CALOPRESE (Caroprese, Caropreso, Calopreso), Gregorio
Amedeo Quondam
Nato a Scalea (Cosenza) nel 1654, mostrò ben presto eccezionali doti d'ingegno, che convinsero i suoi genitori ad inviarlo a Napoli [...] in modo organico delle scelte teoriche antidommatiche del C., che, respingendo la tradizione normativa delle discipline retoriche aristoteliche (ma è da osservare comeil meccanismo di scarto di questa tradizione passi dall'interno della verifica dell ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Continuita e trasformazioni: la Grecia nel IV secolo a.C.
Marco Bettalli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sparta, uscita vincitrice dalla [...] drammi, affronta, con la nascita delle grandi scuole filosofiche – l’Accademia platonica nel 387 a.C. e il Peripato aristotelico all’incirca cinquant’anni dopo –, una nuova riflessione sul mondo e sui destini dell’uomo.
Il concetto di crisi, anche ...
Leggi Tutto
STANCARI, Giovanni Antonio
Paolo Savoia
– Nacque a Bologna il 9 luglio 1668 da Domenico e da Dorotea Natali, entrambi membri del patriziato bolognese.
Suo fratello, nato nel 1678 dalle seconde nozze [...] la difficile ma sempre ricercata complementarietà tra queste due istituzioni, nonché tra le esigenze della filosofia aristotelico-galenica tradizionale e la sperimentazione di stampo galileiano-malpighiana.
Stancari ricevette la laurea dottorale in ...
Leggi Tutto
MATTIUSSI, Guido
Carlo M. Fiorentino
– Nacque a Vergnacco di Reana del Rojale, presso Udine, il 14 apr. 1852 da Bonaventura Bartolomeo e da Caterina Basi Cappellari, pronipote di papa Gregorio XVI.
Trasferitosi [...] qualità dei corpi, sul modello di quella tentata da G.W.Fr. Hegel. Egli trasferì il suo naturalismo aristotelico al piano della conoscenza umana, considerata come «la determinazione naturale che garantisce l’infallibilità dell’intelletto, ne assicura ...
Leggi Tutto
NARDINI, Vincenzo
Rita Fioravanti
– Nacque a Sant’Angelo in Campo, frazione di Lucca, il 16 luglio 1830 da Silvestro e da Anna Stefanini, e fu battezzato nella cattedrale di S. Martino di Lucca con [...] e astronomo, fondatore e direttore del nuovo osservatorio astronomico del Collegio romano. Secchi riteneva che i concetti aristotelico-tomistici di sostanza, materia e forma fossero del tutto inadeguati a spiegare i fenomeni naturali alla luce dei ...
Leggi Tutto
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una [...] scire per causas di cui si parla nella filosofia scolastica. Fra i sistemi filosofici dell’antichità, critiche alla dottrina aristotelica della c. vengono mosse dall’epicureismo e dall’atomismo, ove la c. viene intesa principalmente in senso fisico e ...
Leggi Tutto
giurisprudenza, scrittori di
Diego Quaglioni
Che M. abbia potuto frequentare i luoghi classici della giurisprudenza, a cominciare dal Corpus iuris con la sua Glossa, non sembra dubitabile, sempre che [...] solo per il gioco di parole; se Boezio non è autore di testi giuridici, la sua versione del De interpretatione aristotelico sta alla base dell’educazione giuridica medievale tanto quanto le Istituzioni o il Codice di Giustiniano.
Se pure M. non ...
Leggi Tutto
BERRÒ (Berro), Ercole Agostino
Valerio Castronovo
Ultimo discendente di una famiglia comitale felsinea, i Berrò da San Domenico, nacque a Bologna nel 1623. Il padre, Gianfrancesco, aveva esercitato [...] deteriori in campo letterario e, in quello del sapere, i luoghi comuni e le concezioni più rigide dell'ortodossia aristotelico-scolastica. Nel trattato sulle Cagioni fisiche degli effetti simpatici, ed antipatici, composto verso il 1670, il cosmo è ...
Leggi Tutto
ROCCO, Antonio
Luca Addante
– Nacque nel 1586 a Scurcola, nella Marsica, da Fabio, medico. Ignoto resta il nome della madre.
Trasferitosi a Roma, frequentò il Collegio romano, per passare poi allo Studio [...] solita indispositione di corpo che da alquanti anni in qua patisco». Fra le sue disposizioni, quella di ristampare i suoi commenti ad Aristotele, e non l’Animae rationalis.
Morì tra il 19 e il 20 marzo 1653 (Favaro, 1892, pp. 622, 631, 633 s., 636 ...
Leggi Tutto
BALDINI, Bernardino
Paola Zambelli
Nato nel 1515 sul lago Maggiore, a Intra o a Suna (sedi successive della sua famiglia), entro la giurisdizione dei Borromeo, studiò filosofia, medicina e "matematiche" [...] non compare nelle opere posteriori e di cui si ignorano i rapporti col B., e Ludovico Boccadiferro, il celebre aristotelico, ma propenso anche a indagare dottrine platonizzanti, che, dopo aver commentato a Bologna Fisica, Meteora, De anima e Parva ...
Leggi Tutto
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...