CONTARINI, Giovanni
Gino Benzoni
Primogenito di Tommaso (1606-1650; straordinario a Sebenico, conte a Zara e, nel 1645 "castellan" al Lido) di Giovqnni e di Elena di Angelo Miani, nacque nel 1632. Ebbe [...] sanità di diversi luoghi della provincia" opportunamente "falsificate", fuggono, "permettendo esso Soranzo che partino con le loro armidafuoco lunghe e corte" e si pongono "in sicuro". Furente il Consiglio dei dieci procede contro di loro "absenti ...
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MARINI, Girolamo
Gerardo Doti
– Nacque a Casara, presso Montegibbio, oggi frazione di Sassuolo (Modena), alla fine del XV secolo, da Tommaso di Michele di Corsetto, membro del Consiglio comunale di [...] all’estero dal XV al XVIII secolo, a cura di M. Viganò, Roma 1994, pp. 12, 14, 16, 19; S. Pepper - N. Adams, Armidafuoco e fortificazioni. Architettura militare e guerre d’assedio nella Siena del XVI secolo, Siena 1995, pp. 189, 221, 250 n. 10; R ...
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COMINAZZO (Cominazzi, Cominassi, di Cominaci fino alla prima metà del XVI secolo)
Marco Morin
Nolfo Di Carpegna
Celebre dinastia legata alla produzione delle canne per le armidafuoco portatili, attiva [...] 'Armeria reale, Torino 1890, pp. 426 ss.; A. Gaibi, I C.: una famiglia di artefici famosi..., in Armi antiche, 1960, pp. 75-124; Id., Le armidafuoc, . in Storia di Brescia, III, Brescia 1961, pp. 817-84; Id., Biogr. undersogelser om familien C., in ...
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CATTANEO (Cataneo), Girolamo
Loredana Olivato
Architetto militare e teorico di scienza bellica originario di Novara, documentato all'incirca fra 1540 e 1584.
Non si conosce con precisione né la data [...] nel dibattito che si veniva sviluppando accanito sui sistemi di fortificazione difensiva che l'introduzione delle armidafuoco e le mutate strategie militari avevano reso momento essenziale della organizzazione politica ed economica, nell'esponente ...
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PIANORI, Giovanni
Gian Luca Fruci
– Nacque, nono di quindici figli, a S. Martino in Poggio, frazione del comune di Brisighella, vicino a Faenza, il 16 agosto 1823 da Giovanni Antonio e Barbara Legramanti.
Nel [...] e Leonida Caldesi, incontrò Mazzini ed esercitò insieme a lui in un poligono di Wimbledon la sua abilità con le armidafuoco appresa (e sperimentata) negli anni Quaranta. Rientrato a Parigi nel marzo 1855, con l’aiuto di diversi esuli artigiani ...
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BASTA, Giorgio
Gaspare De Caro
Nacque intorno al 1540 a Rocca, in Terra d'Otranto, benché una tradizione bibliografica lo vo.; glia nato nel Monferrato, a Rocca sul Tanaro.
Era figlio di Demetrio, un [...] del duca d'Alba, nell'impiego e nell'armamento della cavalleria; per la crescente importanza delle armidafuoco la fanteria diveniva sempre più chiaramente la protagonista delle battaglie moderne e alla cavalleria toccavano compiti radicalmente ...
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PAPACINO D’ANTONI, Alessandro Vittorio
Paola Bianchi
– Nacque a Villafranca di Nizza, il 20 maggio 1714, da Anton Vittorio, di famiglia che Prospero Balbo, nella biografia che gli dedicò e lesse in [...] in francese, con il titolo Du service de l’artillerie à la guerre, nel 1780), nel 1780 Dell’uso delle armidafuoco (presto tradotto in inglese e in francese), nel 1782 Il maneggiamento delle macchine d’artiglieria. In circolazione dagli anni ...
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MARLIANI, Antonio
Maria Paola Zanoboni
– Figlio di Alberto e fratello di Melchion, Marco, Sasso, Stefano e Maddalena, nacque presumibilmente nel primo quarto del XV secolo. Apparteneva a un’antica e [...] della taverna di Settara, e il 9 genn. 1481 ebbe in dono da Gian Galeazzo Maria i proventi del dazio di pane, vino, carne e imbottato delle balestre e un altro in quella delle armidafuoco.
Ormai anziano e malato, Marco fece testamento il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sin dal XIV secolo gli arsenali hanno costituito un caso esemplare di protoindustria, [...] armamenti continua.
L’evoluzione tecnologica delle armi leggere
Anche nella realizzazione di armi leggere si raggiungono significativi progressi tecnologici: le armidafuoco a canna lunga vengono dotate di un “fuoco a raffica” che segna la nascita ...
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BARTOLI, Cosimo
Roberto Cantagalli
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze da Matteo e da Cassandra Carnesecchi (Vitelli, secondo Mancini) il 20 dic. 1503.
Suo padre, che nel 1513 era stato podestà di Pistoia, [...] competenza nel fondere il bronzo come tecnico di armidafuoco, se fu commissario alle artiglierie dello Stato pontificio dei due amanti. Tre anni dopo il principe Francesco - già da tempo in relazione con l'avventuriera veneziana - inviava al B. ...
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fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che...
pistola fantasma s. f. Pistola, priva del numero seriale che contraddistingue ogni arma e perciò non tracciabile, che si può assemblare con facilità, entrando in possesso dei componenti prodotti con stampanti 3D. ♦ Proprio su questa questione...