La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Teoria e pratica nel Medioevo
Guy Beaujouan
Teoria e pratica nel Medioevo
L'Alto Medioevo
Il giudizio negativo, talvolta velato di [...] e la presa di coscienza della capacità d'innovazione; si pensi a Federico II e alla sua critica della zoologia di Aristotele, a Giordano Nemorario e a quanti dopo di lui fecero compiere alla statica passi da gigante rispetto a ṯābit ibn Qurra ...
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La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] deriva da una linea di discendenza ben definita, e per gran parte della sua storia fu impiegata nell'accezione che Aristotele avrebbe voluto attribuirle. A suo tempo, essa fu coniata per designare un'ampia gamma di scienze particolari; se gli autori ...
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Ellis D. Miner
Pianeti
Maxume vero sunt admirabiles
motus earum quinque stellarum,
quae falso vocantur errantes
(Cicerone, De natura deorum)
Il presente e il futuro dell'esplorazione
del Sistema solare
di [...] tutte le sfere del gruppo. Mentre per Eudosso il sistema delle sfere era più un modello geometrico che una realtà fisica, Aristotele, materializzando le sfere, fu portato a supporre che i vari gruppi non fossero fra loro indipendenti, ma che i poli ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. L'astronomia araba nella tradizione medievale latina
Henri Hugonnard-Roche
L'astronomia araba nella tradizione medievale latina
Prima [...] delle sfere solide da parte di Tycho Brahe, questa necessità non sarà più legata da Kepler a una visione aristotelica del mondo, ma piuttosto a una tradizione matematica platonica.
Bibliografia
Aiton 1987: Aiton, Eric J., Peurbach's Theoricae novae ...
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Tempo
Giovanni Bruno Vicario
Paolo Casini
Il termine tempo (dal latino tempus, voce d'incerta origine), indica l'intuizione e la rappresentazione della modalità secondo cui i singoli eventi si susseguono [...] dei problemi posti dalle esperienze di tempo. La prima affonda le sue radici in Pitagora (6°-5° secolo a.C.) e in Aristotele (4° secolo a.C.), è stata sviluppata da I. Newton e I. Kant ed è quella che troviamo sostanzialmente rispecchiata nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
L’astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Astrologia e cultura umanistica
La riscoperta della cultura antica, tratto caratterizzante dell’età dell’Umanesimo, si verificò anche sul terreno degli studi di [...] come scientia media, inserita tra cosmologia e filosofia naturale, sullo sfondo di un’immagine dell’universo di derivazione aristotelica. All’interno della grande sfera, del mondo, delimitata dal cielo delle stelle fisse, ruotavano i sette cieli, su ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Il ripiegamento dell'avanguardia
James Evans
Jessica Riskin
Il ripiegamento dell'avanguardia
Nel periodo compreso tra il 1770 e il 1830 [...] aerostatici
Nel periodo compreso tra il 1770 e il 1780, la rivoluzione chimica trasformò l''aria', che nella fisica aristotelica era considerata un unico elemento, in una pluralità di corpi aeriformi distinti tra loro in base alle diverse proprietà ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...