Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] , che pone questa figura retorica (e la scoperta dell’analogia che esprime) al centro dell’esperienza creativa (Cannocchiale aristotelico, 1655): «la Metafora tutti [gli obietti] a stretta li rinzeppa in un vocabulo: e quasi in miraculoso modo ...
Leggi Tutto
Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] e ne esce una metafisica dell’uomo che concentra in sé il tutto e si dilata nel tutto. Il mondo aristotelico-tolemaico esplode; la centralità della Terra diventa un assurdo; alla dignità dell’uomo ritrovata nella centralità della mente corrisponde la ...
Leggi Tutto
. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] di realtà e d'idealità che nell'arte trovavano la loro sintesi. Ma, per ciò stesso, si può considerare la formulazione aristotelica come la più alta a cui sia giunta tutta l'estetica antica, appunto in quanto coglie nella forma più netta i termini ...
Leggi Tutto
PLUTARCO di Cheronea
Arnaldo Momigliano
Storico e filosofo greco. Nacque a Cheronea in Beozia intorno al 50 d. C., figlio di Antibulo, appartenente a famiglia assai distinta del luogo. La sua vita si [...] naturale, sia di psicologia, donde la sua simpatia per il più illustre indagatore di problemi singoli alla luce del pensiero aristotelico, Teofrasto. Infine P. combatte sì, per coerenza alla sua scuola, stoici ed epicurei, ma è pure noto che, se i ...
Leggi Tutto
SOFISTICA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Gino FUNAIOLI
. Il nome di σοϕιστής "sofista", ha nella grecità più antica un significato non molto divergente da quello di γοϕός "sapiente, esperto", [...] e largamente documentata dall'Eutidemo platonico e del De sophisticis elenchis aristotelico. Si intende allora come in Platone, e poi di riflesso nel giovane Aristotele, la polemica antisofistica diventi sempre più severa: sofista diventa sinonimo di ...
Leggi Tutto
Questa espressione, introdotta nella seconda metà del '700 nel linguaggio filosofico, può ricevere significati di estensione assai diversa. Presa nel senso più ristretto, designa le teorie che affermano [...] 'arbitrio divino. Nel mondo cristiano, quando si fa sentire l'influsso del pensiero aristotelico, la filosofia scolastica accoglie anche le tesi di Aristotele sulla natura e i limiti del determinismo causale (che inoltre può sempre essere modificato ...
Leggi Tutto
IDENTITÀ (dal lat. identitas, corrispondente al gr. ταὐτότης)
Guido Calogero
Termine filosofico indicante in generale l'eguaglianza di un oggetto rispetto a sé stesso. Ma, nel particolare, esso è stato [...] alle altre, senza che perciò si debba dire che ogni idea sia predicato di sé stessa; e la ταὐτότης è sì definita da Aristotele come "una certa unità di essere del molteplice, o di cosa considerata come molteplice, come quando si dice che una cosa è ...
Leggi Tutto
Filosofo e scrittore politico francese, nato il 2 ottobre 1754 a Milhau nel Rouergue, morto a Lione il 23 novembre 1840. Di famiglia aristocratica, appartenne sotto l'antico regime al corpo dei moschettieri. [...] in una specie di ieratica immobilità. Alla teoria del contratto sociale, egli non si contenta di opporre la teoria aristotelico-tomistica dell'uomo-animale politico, ma afferma, in nome di ciò ch'egli chiama volontà generale (cioè, non quello ...
Leggi Tutto
PIACERE
Guido Calogero
. La considerazione filosofica della natura del piacere ha origini assai remote, e si può dire nasca, nel pensiero occidentale, insieme con le prime forme di riflessione circa [...] ma su un piano meno elementare e unilaterale: se infatti lo stoicismo giunge ad ammettere, anche per influsso aristotelico, una certa giustificazione del piacere, l'epicureismo respinge l'attivismo edonistico dei cirenaici (che del resto, con Egesia ...
Leggi Tutto
GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] (Davis, Capitani, Minio Paluello): nella Firenze di Dante il G. era uno fra i più autorevoli esponenti della cultura aristotelica, ma la sua produzione è in parte posteriore all'esilio dell'Alighieri. Le consonanze tra i due, talora importanti (Inf ...
Leggi Tutto
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...