BILLI, Vincenzo
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Nato a Brisighella (Ravenna) il 4 apr. 1869, studiò il flauto, il pianoforte e la composizione dapprima col padre Giuseppe (direttore del conservatorio di Pesaro, morto a Urbania [...] 1927),La bambola, per collegi, testo di D. Monteleoni (Alessandria d'Egitto, Alhambra, 20 giugno 1927),La trovata d'Arlecchino, operetta fiabesca su testo del Vitali (Firenze 1928),La pietra dello scandalo, testo di L. Latini in vernacolo fiorentino ...
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LAMBRANZI, Gregorio
Gloria Giordano
Attivo nei primi decenni del XVIII secolo come coreografo e ballerino, non se ne conoscono i dati anagrafici. Notizie biografiche si ricavano dal frontespizio e dall'introduzione [...] teaches the forlana: L.'s "Balli teatrali", in The Journal of musicology, XVII (1999), 1, pp. 136-151; O. Di Tondo, Arlecchino: un italiano in Europa tra L. e Le Roussau, in Aspetti della cultura di danza nell'Europa del Settecento.Atti del Convegno ...
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D'ORSI (Dorsi, D'Orso, Orsi), Angela (Angiola)
Giovanna Romei
Attrice attiva dalla metà del sec. XVII, a meno che non si riferisca ai suoi esordi Iacopo Antonio Fidenzi, detto Cinzio, che, in qualità [...] il marito, in quella dell'abate Grimani a Venezia. Dopo il 1682, o al più tardi dopo il 1688, anno della morte dell'Arlecchino Giuseppe Domenico Biancolelli, si recò a Parigi con il marito. Ma l'esordio non le fu favorevole, e Auretta fu costretta a ...
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GUIZZA, Domenico, detto Caporalini (Caporalino, Caporali)
Sabina Pozzi
Nacque a Recanati, presso Ancona, il 6 luglio 1769, primogenito di Cristofaro, possidente, e di Maria Fantini.
Ancora fanciullo [...] Il furbo malaccorto di Fioravanti, (rappresentata nell'autunno del '97). Ai dubbi sollevati circa il sesso del cantante ("ma signor Arlecchino badate di non sbagliare, perché molte volte ho sentito parlar di Caporalini e sò ch'egli è un uomo"), la ...
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D'AFFLISIO, Elisabetta
Roberta Ascarelli
Nacque intorno al 1715 da Alessandro, in una famiglia di attori probabilmente di origine napoletana.
Napoletano è infatti il primo D'Afflisio di cui ci è giunta [...] per la stagione di primavera del 1735 da Giuseppe Imer, costretto a sostituire i migliori attori della sua compagnia (l'Arlecchino Costantini e la servetta Pontremoli partiti per Dresda, e la prima amorosa Zanetta Casanova impegnata a Mosca). Nell ...
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CACCIANIGA, Francesco
Antonhy M. Clark
Figlio del pittore Paolo, nacque a Milano il 6 ag. 1700. Studiò con Pietro Giraldi, suo parente, che si era formato a Roma, e dal 1717 lavorò a Bologna, dove prese [...] non restò che dipingere una complicata e deliziosa satira, La pittura dispregiata dall'ignoranza, dove il prelato bergamasco, in veste di Arlecchino, compare su di un carro trionfale tirato da asini. Il quadro, ridipinto dal C. nella sua tarda età e ...
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DE ANDRÉ, Fabrizio Cristiano
Paolo Somigli
Cantautore italiano, nacque a Genova, nel quartiere di Pegli, il 18 febbraio 1940 da genitori benestanti di origini piemontesi. Il padre, Giuseppe De André, [...] parte al Modern Jazz Group. Al 1958-1961 risalgono gli spettacoli ai quali De André partecipò per il teatro ‘La borsa di Arlecchino’ e le prime prove di cantautore; a questo lasso di tempo risale la sua prima canzone, Nuvole barocche. La data di ...
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CASERINI, Mario
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 26 febbr. 1874 da Oreste, impiegato, e da Isabella Rosati, in una famiglia piccolo-borghese. Secondo la Prolo, esordì come attore di teatro con la [...] treno degli spettri, Ma l'amor mio non muore;1914: L'imprevisto, In mano al destino, La vittima dell'amore, La signora Arlecchino, L'articolo IV, Resurrezione, Il filo della vita, Sfinge, La via più lunga;1915: La pantomima della morte, Ma l'amor tuo ...
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CASSINI, Alfonso
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna il 6 ag. 1858 da Gaetano e da Adelaide Albertazzi. Iniziò a lavorare nel teatro nel 1888 con la compagnia di Ermete Novelli come generico e, soprattutto, [...] lavorò per la Tiber fino alla fine del '19, interpretando: Il principe dell'impossibile, Femmina, Le avventure di Doloretta, La signora Arlecchino, I due volti di Nanù, La fiamma e le ceneri, per passare poi nel 1920 di nuovo alla Film d'Arte dove ...
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DE LULLO, Giorgio
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 24 apr. 1921 da Giovanni e da Amelia Occhetti, di modeste condizioni economiche. Mentre frequentava l'istituto magistrale "G. Carducci", perdette improvvisamente [...] de Chaillot di J. Giraudoux (ivi, 24 febbr. 1954) con la parte di Pietro presto abbandonata, nella sesta edizione dell'Arlecchino servitore di due padroni di C. Goldoni (ivi, 4 giugno successivo) con la parte di Florindo pure essa presto abbandonata ...
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arlecchino
s. m. – 1. Propr., nome (Arlecchino) di una maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del sec. 18° (che si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi), dal caratteristico...
arlecchinata
s. f. [der. di arlecchino]. – 1. Fatto o detto degno di Arlecchino; quindi buffonata, scempiaggine, cosa poco seria in genere. 2. Farsa rappresentata in Francia dai comici della commedia dell’arte.