conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La [...] riallaccia al processo conoscitivo anche l'occorrenza di Cv II I 13 ove si afferma, sul solco di un suggerimento aristotelico, che la nostra conoscenza deve procedere naturalmente da quello che conoscemo meglio in quello che conoscemo non così bene ...
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VILLAMARINO , Isabella
Elisa Novi Chavarria
VILLAMARINO (Villamarina), Isabella. – Nacque presumibilmente a Napoli nel 1506 da Bernat de Vilamarí (naturalizzato a Napoli con il nome Bernardo Villamarino, [...] primo degli Amori (1534), opera di chiara destinazione cortigiana.
Nello stesso anno, il 1534, il medico e filosofo aristotelico Agostino Nifo, uno degli autori napoletani le cui opere conobbero una maggiore circolazione e diffusione in quel secolo ...
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SCAINO, Antonio
Giorgio Nonni
SCAINO (Scayno, Scaini), Antonio. – Nacque a Salò l’8 ottobre 1524 da Giambattista, giureconsulto, appartenente a una nobile e facoltosa famiglia che si distinse per la [...] (Roma, V. Accolti, 1577), nella quale egli intervenne con grande acribia per risolvere il nodo dell’ordine interno dei libri aristotelici, una questione che era stata posta in evidenza da Nicolas d’Oresme sin dalla seconda metà del XIV secolo. La ...
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vecchio (veglio)
Emilio Pasquini
1. Come aggettivo (o in predicato), nell'immutabile valore di " avanzato in età ", " provetto negli anni ", adibito a persone: Cv IV XXVI 11 Enea... lasciò li vecchi [...] IV XIX 9 vergogna non è laudabile né sta bene ne li vecchi e ne li uomini studiosi (citazione dall'Etica di Aristotele); o con riferimento a determinati personaggi: Pg XVI 121 tre vecchi.., in cui rampogna / l'antica età la nova, Corrado da Palazzo ...
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medicina
Michele Rak
L'evidente, specifica competenza di D. nell'uso della terminologia propria dell'arte della m. (Cv I XII 4) va fatta risalire a un interessamento costante e articolato per questo [...] perseguitato dall'inquisizione e bruciato in effige nel 1317, che aveva compiuto accurati studi di greco per poter leggere Aristotele e Galeno direttamente nel testo originale. La sua preparazione l'indusse a orientare la scuola verso una mediazione ...
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DELLE COLOMBE (Colombo), Ludovico
Maria Muccillo
Nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XVI. Un solo storico, senza tuttavia indicare la sua fonte, pone la data esatta della sua nascita al 20 [...] del granduca Cosimo II.
In esso, senza più cautele, il D. accusa Galilei di mirare a distruggere l'autorità di Aristotele, o di introdurre, come nuove, dottrine antiche da lungo tempo riconosciute false e come tali abbandonate e ribadisce l'esattezza ...
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ZOPPIO, Melchiorre
Lorena Vallieri
Nacque a Bologna nel 1544 da Girolamo e Dorotea Ercolani, entrambi appartenenti alla nobiltà felsinea.
Il padre, noto per il suo coinvolgimento nelle controversie [...] sua attività in campo medico. Fra le opere di argomento filosofico vanno ricordati i trattati in latino di stampo aristotelico: Est et non dissidium logicum (Bologna, A. Benacci, 1588); Sermones analytici, quibus ostenditur artificium, quo primus, et ...
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Gilson, Étienne
Augusto Del Noce
Filosofo (n. a Parigi nel 1884), professore alla Sorbona, poi al Collegio di Francia, accademico di Francia. Ha dedicato a D. i seguenti studi: Dante et la philosophie, [...] come al dantesco converrebbe l'appellativo di filosofia dell'umiltà. Infatti nell'ordine filosofico maestro e duca de la ragione umana è Aristotele, perciò dignissimo di fede e d'obedieza (Cv IV VI 6). La sua autorità non significa soltanto che è il ...
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spera
Maurizio Dardano
Il vocabolo, che deriva dal greco σφαῖρα, attraverso il latino sphaera (latino medievale spera), appare sempre in D. con tale ultima forma. Nella Commedia s. è usato più volte [...] frequente di s., sia nella Commedia che nel Convivio è quello di " cielo ", ovviamente inteso secondo i principi della cosmologia aristotelico-scolastica. Questa equivalenza è resa esplicita per es. in Cv II III 17 uno cielo per sé, o vero spera; cfr ...
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STAIBANO, Francesco
Ugo Dovere
– Nacque a Napoli il 23 luglio 1598 da Cesare e da Porzia Rossa; fu battezzato nella parrocchia di S. Strato a Posillipo con il nome di Giovanni Francesco Giuseppe.
Il [...] , si presentava come una summa di teologia morale in cui si sviluppavano 150 temi teologico-giuridici d’impostazione aristotelico-scolastica, offrendo risoluzioni per un migliaio di quei casi morali sui quali poggiavano in età postridentina la ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...