La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] scritte inneggianti a Lutero sugli affreschi di Raffaello erano l’armata di un imperatore che regolava così i conti col papato e ordine del giorno in Italia dalla Francia rivoluzionaria e napoleonica.
A quell’appuntamento la Chiesa si presentò come ...
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Figure, fatti e percorsi di emancipazione femminile (1797-1880)
Nadia Maria Filippini
Varie manifestazioni pubbliche accompagnano nella primavera del 1797 la caduta della Repubblica e l’arrivo delle [...] diritti civili e politici dovevano esser già in parte penetrate nel tessuto sociale se, all’arrivo delle armatenapoleoniche e al costituirsi del governo democratico, vengono immediatamente avanzate da parte delle donne precise richieste. Gli scritti ...
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La stampa
Mario Isnenghi
Due serrate fra guerra e dopoguerra
Quattro quotidiani si contendono i favori del cittadino-lettore ancora alle soglie della Grande guerra: già meno che in passato(1), ma sempre [...] dimissionario / Il Re assume il comando delle forze armate / Badoglio capo del Governo militare e aggiungendo un direttamente onore, a Marghera, nella sala del Maggior Consiglio, nella sala Napoleonica e sulla rivista (2, giugno 1923, nr. 6, pp. 129 ...
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Costantino dal mito imperiale alla Russia post-sovietica
Adriano Roccucci
Uno come me dovrebbe essere il primo a vedere in Costantino l’uomo che porta l’Ovest all’Est, qualcuno da mettere alla pari [...] , fino a che nel 1812 durante l’occupazione napoleonica se ne persero le tracce50. Golikov realizzava una politico o di un regno, in grado di trattenere con la sua forza armata l’avvento nel mondo dell’anarchia, che condurrà la gente all’idea di ...
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Il Comune prima dell’Unità
Eurigio Tonetti
Scrivere la storia del Comune di Venezia dalla caduta della Repubblica all’Unità significa aprire una pagina di storia nuova, quella di un’istituzione che [...] prima volta il 15 febbraio 1808 nella composizione del consiglio dettata da Napoleone l’8 dicembre 1807(8). Al decreto del 5 febbraio seguì aveva partecipato alla rivoluzione come intendente all’armata del governo provvisorio, anche se ora veniva ...
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Il 43-45
Raffaele Liucci
Il ’43-’45
De Pisis, «malgré les tempêtes»
Nel settembre del ’43, il pittore marchese Luigi Filippo Tibertelli, più noto con il nome d’arte di De Pisis, in fuga dai bombardamenti [...] aprile furono come una rappresentazione: uomini e donne in abiti civili e armati per le calli, i ponti, i campi e poi in Piazza in AA.VV., Storia della cultura veneta, 6, Dall’età napoleonica alla prima guerra mondiale, Vicenza 1986, pp. 749-766.
5. ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] quando il Romagnosi stesso, nel '13, nella supplica a Napoleone per ottenere la naturalizzazione al regno d'Italia, ricorda «i potessero sorgere in Europa quelle nazioni indipendenti e armate, che senza mutua servitù costituiscono un'unità comune ...
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L’amministrazione centrale
Guido Melis
Torino, 4 aprile 1863. Al centralissimo teatro Alfieri va in scena per la prima volta una commedia in dialetto piemontese di Vittorio Bersezio. È un testo che [...] forza pubblica e di richiedere l’intervento della forza armata), presiedeva, come si è appena detto, la deputazione dall’incanalarsi (come avveniva, ad esempio, nella Francia di Napoleone III e poi in quella della Terza Repubblica) nella filiera ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] 9 ottobre 1860, quasi parafrasando una frase pronunciata dal futuro Napoleone I davanti al Consiglio di Stato alcuni mesi dopo il colpo Patriota temuta, a capo di una squadra personale di armati di entrambi i sessi, Marianna evoca nell’immaginario ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’Arsenale di Venezia e i cantieri navali della marina
Pasquale Ventrice
Il luogo dell’«immenso lavoro»
Si è giustamente asserito che l’Arsenale di Venezia sia stato il luogo «dell’immenso lavoro» non [...] avute nel periodo repubblicano fino all’occupazione napoleonica e nel corso della successiva dominazione austriaca, brevemente al fatto che l’introduzione dei vascelli per formare l’Armata grossa comportò l’aumento del calibro dei cannoni da 30 a ...
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armata
s. f. [der. di armare]. – 1. a. Forza navale cospicua (detta anche a. navale), di unità di ogni tipo, ordinate in più squadre, sotto un unico comando. Invincibile A., quella allestita (1588) da Filippo II di Spagna per lo sbarco in...
quadriglia
quadrìglia s. f. [dallo spagn. cuadrilla (con raccostamento, in alcuni usi, a quattro); nel sign. 3, dal fr. quadrille, che ha lo stesso etimo]. – 1. a. ant. Drappello di cavalieri che combattevano uniti nei tornei. Con sign. affine,...