PASQUINI, Giovanni Claudio
Raffaele Mellace
PASQUINI, Giovanni Claudio. – Nacque a Siena nel 1695. Nella natia Siena il giovane Pasquini fu socio, come Disperato, dell’Accademia dei Rozzi (così lo designa [...] Barocktheater am Wiener Kaiserhof. Mit einem Spielplan (1625-1740), Wien 1955, pp. 107-115; R. Gerber, introduzione a J.A. Hasse: Arminio, a cura del medesimo, Mainz 1957, s. n. di p.; J. Lawson, G. C. P., in Enciclopedia dello spettacolo, VII, Roma ...
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BERNARDONI, Pietro Andrea
Silvana Simonetti
Nacque a Vignola il 30 giugno 1672 da Francesco e Lodovica Monsi. Sin dalla più giovane età dimostrò notevole attitudine agli studi letterari, che coltivò [...] Reno, 19 marzo 1703; La nuova gara di Giunone e di Pallade, terminata da Giove, 26 luglio 1705); due dal fratello Antonio (Arminio, 26 luglio 1706; La fortuna, il valore e la giustizia, 1° ott. 1706); quattro da A. M. Ariosti (La più gloriosa fatica ...
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ANNIBALI (Anniballi), Domenico detto anche Domenichino
Silvana Simonetti
Cantante (contralto), nato a Macerata ai primi del secolo XVIII (1705 circa).
Avviatosi dapprima allo studio dell'architettura [...] di L. Vinci), in cui poteva meglio sfoggiare la sua bravura. Altre opere di Händel interpretate dall'A. al Covent Garden sono: Arminio (12 genn. 1737); Didone (13 apr. 1737: opera-pasticcio di cui alcuni pezzi erano, musicati da L. Vinci, altri da ...
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GALERATI (Gallerati), Caterina
Roberto Staccioli
Nata a Venezia in data ignota, mancano notizie riguardanti la sua infanzia e la sua famiglia, della quale si sa solo che era poverissima. Ancora adolescente [...] e continuò a cantare esclusivamente parti maschili quali Creso nell'omonimo "pastiche" (27 genn. 1714), la parte del protagonista nell'Arminio di G.F. Händel (4 marzo 1714), Vitige nel "pastiche" Ermelinda (3 apr. 1714), Goffredo nella ripresa del ...
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BATTAGLIOLI, Francesco
Nicola Ivanoff
Nacque, probabilmente, a Modena verso il 1710 e si trasferì in seguito a Venezia, dove, nel 1772, venne nominato accademico. Dall'anno 1776 al 1789, succedendo [...] custodite a Roma al Gabinetto Nazionale delle Stampe (12 fogli).
Come scenografo, allestì per il Teatro di S. Cassiano le scene per Arminio di Galluppi (1747), Adriano in Siria di V. Ciampi e la Clemenza di Tito di A. G. Pampani (1748). Fu anche a ...
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CURTONI, Silvia
Franca Petrucci
Nacque a Verona nel 1751 da Antonio e da Elisabetta Maffei, stretta parente di Scipione. Presso le suore benedettine del monastero di S. Maria degli Angeli nella città [...] le rivolse il Discorso primorisguardante la recitazione scenica e una riforma del teatro, premesso alla quinta edizione dell'Arminio (Verona 1812). In esso sono ancora ricordate le interpretazioni della C. di quasi quaranta anni prima, anche se ...
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BENTI (Garberini Benti), Maria Anna, detta la Romanina
Liliana Pannella
Nacque a Roma e fu cantante celebre, soprattutto. per essere stata per un certo periodo l'ispiratrice e la migliore interprete [...] (musica di A. Scarlatti); al Teatro S. Bartolorneo nello stesso anno, fu interprete efficace di altre due opere dello Scarlatti, Arminio e Tigrane, e del Vincislao musicato da F. Mancini. Dal 1716 al carnevale del 1718 ritornò a Venezia, dove, al ...
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CORRADI, Giulio Cesare
Martino Capucci
Nacque a Parma, in un anno da porre presumibilmente tra il 1640 e il 1650. Del tutto ignoti sono gli itinerari della sua formazione letteraria nonché gli avvenimenti [...] successiva fase del melodramma storico, al quale, nel caso specifico, èaffidato un messaggio di solenne moralità, ché il vincitore di Arminio soffre sì pene d'amore e di guerra, ma, in fine, mostrando che l'eroe vero non soggiace alla cieca passione ...
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CARRER, Luigi
Felice Del Beccaro
Nacque a Venezia il 12 febbr. 1801 da Pietro, commerciante, e da Margherita Dabalà. Mentre il padre, costretto a chiudere il negozio in Ruga di Rialto, si doveva trasferire [...] situano nel tardo gusto arcadico con qualche coloritura romantica già indicata nell'aggiunta, sul frontespizio, del nome di Arminio accanto a Luigi. Questi versi furono più tardi ripudiati, così come le tragedie nate all'improvviso, fatta eccezione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Jacob Moleschott
Alessandra Gissi
Considerato, insieme a Ludwig Büchner (1824-1899), Carl Vogt (1817-1895) e Heinrich Czolbe (1819-1873), uno degli esponenti più rappresentativi del materialismo scientifico [...] fisiologia presso l’Università di Zurigo, città nella quale si trasferì con Sophie e i tre figli, Carlo, Maria e Arminio. Nel 1861 Moleschott fu chiamato per chiara fama in veste di ordinario di fisiologia e direttore del laboratorio di fisiologia ...
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arminiano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo a un personaggio di nome Arminio. In partic., seguace (detto anche rimostrante) del teologo riformato oland. J. Arminius e della sua dottrina (v. arminianesimo).
paesologia
(Paesologia) s. f. L'arte dell'incontrare e raccontare i paesi e i luoghi, percepiti come centri di vita associata immersi nel territorio e nella storia e interpretati fuori da ogni rigido schema disciplinare. ◆ Franco Arminio ha...