CAMPANILE, Filiberto
Amedeo Quondam
In assenza di elementi biografici precisi, si può situare l'arco biografico del C. a cavallo tra il secolo sedicesimo e il diciassettesimo. La sua attività intellettuale [...] documentazione, certamente preziosa, di una circolazione problematica diversa nel campo della trattatistica sull'arte poetica rispetto alla linea aristotelica, che però non coinvolge il C. in prima persona, ma ne registra la presenza passiva e ancora ...
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idea
Alfonso Maierù
Nel linguaggio dantesco, il termine i. vale " causa esemplare e formale ", " modello ", e ritiene il significato proprio della dottrina platonica, cui D. spesso esplicitamente si [...] ydea, ut dicam, quisquis ille sit, ad existentem maxime unum in genere suo: ut haberi potest ex ultimis ad Nicomacum (per il luogo aristotelico, il Ricci rimanda a Eth. Nic. X 2, 1173a 26 e 5, 1176a 16, ma il Vinay ricorda la parafrasi tomistica a IX ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] loro realtà ideale, sui modelli eterni e immutabili; su un piano di minor valore, è considerato n. anche il molteplice sensibile. Per Aristotele, che definisce la n. come il principio e la causa del movimento di una cosa, n. è tanto la ‘materia’ su ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] : vera c. è quella delle idee; essa si rivolge all’essere e nella sua forma più alta è c. del bene. Anche Aristotele intende la c. come identificazione, processo che si risolve nell’identità del soggetto che conosce e dell’oggetto che è conosciuto, e ...
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PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] Il loro individualismo e scetticismo apre la via al concetto di Socrate, all'idea di Platone, all'universale di Aristotele e ha quindi un significato decisivo nella storia del pensiero pedagogico.
L'unilateralità della posizione dei sofisti, la mera ...
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INFINITO
Ferdinando D'AMATO
Federigo ENRIQUES
(lat. infinitum, gr. ἄπειρον; fr. infini; sp. infinito; ted. Unendliches; ingl. infinite).
L'infinito nella storia della filosofia.
Questo concetto compare [...] . Già per il primo l'infinito è l'indeterminato, ossia la materia bruta, caotica, che l'idea non ha ancora penetrato. Aristotele va più in là: per lui l'infinito non è reale né pensabile: tutto ciò che esiste, è perfetto, cioè finito; d'altra ...
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Fondazionalismo e antifondazionalismo
Aldo Giorgio Gargani
Lungo linee direttrici che attraversano tanto la filosofia analitica e postanalitica, quanto quella di ispirazione ermeneutica (o filosofia [...] opere di A. Einstein e di J.H. Poincaré.
Ciò che è entrato in discussione è in effetti la nozione aristotelico-scolastica di verità come corrispondenza tra idea, rappresentazione, concetto da un lato e realtà, mondo, fatti dall'altro, ossia - secondo ...
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MALEBRANCHE, Nicolas de
Carlo Mazzantini
Nato a Parigi il 6 agosto 1638, ivi morto il 13 ottobre 1715. Nel 1660 entrò nella congregazione dell'Oratorio e nel 1664 fu ordinato prete. Appassionatosi agli [...] (a differenza di quello che era avvenuto nel Descartes) prevale la nozione platonica del modello o archetipo a quella aristotelico-scolastica di mezzo rappresentatívo. Lungi perciò dal potersi dire (come diceva il Descartes) che l'essere dell'idea ...
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Filosofo e scienziato inglese, nato verso il 1214 presso Ilchester nel Dorsetshire. Studiò a Oxford, sotto Edmondo di Canterbury, Roberto Grossatesta e Adamo di Marsh; un po' prima del 1245 era studente [...] ! Sentì il bisogno di una revisione della Vulgata fatta sul testo ebraico, e di nuove e più fedeli traduzioni d'Aristotele; riteneva indispensabile lo studio delle lingue semitiche e del greco.
Pur riconoscendo che Ruggero B. non seppe molto di più ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] modo, in altro luogo, magari in altra vita. Comunque, pur nelle differenze dei registri, in tutti è presente Eros: è lo stesso Aristotele e, prima di lui, Platone così come, secoli dopo, Plutarco a notarlo (De facie in orbe lunae, XII, 926 d; DK 31 ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...