al-Mustansir, Abu Tamim
Califfo fatimide d’Egitto (n. 1029-m. 1094). Salito al trono nel 1036, il suo lungo regno segnò l’apogeo della potenza fatimide (nel 1059 fu per un momento riconosciuto califfo [...] ) e dell’ismailismo, ma conobbe anche gravissime crisi interne causate dallo strapotere dei mercenari turchi e berberi. Questi furono infine repressi grazie all’energico visir armeno Badr al-Jamali, che pose da allora il califfato sotto tutela. ...
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Storico latino, epistolografo (magister memoriae) di Valente imperatore d'Oriente (364-378 d. C.), per incarico del quale scrisse il Breviarium ab urbe condita, sommario di storia romana dalle origini [...] Peanio (circa il 380) e da Capitone (fine 5º - inizio 6º sec.). Rimaneggiata e continuata da Paolo Diacono fino ai tempi di Giustiniano, poi da Landolfo Sagace (sec. 11º) fino a Leone Armeno (812-820), divenne così nel Medioevo la Historia miscella. ...
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GOZZADINI, Tommaso
Mario Pelaez
Frate fin qui non bene identificato, ma nato a Bologna e quivi vissuto fra il sec. XIII e il XIV. Compose un'operetta didattico-morale, il Fiore di Virtù, la cui redazione [...] bolognese, che fu presto toscaneggiata e ricevette anche altri travestimenti dialettali e traduzioni.
Se ne fecero traduzioni in armeno, in greco, in francese, in spagnolo, in romeno, in tedesco. Della sua diffusione sono prova le molte edizioni ...
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ZAGROS (A. T., 92)
Giuseppe Caraci
Nome classico, sotto il quale s'indica, senza precisarne i limiti, tutto quel vasto e intricato plesso di rilievi che tra Kurdistān e Fārs separa l'altipiano iranico [...] si continua, pur con lievi differenze di caratteri strutturali e morfologici, sia verso nord, dove si salda al nodo orografico armeno, sia verso sud, dove i monti del Laziristān e del Belūcistān ne rappresentano l'anello di congiunzione con il Hindu ...
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Venne costruita nel bacino superiore dell'Araxes a NO. di Artaxata al tempo della guerra di Marco Aurelio contro Vologeso III re dei Parti. Dopo che Stazio Prisco in questa guerra (162-164) ebbe distrutta [...] al figlio di Tigrane, Valarš II (188-208). Il nome Καινὴ πόλιη è la trascrizione dell'armeno Nor-Khalakh, col quale è indicata Vałaršapat dagli scrittori armeni del sec. V. Lazaro di Pharpi la ricorda quale splendida residenza degli Arsacidi, e nota ...
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CAPPELLETTI, Giuseppe
Paolo Preto
Nacque a Venezia nel dicembre del 1802 da Gaetano ed Elisabetta Venturelli. Di famiglia di modeste condizioni, egli venne avviato alla carriera ecclesiastica e si dedicò [...] , che gli misero a disposizione anche la famosa tipografia. Seguirono altri studi di storia ecclesiastica armena (L'Armenia, Firenze 1841; Storia ecclesiastica armena, ibid. 1842) non privi di una certa originalità, se non altro per la novità del ...
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Siro-Romano, libro Denominazione moderna di un’operetta della giurisprudenza postclassica orientale (Leges Constantini Theodosii Leonis), probabilmente frutto del lavoro delle scuole di diritto attive [...] diritto civile romano, aggiornato alla luce delle costituzioni imperiali recenti; in seguito ne vennero fatte versioni in armeno, arabo e siriaco. Quest’ultima fu particolarmente importante perché consentì ai romano-cristiani della Siria, ormai ...
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BONECHI (Bonecchi), Giuseppe
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Figlio di un poverissimo pittore di cassapanche, nacque a Firenze intorno al 1715. Grazie alla protezione di un facoltoso gentiluomo fiorentino, Ugolino Grifoni, iniziò [...] per la letteratura. Ritornato a Firenze, tra il 1741 e il 1742, rimase vittima dei raggiri di un famoso avventuriero armeno, conosciuto col nome di Gregorio Addollo: questi, dopo aver truffato per più di 100.000 scudi alcuni personaggi fiorentini ...
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Dinastia armena che regnò nella Cilicia dal 1080 al 1219. Prende il nome da Rupen (m. 1095), che ottenne (1080) come feudo ereditario la città di Lampron (Nemrūd Qal῾e). I suoi successori ingrandirono [...] . Leone II ottenne (1198) la corona reale dall'imperatore Enrico VI; dopo di lui la corona passò a rami laterali, e da ultimo ai Lusignano. Il regno armeno di Cilicia, dopo varie vicende, ebbe termine (1375) quando la Cilicia passò ai Turcomanni. ...
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Filologo norvegese, nato a Larvik il 5 gennaio 1833, morto a Tanset l'8 luglio 1907. Insegnò glottologia e antico nordico nell'università di Cristiania dal 1866 al 1907. Germanista anzitutto, studiò principalmente [...] fu maestro insigne. Comparatista, indagò la storia del latino e dei dialetti osco-umbri, dell'albanese e dell'armeno; interpretò le iscrizioni della Licia e tentò la sfinge etrusca. Vastissima risonanza ebbero i suoi Studier over de nordiske ...
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armeno
armèno agg. e s. m. (f. -a). – 1. Dell’Armenia, regione e repubblica autonoma dell’Asia Minore; relativo o appartenente agli Armeni (gr. ᾿Αρμένιοι, lat. Armenii), popolo abitante dell’Armenia da epoca remota (e ora dislocato in maggioranza...
vannico
vànnico (o vànico) agg. e s. m. [dal nome del lago di Van, nell’altopiano armeno, e della città omonima, oggi provincia della Turchia, che fu l’antica capitale dell’Urartu e poi uno dei principali centri della civiltà armena] (pl....