Filosofo neoscolastico belga (Anversa 1882 - Lovanio 1966); fu a lungo prof. all'univ. di Lovanio. Studioso di Aristotele, ha pubblicato numerosi contributi riguardanti la formazione degli scritti e l'evoluzione [...] l'edizione di una traduzione medievale (translatio vaticana) della Physica (1957) per l'Aristoteles latinus. Si è occupato inoltre dei commenti di s. Tommaso ad Aristotele sottolineando in essi l'influenza della tradizione dei commentatori greci. ...
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Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] del cervello con il sistema nervoso sensoriale e motorio. Un caso di irrobustimento teleologico è quello della milza, di cui Aristotele non aveva compreso la funzione emopoietica e depurativa e che quindi non era in grado, a differenza di Galeno, di ...
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Filosofo (Ancona 1894 - Gaggiano, Milano, 1968); allievo di P. Martinetti; prof. univ. dal 1934, insegnò (dal 1948) filosofia morale a Padova; si occupò particolarmente dei problemi religioso e morale, [...] sulla base della metafisica aristotelico-tomista. Tra i suoi scritti: Il fondamento e il contenuto della morale (1947); Filosofia e teologia della storia (1953); Filosofia e morale (1960); Il mio itinerario alla metafisica classica (1966). ...
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Filosofo ed erudito (sec. 12º), traduttore di opere filosofiche arabe. Fu arcidiacono di Segovia; è uno dei primi e più notevoli rappresentanti di quel mondo culturale spagnolo che costituì un prezioso [...] tramite tra la filosofia aristotelico-platoneggiante degli Arabi e la cultura latina. Soprattutto importanti le sue traduzioni, compiute in collaborazione con l'ebreo Giovanni ibn Daut (o Avendaut): quella del De scientiis di al-Fārābī; delle ...
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Filosofo (Cento 1550 - Padova 1631); insegnò (dal 1590) all'università di Padova per molti anni. Collega a Padova di Galilei, C. non volle, sembra, prender mai in considerazione le sue ipotesi né compiere [...] , al di sopra della quale sta un principio d'intelligibilità incorporeo e unico), distinguendo nettamente tra il pensiero di Aristotele (o filosofia), che era compito del maestro esporre, e i divergenti insegnamenti della fede verso i quali era ...
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Tommaso d'Aquino, san
Anna Lisa Schino
Il dottore angelico della Chiesa cattolica
Filosofo e teologo tra i più eminenti, il suo sistema filosofico rappresenta una forma di rinnovamento e di trasformazione [...] : risalendo nella catena dei mossi e dei motori, dal momento che non si può procedere all’infinito (per Tommaso, come per Aristotele, il cosmo è finito e non si può superare la sfera delle stelle fisse), arriveremo a un primo motore immobile all ...
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Storico italiano della filosofia (Torino 1918 - Firenze 1979). Collaboratore delle edizioni Boringhieri (1958-1965), poi della Adelphi, è stato anche professore di storia della filosofia antica all'università [...] di Pisa. È noto soprattutto come traduttore di testi classici della filosofia, quali l'Organon aristotelico (1955) e la Critica della ragion pura di Kant (1957). Ha sistemato il testo originale degli scritti di Nietzsche che ha anche tradotto in ...
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Filosofia
La filosofia di G. Gentile e la corrente di pensiero da essa iniziata nella cultura italiana. Il nome di a. (o di idealismo attuale) deriva dal ridurre tutta la realtà a spirito (spiritualismo [...] assoluto) e dall’intendere lo spirito come ‘atto’ non nel senso aristotelico di realtà che è già tutto quello che può essere nella sua perfezione (actum), ma all’opposto nel senso di actus, o realtà che è in quanto si fa. Atto è la stessa ...
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Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] animale, che è congiunto allo spiritus e ha un nesso con l'anima, è letteralmente quel calore celeste con cui secondo Aristotele avrebbe solo proporzione. Esso non è qualcosa di sublunare, ma è l'elemento attivo in grado di operare tutto animandolo e ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Cosmologie
Antonella Del Prete
Cosmologie
Il Seicento si apre con il rogo di Giordano Bruno, accusato dal tribunale dell'Inquisizione di Roma di molti [...] cauto di Descartes: nei suoi scritti editi si limita a sostenere che il mondo non ha un centro e che le dimostrazioni aristoteliche sono valide solo se si accetta la premessa che l'ultima sfera ruoti su sé stessa. In alcune lettere a Fortunio Liceti ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...