FORNAROLI, Lucia (Cia)
Paola Campi
Nacque a Milano il 16 ott. 1888 da Giovanni e da Santina Volonté. Compì gli studi di ballo presso la scuola di danza del teatro alla Scala di Milano e, dopo brevi esibizioni [...] di Roma con la F. nella parte di Colombina e I. Leonidoff e V. Vignati rispettivamente nella parte di Pierrot e Arlecchino: coreografo fu il Grassi e direttore G. Marinuzzi.
Dal 1916 al 1923 soggiornò saltuariamente a Roma per partecipare ad alcuni ...
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LAMBRANZI, Gregorio
Gloria Giordano
Attivo nei primi decenni del XVIII secolo come coreografo e ballerino, non se ne conoscono i dati anagrafici. Notizie biografiche si ricavano dal frontespizio e dall'introduzione [...] teaches the forlana: L.'s "Balli teatrali", in The Journal of musicology, XVII (1999), 1, pp. 136-151; O. Di Tondo, Arlecchino: un italiano in Europa tra L. e Le Roussau, in Aspetti della cultura di danza nell'Europa del Settecento.Atti del Convegno ...
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CAMPANINI, Barbara, detta la Barberina
Alessandra Ascarelli
Nacque a Parma nel 1721. Ebbe due sorelle: la prima, Marianna, mediocre ballerina, fece la sua carriera a Parigi ed entrò nel corpo di ballo [...] Dumoulin, Mariette e Mimi Dallemand), si distinse per la sua meravigliosa agilità.
Nel luglio dello stesso anno John Rich, il celebre Arlecchino che dirigeva il Covent Garden di Londra, riuscì a togliere la C. ai Parigini. Il 1º agosto il principe di ...
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arlecchino
s. m. – 1. Propr., nome (Arlecchino) di una maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del sec. 18° (che si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi), dal caratteristico...
arlecchinata
s. f. [der. di arlecchino]. – 1. Fatto o detto degno di Arlecchino; quindi buffonata, scempiaggine, cosa poco seria in genere. 2. Farsa rappresentata in Francia dai comici della commedia dell’arte.