei due mondi
Dei quattro grandi artefici del Risorgimento italiano, Giuseppe Garibaldi è stato, in Italia, il più popolare e amato e, nel mondo, il più [...] .
L'impresa dei Mille
Una situazione di stallo. Dopo l'armistizio di Villafranca Garibaldi per non restare inattivo si dimise da generale dell'esercito sardo e si recò nell'Italia centrale al servizio dei governi insorti. Il suo obiettivo dichiarato ...
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Casati, Gabrio
Uomo politico (Milano 1798 - ivi 1873). Esponente dell’aristocrazia lombarda, dal 1837 fu podestà di Milano e in tale veste prospettò in più occasioni al governo di Vienna la necessità [...] del Consiglio, carica dalla quale si dimise dopo l’armistizio Salasco, da lui duramente riprovato. Esule in Piemonte, seguì con rammarico la progressiva frattura tra il nuovo Stato italiano e la Chiesa e nel 1871 fu tra quanti si pronunciarono ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha parlato presto, tardi; di solito, le bambine...
commissione2
commissióne2 s. f. [dal lat. commissio -onis (mediev. in questo sign.), der. di committĕre nel senso di «affidare»]. – 1. a. Incarico, talora di natura confidenziale, di riferire, trattare, provvedere, compiere determinati atti...