Strumento tubulare, rigido, semirigido o molle, di vario calibro e lunghezza, che nella pratica medica e chirurgica viene introdotto in un condotto naturale d’accesso a una cavità (vie urinarie, cuore [...] arterie coronarie. Viene usato come indagine d’elezione nei casi di vizi cardiaci congeniti, nelle malattie valvolari, nelle coronaropatie e nello studio delle aritmiecardiache.
Nel cateterismo vasale distrettuale il c. viene spinto in particolari ...
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I segnali elettrici e magnetici
Francesco Figura e Paolo Rossini
Le naturali attività fisiologiche dell'organismo umano, e animale più in generale, sono mediate dai campi fisici, che sono riferibili [...] . La massima utilità dell'esplorazione elettrocardiografica si riscontra in tutti i casi di perturbamento del ritmo cardiaco (aritmiecardiache) e nei casi di danni miocardici dipendenti da alterazioni della irrorazione sanguigna del cuore (ischemia ...
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Angina
Attilio Maseri
Tommaso Sanna
Angina (dal latino angina, derivato dal greco ἀγχόνη, "angoscia", e ravvicinato per etimologia popolare ad angere, "stringere") è la denominazione generica dei processi [...] , all'estensione dell'area del cuore colpita da ischemia, alla tendenza a sviluppare alterazioni della ritmicità del battito cardiaco (aritmie) durante le crisi, alla risposta alla terapia, all'età del paziente, alla funzione contrattile del cuore, e ...
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aritmia
aritmìa s. f. [comp. di a- priv. e ritmo, sul modello di euritmia]. – Mancanza di ritmo. In cardiologia, ogni perturbazione del funzionamento cardiaco che si manifesti con alterazioni del ritmo del cuore, per es. per extrasistole (a....
antiaritmico
antiarìtmico agg. e s. m. [comp. di anti-1 e aritmia] (pl. m. -ci). – Di farmaco atto a curare le aritmie cardiache e in partic. la fibrillazione atriale; anche, il farmaco stesso: prescrivere un antiaritmico.