Ufficiale dell'esercito francese (n. Moyenvic 1791 - m. 1882) al quale è attribuito un perfezionamento delle armidafuoco ad avancarica: sul vitone di culatta era avvitato uno stelo d'acciaio (di qui [...] il nome di armi a stelo o a gambo, fr. à tige) lungo quanto la camera da scoppio, che funzionava da cuneo sotto la pallottola, la quale ai colpi della bacchetta si deformava e riempiva i solchi della rigatura; si evitava così d'introdurre nella canna ...
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Ufficiale (Parigi 1804 - ivi 1879), ideatore di una pallottola di piombo per armidafuoco portatili ad avancarica. Di forma cilindrico-ogivale con fondello cavo, all'esplosione della carica garantiva [...] una migliore tenuta ai gas di scoppio, dilatandosi contro l'anima rigata della canna. La pallottola M. fu adottata in Francia e in altri paesi. M. fu uno dei progettisti del fucile modèle 1861 ...
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Ingegnere e scrittore militare (n. Siena 1381 - m. 1458 circa). Secondo alcuni autori preparò un progetto di difesa di Roma per papa Callisto III, fondato sul sistema bastionato. Un suo trattato rimasto [...] manoscritto, De machinis libri decem, contiene interessanti disegni ed è della massima importanza per lo studio della storia delle armidafuoco. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Alle origini della tecnologia moderna: Francesco di Giorgio e Leonardo da Vinci
Domenico Laurenza
Tecnologia e cultura nel Medioevo
L’emancipazione sociale e culturale degli ingegneri rinascimentali [...] tra i due (includenti, tra l’altro, la progettazione di fortezze con angoli murari adatti a fronteggiare le nuove armidafuoco, e le rappresentazioni macchinali nel Trattato di Francesco e nel Manoscritto di Madrid I di Leonardo), anche se in parte ...
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DUODO, Pietro
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 3 maggio 1554, da Francesco di Pietro e da Chiara di Sebastiano Bernardo, adolescente si trasferi a Padova per perfezionarvi la sua istruzione sia seguendo [...] ottimale della cavalleria, tutt'altro che digiuno di questioni militari, in grado di valutare la portata dell'adozione delle armidafuoco, capace di soppesare i vantaggi e gli svantaggi del mantenimento o meno della lancia. Nello stesso anno è ...
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FENZI, Carlo
Luigi Fallani-Lucia Milana
Nato a Firenze il 24 nov. 1823, terzogenito del banchiere Emanuele e di Ernesta Lamberti, come d'uso nelle ricche famiglie nobili fu inviato all'estero per compiere [...] statuti. Tale società aveva lo scopo di "accrescere il più possibile il numero dei cittadini esperti nel maneggio delle armidafuoco", proponendosi anche di incoraggiare l'esercizio della scherma e della ginnastica. Il F., che nei primi anni di vita ...
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DELLA TORRE, Lucio
Gino Benzoni
Primogenito di Sigismondo di Carlo e della nobile veneziana Cecilia Mocenigo, nacque nel 1696, probabilmente nel castello avito di Villalta, e fu subito immesso in un'atmosfera [...] seguito numeroso di satelliti tutti armati come lui d'arme dafuoco", ove frequenta varie donne disponibili e bazzica, galante, con "numeroso spaventevole accompagnamento" di scherani con le armidafuoco sempre "scoperte". Si giunge al punto che, ...
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EUFFREDUCCI, Oliverotto
Raffaella Zaccaria
Nacque a Fermo probabilmente nel 1473 da Giovanni e da Caterina di Nicola Fogliani.
La sua famiglia, di nobili origini, si era stabilita nel 1380 a Fermo, [...] 'ultimo fornito di un nuovo tipo di arma, gli scoppietti, fatti venire da Venezia e da Milano). L'importanza attribuita dall'E. all'artiglieria e alle armidafuoco in generale rientrava nel piano di riforma introdotto dal Borgia nel campo militare ...
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GUAZZO (Guazzi), Marco
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque a Padova fra il 1480 e il 1485 da padre mantovano e madre veneziana, "l'uno e l'altra di nobile famiglia", come egli stesso scrive nella sua Cronica [...] . 1534, c. 102v, canto XIX, 1-4) abbia lasciato una traccia sensibile nella famosa invettiva ariostesca contro le armidafuoco (Furioso, XI, 22-28).
La particolare attenzione del G. al modello ariostesco è inoltre confermata dalla sua partecipazione ...
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CORNER, Francesco
Claudio Povolo
Nato a Venezia il 6 marzo 1585, ottavo dei tredici figli di Giovanni di Marcantonio e di Chiara di Lorenzo di Giovanni Dolfin, sposò il 25 febbr. 1609 Andriana di Antonio [...] Durante il suo incarico il C. dovette anche occuparsi dell'ordine pubblico. Nel suo ingresso egli proibì il porto abusivo delle armidafuoco "causa principale de tutti li mali"; nel dispaccio del 13 dic. 1634 egli rileva che i condottieri di milizie ...
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fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che...
pistola fantasma s. f. Pistola, priva del numero seriale che contraddistingue ogni arma e perciò non tracciabile, che si può assemblare con facilità, entrando in possesso dei componenti prodotti con stampanti 3D. ♦ Proprio su questa questione...