COLOMBO (Colón), Bartolomeo
Giovanni Nuti
Figlio di Domenico e di Susanna Fontanarossa, fu il terzogenito della famiglia. Nel documento del 7 ag. 1473 in cui Susanna, vantandovi una ipoteca, acconsentiva [...] lati. Gli squadroni mossero all'attacco contemporaneamente, uscendo allo scoperto e con sparo generale delle armidafuoco, che provocarono il panico nelle file degli Indios. Datisi alla fuga e inseguiti dai cavalieri guidati dall'Hojeda, essi furono ...
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ESTE, Luigi d'
Paolo Portone
Ultimogenito di Ercole II, duca di Ferrara, Reggio e Modena, e di Renata di Francia, nacque il 25 dic. 1538 a Ferrara. Secondo i rigidi schemi della ragione di Stato che [...] giudice sediale, emanò provvedimenti sui maestri di strada, sulle offese con le armidafuoco e le codificò mantenendo le più rigorose sanzioni per i crimini fissate da Ippolito d'Este. Operò a favore delle confraternite cittadine, procurando larghe ...
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CONTARINI, Ambrogio
Marica Milanesi
Nacque a Venezia nel 1429, secondo figlio maschio del patrizio Benedetto di Luca e di Giustina Giustinian; il 29 sett. 1447 venne presentato dal padre per essere [...] l'alleanza con la Persia acquistò maggior valore agli occhi della Repubblica, che deliberò l'invio a Uzūn Ḥasan di armidafuoco, in vista di una azione militare coordinata contro i Turchi, che Uzūn avrebbe condotto con forze terrestri in Anatolia, e ...
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CASCINO, Antonino
Giorgio Rochat
Nato a Piazza Armerina (Enna) il 14 sett. 1862 da Calogero, e Maria Grazia Franzone; fu allievo dell'Accad. militare di Torino, poi ufficiale d'artiglieria. Capitano [...] Quisca ed ivi fu sepolto. Alla sua memoria fu decretato il conferimento della medaglia d'oro.
Tra le opere principali: Armidafuoco portatili, Roma 1897; La celerità del tiro e il munizionamento della fanteria, Modena 1899; Il tiro, gli esplosivi e ...
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DUODO, Pietro
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 3 maggio 1554, da Francesco di Pietro e da Chiara di Sebastiano Bernardo, adolescente si trasferi a Padova per perfezionarvi la sua istruzione sia seguendo [...] ottimale della cavalleria, tutt'altro che digiuno di questioni militari, in grado di valutare la portata dell'adozione delle armidafuoco, capace di soppesare i vantaggi e gli svantaggi del mantenimento o meno della lancia. Nello stesso anno è ...
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FENZI, Carlo
Luigi Fallani-Lucia Milana
Nato a Firenze il 24 nov. 1823, terzogenito del banchiere Emanuele e di Ernesta Lamberti, come d'uso nelle ricche famiglie nobili fu inviato all'estero per compiere [...] statuti. Tale società aveva lo scopo di "accrescere il più possibile il numero dei cittadini esperti nel maneggio delle armidafuoco", proponendosi anche di incoraggiare l'esercizio della scherma e della ginnastica. Il F., che nei primi anni di vita ...
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DELLA TORRE, Lucio
Gino Benzoni
Primogenito di Sigismondo di Carlo e della nobile veneziana Cecilia Mocenigo, nacque nel 1696, probabilmente nel castello avito di Villalta, e fu subito immesso in un'atmosfera [...] seguito numeroso di satelliti tutti armati come lui d'arme dafuoco", ove frequenta varie donne disponibili e bazzica, galante, con "numeroso spaventevole accompagnamento" di scherani con le armidafuoco sempre "scoperte". Si giunge al punto che, ...
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EUFFREDUCCI, Oliverotto
Raffaella Zaccaria
Nacque a Fermo probabilmente nel 1473 da Giovanni e da Caterina di Nicola Fogliani.
La sua famiglia, di nobili origini, si era stabilita nel 1380 a Fermo, [...] 'ultimo fornito di un nuovo tipo di arma, gli scoppietti, fatti venire da Venezia e da Milano). L'importanza attribuita dall'E. all'artiglieria e alle armidafuoco in generale rientrava nel piano di riforma introdotto dal Borgia nel campo militare ...
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CORNER, Francesco
Claudio Povolo
Nato a Venezia il 6 marzo 1585, ottavo dei tredici figli di Giovanni di Marcantonio e di Chiara di Lorenzo di Giovanni Dolfin, sposò il 25 febbr. 1609 Andriana di Antonio [...] Durante il suo incarico il C. dovette anche occuparsi dell'ordine pubblico. Nel suo ingresso egli proibì il porto abusivo delle armidafuoco "causa principale de tutti li mali"; nel dispaccio del 13 dic. 1634 egli rileva che i condottieri di milizie ...
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JANAVEL (Gianavello), Giosuè
Laura Ronchi De Michelis
Nacque nella frazione Vigne, tra Luserna e Rorà, in Val Pellice (Torino) da Jean e Catherine (il cui cognome non è noto) nel 1617.
La famiglia discendeva [...] organizzative che garantiscano ordine ed efficienza (organizzazione delle compagnie, compiti degli ufficiali, parsimonia nell'uso delle armidafuoco), aggiungendo alcuni consigli inconsueti: "chaque corps de garde aura une demi-douzaine de faux et ...
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fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che...
tiro2
tiro2 s. m. [der. di tirare]. – 1. a. L’azione di tirare, cioè di applicare una forza a un oggetto, per muoverlo: in questo senso si usa soltanto per indicare l’esercizio ginnico-sportivo del tiro della (o alla) fune (v. fune), e con...