PELLEGRINI, Carlo (Ape)
Eugenia Querci
– Nacque a Capua il 25 marzo 1839.
La famiglia apparteneva alla nobiltà, vantando per parte di madre una discendenza dai Medici.
Conclusi i primi [...] Tricca, frequentatore del caffè Michelangiolo, mentre in quegli anni fiorivano numerose riviste satiriche, come Il Lampione e l’Arlecchino, periodico quest’ultimo fondato nel 1868 a cui Pellegrini contribuì come illustratore (Giardelli, 1971, p. 94 ...
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LABIA
Antonio Rostagno
Famiglia di cantanti italiane.
Fausta nacque a Verona il 3 apr. 1870; era figlia del conte veneziano Gianfrancesco e di Cecilia Dabalà, cantante e insegnante di canto, a sua volta [...] nacque a Milano il 19 maggio 1908. Dopo aver studiato canto con la madre, debuttò a Vicenza nel 1934 ne Le furie di Arlecchino di A. Lualdi e proseguì la carriera di soprano leggero in molti teatri italiani (La Fenice, La Scala, l'Opera di Roma ecc ...
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BASTONA, Andriana
Ada Zapperi
Vissuta tra la fine del sec. XVII e i primi decenni del XVIII, deve la sua notorietà agli esordi teatrali del giovane Goldoni.
Nel 1734 recitava con la compagnia Imer, [...] eloquente ed ottimamente condotto". Verso la fine del 1735, come prima donna nella compagnia di Gabriello Costantini detto l'Arlecchino di Spagna, fu a Napoli, dove nel teatrino di corte recitò in numerosissime commedie.
Nel 1736 la B. sostituì ...
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GALASSI, Enrico
Rosanna Ruscio
Nacque a Ravenna il 14 nov. 1907 da Alberto e da Alice Orlandi. Iniziò il suo apprendistato artistico nella bottega artigianale del padre, che era decoratore e restauratore. [...] seguì i lavori di costruzione di una villa in Versilia, a Poveromo; Savinio lo fece posare come modello per un ritratto (Arlecchino, 1939, distrutto: Angelica Savinio, in catal., 1987). Nel 1939 propose, senza successo, di collaborare ai lavori per l ...
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GAUDENZI, Pietro
Amarilli Marcovecchio
Figlio di Enrico, musicista di origine bergamasca, e di Rachele De Negri, genovese, nacque il 18 genn. 1880 a Genova. Ricevuta una prima formazione artistica dal [...] in un'atmosfera di rarefatto lirismo, che si farà predominante nelle due Maternità del 1928 e 1936 come nell'Arlecchino del 1940.
Questa seconda maniera risulta già definita nella tela Sposalizio (ora dispersa), esposta nel 1932 alla XVIII Biennale ...
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GARAVINI, Girolamo
Cristina Reggioli
Nato a Ferrara probabilmente nella seconda metà del Cinquecento (nessuna notizia è stata reperita sulla sua nascita negli archivi locali), fu uno dei grandi attori [...] : qui il G. e Martinelli formavano una coppia perfetta (è facile immaginare il "docile" G. lasciare all'Arlecchino un grande spazio per l'improvvisazione), una sostituzione poteva quindi avere forti ripercussioni sul successo degli spettacoli.
Pare ...
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CANZACHI, Giovanni Camillo, detto lo Zoppo
Alfredo E. Bellingeri
Nacque a Bologna verso la fine del sec. XVII. Piccolo di statura e piuttosto grasso, quantunque zoppicasse da una gamba, fu considerato [...] Bertoldi, Pietro Moretti, i quali nella commedia sostenevano rispettivamente le parti di Aurelia, Pantalone, Colombina, Rosaura, Arlecchino, Brighella.
Impegnato alternativamente nei teatri di corte di Varsavia e di Dresda, il C. impersonò, con ...
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BALLO, Ferdinando
Raoul Meloncelli
Nato ad Orvieto il 14 nov. 1906, si trasferì a Milano nel 1924, dedicandosi ad una intensa attività concertistica sia come pianista sia come direttore d'orchestra. [...] di riproduzione e di trasmissione,ne IlLibro della musica (Firenze 1940); le guide musicali "Icapricci di Callot" di Malipiero; "Arlecchino" di F. Busoni; "Volo di notte" di L. Dallapiccola; "Coro di morti" di G. Petrassi (Milano 1942); Grosz e ...
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DE FINETTI, Gino
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio dell'ingegnere Giambattista, di antica famiglia di Gradisca, e di Anna Radaelli, padovana, nacque a Pisino d'Istria il 9 agosto 1877. mentre il padre [...] da A. N. Benois, rimangono del D. alcuni oli e alcuni schizzi di ballerine e personaggi del balletto, e in particolare un Arlecchino all'acquerello del 1911-12, sul retro del quale c'è una nota autografa relativa alla collaborazione con Djagilev per ...
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BIANCOLI, Oreste
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna il 20 febbr. 1897 dal conte Carlo e da Matilde Badia. Come il B. afferma in alcune note autobiografiche scritte nel 1954, l'atmosfera della casa paterna [...] Max Rein hardt e che fu alla base della loro collaborazione, con l'adattamento del Fledermaus nel 1935 e la riduzione dell'Arlecchino due anni dopo. Sempre del 1930 è l'atto unico Il signore dalle gardenie, la prima delle opere teatrali scritte dal B ...
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arlecchino
s. m. – 1. Propr., nome (Arlecchino) di una maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del sec. 18° (che si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi), dal caratteristico...
arlecchinata
s. f. [der. di arlecchino]. – 1. Fatto o detto degno di Arlecchino; quindi buffonata, scempiaggine, cosa poco seria in genere. 2. Farsa rappresentata in Francia dai comici della commedia dell’arte.