MEDDĀḤ
Ettore Rossi
. Vocabolo arabo (maddāḥ), che propriamente significa "colui che canta le lodi" (di Dio o d'altri), ma che in Algeria ed Egitto è dato a poeti cantori erranti e in Turchia ai cantastorie [...] nel dialogo; molto spesso parlava nel dialetto di Qastamūnī e imitava la parlata degli Ebrei, degli Albanesi, degli Armeni.
Bibl.: Kúnos, in Radloff, Proben der Volksliteratur der Osmanen, VIII; G. Jacob, Vorträge türkischer Meddâh's, Lipsia 1904 ...
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BONA, Francesco Girolamo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Ragusa di Dalmazia, da famiglia patrizia, l'8 novembre 1687, fu avviato alla carriera ecclesiastica, ricevendo l'ordinazione sacerdotale nel 1710. [...] , facendo pressioni sulla Porta, ottenesse l'istituzione di un patriarcato cattolico ad Antiochia e la libertà di culto per gli Armeni cattolici. Rientrato a Costantinopoli l'8 luglio 1738, il B., venuto a conoscenza delle trattative di pace fra l ...
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NACHIČEVAN (A. T., 73-74)
Giorgio Pullè
EVAN Territorio autonomo della repubblica sovietica dell'Azerbaigian (v.): misura 5988 kmq. di superficie e ha una popolazione di 111.600. Venne creato nel 1921, [...] importanza speciale per le comunicazíoni con la Persia poiché attraverso il suo territorio passa la ferrovia che da . Tiflis per l'Armenia e la valle dell'Arasse si spinge a Tabrīz.
Capoluogo è Nachičevan, la Naxuana di Tolomeo. Situata a 900 m ...
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KARAMAN
S. Eyice
(gr. Λάϱανδα; lat. Larandinum; Lârende nei docc. medievali)
Città della Turchia, nella regione anatolica, situata nell'antica Licaonia, alle pendici settentrionali della catena del [...] , Voyage dans l'empire othoman, l'Egypte et la Perse, 4 voll., Paris 1792-1798; J.M. Kinneir, Journey through Asia Minor, Armenia and Koordistan in the Years 1813 and 1814, London 1818; W.M. Leake, Journal of a Tour in Asia Minor, London 1824; L ...
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Individuo che, per ragioni essenzialmente politiche, ma anche economiche e sociali, è costretto ad abbandonare lo Stato di cui è cittadino e dove risiede, per cercare rifugio in uno Stato straniero. R. [...] nell’ambito della Società delle Nazioni, furono adottati ulteriori strumenti internazionali: l’accordo del 12 maggio 1926, sui r. russi e armeni; l’accordo del 30 giugno 1928, sui r. assiri o assiro-caldei e turchi. Dopo la morte di Nansen, nel 1930 ...
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GEMĀL pascià
Ettore Rossi
Personaggio politico e militare turco nato a Mitilene nel 1872. Fu uno dei capi del Comitato unione e progresso; la sua partecipazione diretta alla vita politica data dal febbraio [...] di quel paese. Il 21 luglio 1922, mentre faceva ritorno in Turchia, fu ucciso a Tiflīs, si crede a opera di rivoluzionarî armeni e si dice anche di agenti della Čeka sovietica, allo scopo d'impedire un suo piano di accordo tra Mustafà Kemāl e Enver ...
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BIANCHINI, Pietro
Vittorio Frajese
Nacque a Venezia il18 ott. 1828, da Giuseppe e Luigia Sarello. A undici anni iniziò lo studio del violino; nel 1842, poco piùche tredicenne, fu ammesso a far parte, [...] , del contrappunto e della composizione; poi, per circa undici anni, occupò il posto di direttore della scuola musicale dei padri armeni di Venezia. Nel 1890 si ritirò a Cuneo, dove morì il 29 genn. 1905.
Altre sue composizioni degne di ricordo ...
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Vedi SKYLLIS dell'anno: 1966 - 1966
SKYLLIS (Σκῦλλις, Scyllis)
M. Zuffa
Scultore greco di Creta, fratello e collaboratore di Dipoinos, assieme al quale è sempre ricordato. Plinio pone la loro nascita [...] a coppie. Meno attendibili le notizie di una loro operosità in Lidia per conto di Ciro (Mosè di Chorene, Storia degli Armeni, ii, 12) e a Rodi (esecuzione del simulacro di Atena Lindia, secondo Cedreno, Comp. hist., i, 564). Poiché le loro opere ...
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Musicista, nato a Tiflis il 6 giugno 1903. Studiò violoncello e composizione alla scuola di Michḁil Gnesin e nel 1929 entrò al Conservatorio di Mosca, dove fu allievo di Reinhold Glière e di Nikolaj Mjaskovskij. [...] un Concerto per violoncello e orchestra (1950). Nelle sue composizioni egli frequentemente innesta temi popolari o popolareggianti armeni in un tessuto armonico e strumentale derivato dalla musica dell'Europa occidentale, particolarmente da quella di ...
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ROSTOV sul Don (A. T., 71-72)
Giorgio PULLE'
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
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Città della Russia meridionale, fondata al tempo di Elisabetta come piccolo posto fortificato, sotto la protezione di S. Demetrio [...] e fu sempre densamente popolata. Nel corso del sec. XV si stabilirono a Nachičevan, nell'immediata vicinanza di Rostov, numerosi Armeni, che svilupparono in modo particolare il commercio delle lane, delle pelli, del sego, e, più tardi, del frumento e ...
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armeno
armèno agg. e s. m. (f. -a). – 1. Dell’Armenia, regione e repubblica autonoma dell’Asia Minore; relativo o appartenente agli Armeni (gr. ᾿Αρμένιοι, lat. Armenii), popolo abitante dell’Armenia da epoca remota (e ora dislocato in maggioranza...
bartolomita
s. m. (pl. -i). – 1. Religioso appartenente alla congregazione di monaci armeni (chiamati anche «fratelli armeni») che, profughi in Italia, si stabilirono nel 1307 a Genova, con sede nella chiesa di S. Bartolomeo. 2. Religioso...