BENASSI, Domenico (Memo)
Fernanda Mariani Borroni
Nacque a Sorbolo (Parma) il 21 giugno 1891; la sua prima vocazione fu musicale ed egli iniziò gli studi nella classe di violoncello presso il conservatorio [...] , in Isa, dove vai? di C. V. Ludovici e in Inferno di Viola, mentre nell'estate dello stesso anno a Venezia fu Arlecchino nel Bugiardo di Goldoni e Mercuzio nel Romeo e Giulietta. Nel 1939 formò compagnia con R. Morelli e nel 1940 con L. Carli ...
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FAILONI, Sergio
Giorgio Marino
Nacque a Verona il 18 dic. 1890da Giuseppe e da Maria Consolati.
Giovanissimo si avvicinò alla musica, iniziando lo studio del violoncello nella sua città, ove fu allievo [...] scenica di Psalmus Hungaricus. Non trascurò il repertorio italiano contemporaneo e diresse in prima esecuzione ungherese il Finto Arlecchino di G. F. Malipiero (1932), Fiamma di O. Respighi (1935), Lucrezia sempre di Respighi (1941), Monte Ivnor di ...
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CAMERANI, Bartolomeo Andrea
Sisto Sallusti
Nacque a Ferrara verso il 1735 (secondo il Bartoli, che con ogni probabilità lo conobbe personalmente; secondo E. Campardon, invece, egli sarebbe nato a Venezia).
Avviato [...] d'abilità, e capace di sostenere il Comico, e la passione" non essendo necessario che lo stesso sia un Arlecchino, deduce che un primo amoroso del livello del C. sosterrebbe benissimo il ruolo del servitore: sono questi, evidentemente, giudizi ...
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GARAVAGLIA, Ferruccio
Emanuela Del Monaco
Nato a San Zenone al Po (Pavia) il 1° maggio 1868 dal professore di matematica Leopoldo e da Enrichetta Astori, e iscrittosi per volere del padre alla facoltà [...] ; numerosi furono i successi del periodo: Il cardinale di L.N. Parker, il Bernini di L. D'Ambra e G. Lipparini, Arlecchino re di R. Lothar, nonché il Capitan Fracassa, riduzione scenica in versi del celebre romanzo di Th. Gautier per opera di D ...
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BELLEZZA, Vincenzo
Raoul Meloncelli
Nato a Bitonto (Bari) il 17 febbr. 1888, apprese i primi elementi di teoria musicale dal padre e iniziò giovanissimo lo studio del violino vincendo una borsa di studio [...] nuovamente al Colón e vi diresse con successo Manon Lescaut di J. Massenet, I Compagnacci di P. Riccitelli, Le Furie di Arlecchino (20 giugno) e Nazdah di Athos Palma, ambedue in prima esecuzione assoluta. Sempre al Colón si esibì in un concerto e ...
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Figlia unica di un calzolaio, Girolamo, e di sua moglie Marzia, nacque a Burano (Venezia) nell'estate del 1708 (secondo il Rasi nel 1709). A sedici anni, fanciulla di perfetta bellezza, come annota G. [...] corte. L'ammontare dell'ingaggio della F. (800 rubli l'anno) e la qualità degli artisti scritturati, in particolare l'Arlecchino Carlo Antonio Bertinazzi, detto Carlino, testimoniano la considerazione e la popolarità che la F. godeva in quegli anni a ...
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FROJO, Giovanni
Angela Maria Rossano
Nato a Catanzaro il 1° apr. 1847 da Achille e Marianna Masciari, all'età di dieci anni si trasferì a Genova per studiare pianoforte e contrappunto con G. Bassi; [...] quei generi salottieri in voga, destinati a dilettare le serate della borghesia ottocentesca.
Basti citare alcuni titoli: Arlecchino (valzer), Sogno di una fanciulla (notturno), In gondola (barcarola), Il pescatore di corallo (barcarola), Danza di ...
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GHERARDI, Giovanni
Cristina Reggioli
Nacque a Spoleto (nonostante molti studiosi del teatro italiano lo dichiarino nato a Prato) nella prima metà del Seicento.
Sposò, non sappiamo quando, Leonarda Galli, [...] nota da lui posta al termine del Divorce forcé di J.-F. Regnard (opera che lo vide debuttare sulle scene nei panni di Arlecchino, il 1° ott. 1689 sotto l'auspicio di T. Fiorillo, amico intimo di suo padre), dove, al contrario, pone l'accento sul ...
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LEIGHEB, Claudio
Alessandra Favino
Nacque a Fano il 20 ag. 1848 da Giovanni e da Gabriella M. Leonardi, entrambi attori.
Il padre (nato a Venezia nel 1812, morto a Sebenico nel 1866), probabilmente [...] della sua carriera esperì l'intera gamma delle possibilità che il ruolo comico gli offriva. Per trent'anni vestì i panni di Arlecchino: Laserva amorosa e Il bugiardo di C. Goldoni furono i suoi cavalli di battaglia. Recitò nella Bisbetica domata di W ...
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CAMPANINI, Barbara, detta la Barberina
Alessandra Ascarelli
Nacque a Parma nel 1721. Ebbe due sorelle: la prima, Marianna, mediocre ballerina, fece la sua carriera a Parigi ed entrò nel corpo di ballo [...] Dumoulin, Mariette e Mimi Dallemand), si distinse per la sua meravigliosa agilità.
Nel luglio dello stesso anno John Rich, il celebre Arlecchino che dirigeva il Covent Garden di Londra, riuscì a togliere la C. ai Parigini. Il 1º agosto il principe di ...
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arlecchino
s. m. – 1. Propr., nome (Arlecchino) di una maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del sec. 18° (che si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi), dal caratteristico...
arlecchinata
s. f. [der. di arlecchino]. – 1. Fatto o detto degno di Arlecchino; quindi buffonata, scempiaggine, cosa poco seria in genere. 2. Farsa rappresentata in Francia dai comici della commedia dell’arte.