JUDAH BEN SALOMON HA-COHEN MATQAH
CCesare Colafemmina
Filosofo, nato a Toledo verso il 1215 da una celebre famiglia di astrologi, fu discepolo di Meir Abulafia (1170?-1244), il più famoso rabbino spagnolo [...] , J. non ha dubbi nello schierarsi con Galeno, a differenza di Averroè, il quale ribadisce sempre come vera l'opinione di Aristotele, "come se questi fosse un angelo di Dio, che non si può criticare" (Sirat, 1978, pp. 50-61).
Nella seconda sezione ...
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BONAVENTURA, Federico
Luigi Firpo
Nacque ad Ancona il 24 ag. 1555 da Pietro, di nobile famiglia urbinate già distinta in più rami, e da Leonora Landriani del casato milanese ragguardevole per numerosi [...] urbinate, Torquato Tasso abitò in casa sua. Il suo primo lavoro databile è la versione della parafrasi di Temistio del De anima aristotelico, condotta per i libri II e III negli anni 1582-83 e ripresa nel 1588 per il libro I. Nell'offrirne al ...
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MISINTA, Bernardino
Paolo Tinti
MISINTA (Misintis), Bernardino. – Nacque a Pavia (o in qualche centro del territorio) intorno agli anni Settanta del Quattrocento; non si hanno notizie sulla famiglia [...] lavori impegnativi, condotti in proprio con la collaborazione di importanti umanisti, come la traduzione latina del commento all’aristotelico De anima di Alessandro d’Afrodisia, dovuta a Girolamo Donà, patrizio veneziano eletto nel 1495 podestà di ...
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BUSINELLO, Alvise
Sandra Olivieri Secchi
Nacque a Padova il 10 marzo del 1552 da Alessandro. Dopo alcune "ballottazioni" sfortunate, iniziò l'attività pubblica nel 1580 con l'elezione, per quell'anno, [...] frammento alla conoscenza della cultura della Padova del suo tempo: la Padova delle polemiche fra il tradizionale metodo aristotelico pur imperante, il platonismo e il neoplatonismo; la città ove operano eruditi come il Malfatti, lo Speroni, Giovan ...
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Pluto
Giorgio Padoan
Antico dio greco, che si riteneva essere nato a Creta, figlio di Iasio e della dea Demetra (più tardi fu simbolicamente considerato figlio della Pace). Inizialmente protettore dell'abbondanza [...] . II 6 e If XXXI 55-57; benché il Tommaseo e il Moore abbiano invece indicato per quel passo dantesco un riscontro aristotelico - e in Fab. IV 12 è appunto nominato P., " Fortunae filius ", odiato da Ercole " quia malis amicus est / simulque obiecto ...
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vita
La condizione di ciò che vive, cioè degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di conservare, ed eventualmente reintegrare, la propria forma e [...] . A tale prospettiva, teorizzata in partic. da Descartes e da Hobbes, ma avversata da Leibniz (che riprende il concetto aristotelico di entelechia, per definire la monade), si contrappone tuttavia, già a partire dal 18° sec., il vitalismo (➔), in cui ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il dibattito sulla trasmutazione porta a interrogarsi sulla liceità dell’alchimia [...] risultato dell’accoppiamento innaturale di due specie diverse. Per Egidio in definitiva continua a valere il concetto aristotelico di arte che vuole quest’ultima subordinata alla natura.
Le argomentazioni di carattere ontologico e giuridico conducono ...
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categoria
Dal gr. κατηγορία, nel senso generale di «enunciazione, predicazione», derivato da quello primitivo, e più specifico, di «accusa».
Aristotele
Nel suo significato originario, con cui essa si [...] sommi predicabili, cioè dei concetti più generali sotto cui è dato assumere ogni realtà: e questi, di cui Aristotele non aveva probabilmente voluto dare un elenco rigoroso, rimasero fissati dalla tradizione nei dieci da lui enumerati nelle Categorie ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] corrisponde alla differenza specifica. Nell’altro significato la q. è uno dei modi che può assumere una sostanza e Aristotele poneva la q. così intesa tra le categorie in una posizione subordinata rispetto alla sostanza, intendendo con essa la classe ...
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Utilizzo degli astri per determinarne i presunti influssi sul mondo terreno e in base a essi prevedere avvenimenti futuri o dare spiegazione di fatti passati rimasti sconosciuti.
Le origini
Le origini [...] e femminili, benefici o malefici, che dominano il destino degli uomini. L’influsso astrale era adattato al sistema fisico aristotelico delle 4 qualità (caldo, freddo, umido, secco) e dei 4 elementi che risultano dalle loro combinazioni (terra, aria ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...