BALDOVINI, Francesco
Raffaele Amaturo
Nacque a Firenze il 27 febbr. 1634, da Cosimo e da Iacopa Campanari. La sua famiglia discende indirettamente da quella dei Baldovini-Riccomanni. Soltanto nel 1626 [...] momento a Pisa, nella famosa università in cui aveva insegnato il Galilei e in cui perdurava, pur nel prevalente indirizzo aristotelico, l'interesse per le nuove scienze. Interrotti tuttavia gli studi filosofici a causa di una grave malattia, il B ...
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ANDRONICO Callisto ('Andránikoq KÁllistoq)
Emilio Bigi
Mancano precise notizie ,sulla data della sua nascita, che si può tuttavia porre intorno ai primissimi anni del secolo XV. È certo invece che egli [...] 'art. di A. Perosa cit. più avanti, p. 10. Ancora inedita è la traduzione latina del Perè cenÉsewq kaè zVorËq di Aristotele, (cod. Laur. gr.,pl.58, 33); e inediti sono alcuni brevi opuscoli elencati da É. Legrand, Bibliographie hellénique,cit. oltre ...
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PATRIZI, Francesco
Margherita Palumbo
PATRIZI, Francesco. – Nacque il 25 aprile 1529 a Cherso (l’attuale Cres) in Dalmazia, allora territorio della Repubblica di Venezia, da Stefano, appartenente alla [...] il 1544 e il 1545 soggiornò a Ingolstadt, dove apprese i rudimenti della lingua greca, e fu presto in grado di leggere Aristotele e i suoi commentatori. Nel maggio 1547 si trasferì a Padova, presso il cui Studio seguì i corsi di Bernardino Tomitano ...
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GENTILE da Cingoli
Sonia Gentili
Ignoriamo l'anno di nascita, che potrebbe essere collocato intorno alla seconda metà del XIII secolo, mentre la città d'origine di G. è unanimemente espressa, in sintagma [...] le stesse argomentazioni tomistiche: l'impossibilità, cioè, di un medio tra sostanza e accidente; tuttavia l'interpretazione del principio aristotelico citato in partenza è affidata da G. a un argomento diverso da quello di Tommaso. La posizione di G ...
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BALDI, Camillo
Mario Tronti
Figlio di Pietro Maria, insegnante per ventisei anni di filosofia e di medicina, nacque a Bologna nel 1550. Intraprese gli studi letterari, passando poi alla filosofia e [...] Ciro Spontone, alla chirofisonomia di G. B. Della Porta, alla gelotoscopia di Prospero Aldorisio. Rilevante è qui il carattere tutto aristotelico che assume nel B questo interesse; ma è un rilievo anche esso ovvio per chi occupava, in accordo con la ...
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BRUNI, Celestino
Giuseppe Pignatelli
Nato a Venosa nel 1585 da Vincenzo, entrò giovanissimo nell'Ordine degli eremitani di S. Agostino, compiendo i primi studi a Napoli e a Roma: seguì invece i corsi [...] filosofia (Parva logica sive proludium necessarium ad arduam logicae disciplinam..., Panormi 1618), improntato al metodo scolastico-aristotelico, pur nelle sue punte polemiche nei confronti della filosofia tomistica; a quest'opera seguì la Logicalium ...
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FAUSTI, Bonifazio, detto il Montolmo
Rosario Contarino
Nacque a Montolmo (o Mont'Olmo, poi Pausula, infine, oggi, Corridonia, in provincia di Macerata) intorno al 1576, da una famiglia di buona condizione [...] , in cui si era pure distinto il Bitonto (Cornelio Musso), che nel Trattato de' concetti predicabili (Il cannocchiale aristotelico) era biasimato per l'impropria mescolanza "di argomenti infiniti, alti e bassi" (p. 330), e l'affastellamento delle ...
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DELLA ROCCA, Bartolomeo, detto Cocles
Raffaella Zaccaria
Nacque, secondo quanto egli stesso afferma, a Bologna il 19 marzo 1467.
Le scarse notizie biografiche sul D. sono contenute soprattutto nella [...] universo anche se le sue tesi, rispetto a quelle del maestro, si spostano dal piano metafisico a quello naturalistico. Oltre ad Aristotele, le altre fonti a cui il D. fa continuo riferimento nella sua opera sono Ermete Trismegisto, di cui tuttavia lo ...
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CAMPOLONGO (Campilongo), Emilio
Giuliano Gliozzi
Nacque a Padova nel 1550 da Lodovico, professore di medicina teorica nell'ateneo padovano, di antica e nobile famiglia. Studiò medicina nella città natale; [...] rapporto di continuità con le sue opere precedenti, soprattutto con i Methodi medicinales duae, anche nel metodo, che è sempre aristotelico, e si avvale ampiamente di passi di Ippocrate e di Galeno.
Lo Haller stronca recisamente un'altra opera del C ...
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CALEPIO, Pietro
Sergio Romagnoli
Nacque il 13 genn. 1693 nell'antico feudo di Calepio che dette il nome alla sua famiglia comitale.
Bergamasco di nascita, dunque, poiché la valle di Calepio si stende [...] , è possibile scorgere il fine del C., che era quello di proporre una più libera interpretazione dei dettami di Aristotele, una più duttile comprensione della natura umana, per un desiderio di commozione che inducesse a ridurre gli schemi solenni ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...