Aeroplani commerciali
Nel settore commerciale, il progresso del fenomeno della deregulation ha determinato, negli ultimi dieci anni, la rapida apparizione di numerose compagnie aeree, operanti voli di [...] generazione
Fra gli a. commerciali con propulsione a getto, le evoluzioni più recenti sono state determinate diverrà anche vettore di armi nucleari, principalmente del tipo aviolanciato ASMP-A.
Il terzo a. da combattimento europeo più significativo ...
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Statista tedesco, nato a Schönhausen il 1° aprile 1815 da antica famiglia di nobiltà della marca di Brandeburgo. Quartogenito di Alessandro, fu avviato in gioventù alla carriera burocratica. Viveva sulle [...] di cedere il Veneto senza colpo ferire, trasmessagli da Napoleone III; ma, dopo i rovesci di condizioni draconiane alla Francia estenuata; ma gettò il seme di future contestazioni e, sempre memore della fraternità d'armi del 1859 con la Francia. ...
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Nato da Federico di Svevia e da Giuditta, sorella di Enrico il Superbo di Baviera, salì al trono di Germania, alla morte dello zio Corrado III, il 4 marzo 1152. Figlio di padre ghibellino ed erede delle [...] da parte della madre, con la casa guelfa, egli riunì intorno a sé tutta la Germania feudale, prima divisa nella lotta fra le due potenti casate, e gettò odiati Normanni.
In Germania F., con le armi e con una politica abilissima, riuscì ad affermare ...
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TERMITI (lat. scient. Isoptera)
Athos Goidanich
Insetti sociali polimorfi, rappresentati da caste feconde alate e attere e da caste sterili attere di operai e di soldati di varie forme e di ambedue i [...] ); ma le loro più potenti armi, tenute minacciosamente aperte davanti al pericolo e tali da troncare non solo le velleità offensive prole sono assunti dagli operai, mentre la regina continua a getto la emissione di nuovi germi, in ragione (per certe ...
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Nacque a Piacenza il 21 maggio 1664, nella parrocchia dei Ss. Nazario e Celso, da un povero ortolano. Ebbe la prima istruzione ed educazione dal parroco, poi dai barnabiti della chiesa di San Donnino; [...] calcolando poi di riuscire, con le armi spagnole, a liberare l'Italia dal giogo come ha già cominciato a dimostrare il Bourgeois. Da essa risulta che A. amò soprattutto la sua patria uomini. La diplomazia europea lo gettò a terra perché ne aveva ...
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ARMATO Un sensibile perfezionamento del carro armato, si è avuto qualche anno prima della seconda Guerra mondiale con la realizzazione pratica del cingolo snodato nei due sensi e relativamente leggero; [...] durante la guerra per scopi determinati: carri lanciafiamme (con getto fino a m. 50); sminatori: tipo "scorpione" - è da ritenere prevedibile ancora per molti anni nonostante il rapido ulteriore sviluppo dei proietti razzo e delle armi senza rinculo ...
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Poeta francese del sec. XII. Una sola volta egli si nomina con l'aggiunta della patria, Troyes, nella Champagne, nel romanzo Erec et Enide, considerato come primo della serie dei suoi romanzi bretoni, [...] il 1188 e morì in Acri tre anni dopo. Da queste relazioni risultano anche all'ingrosso i limiti di tempo sdegnato per quei supplizî irruppe e gettò i medici dalla finestra. Nel una selva perché non conoscesse mai armi, avendo perduto in uno stesso ...
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Figli del barone Francesco (1785-1847), contrammiraglio della marineria austriaca, e di Anna Marsich; nati a Venezia, Attilio il 24 maggio 1810, Emilio il 20 giugno 1819; educati entrambi nell'imperiale [...] in una lettera scritta il 6 aprile 1836 da Attilio a P. Maroncelli, esule a New associati il dovere di fare ab initio getto della loro vita con freddezza di stoici, , avrebbe dovuto precedere la presa d'armi del Fabrizi e la spedizione militare dell ...
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POTENZA (A. T., 27-28-29)
Paolo DE GRAZIA
Pietro ROMANELLI
Ruggero MOSCATI
Clarice EMILIANI
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Città della Lucania, capoluogo di provincia, situata a 823 m. s. m., in pittoresca posizione dominante [...] si ammassano popolani vestiti da orientali e da mori. In altre feste a ricordare una sacra leggenda, vi è il getto dai balconi e dalle , dopo la morte di Corradino e i trionfi delle armi angioine, i Potentini, levatisi a rumore, fecero strage dei ...
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Nacque, pare, intorno al 410. Suo padre, Ipparino, era uno dei cittadini più ricchi e più eminenti di Siracusa, amico e consigliere di Dionisio I. Dal padre D. ereditò la ricchezza e l'alta posizione. [...] della sua sostanza; due navi salparono da Siracusa verso il Peloponneso a recargli ; di lì una tempesta lo gettò nelle acque della Grande Sirte, donde con la sua roccaforte e con grande ricchezza di armi, ma D. provvide a separarla dalla città con ...
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getto
gètto (ant. e poet. gitto) s. m. [der. di gettare]. – 1. L’atto, il fatto di gettare (nel sign. proprio del verbo), lancio: il g. di una pietra; g. di una bomba da un aereo; proibire il g. dei coriandoli; armi da getto, o da lancio (come...
gettare
(ant. e poet. gittare) v. tr. [lat. *iectare, lat. class. iactare, intens. di iacĕre «gettare»] (io gètto, ecc.). – 1. a. Lanciare con la mano e con una certa forza nello spazio o verso un punto determinato; è in genere sinon. di buttare,...