perfettamente
Alessandro Niccoli
. L'avverbio è quasi esclusivo del Convivio, dove compare 31 volte (3 nella Vita Nuova, una nel Paradiso); appare in ogni caso come vocabolo del linguaggio dottrinario [...] è compilata e terminata in quello ... testo che ne l'Arte vecchia e ne la Nuova si truova, è tutta esposta nelle opere aristoteliche note ai tempi di D. come Ars o Logica Vetus e Ars o Logica Nova. Era convinzione diffusa nel Medioevo che il corpus ...
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Starnuto
Bruno Callieri
Lo starnuto è un atto riflesso respiratorio, consistente in una profonda inspirazione seguita da un'espirazione violenta, con urto sonoro della colonna d'aria contro le fauci [...] ricondotta a un qualcosa situato all'interno della testa. Lo starnuto era ritenuto anche un segno sacrale (Problemata, corpus aristotelico, 962a) di grande valenza profetica: ne è testimonianza l'episodio dell'Odissea (17, 541-47), in cui Penelope ...
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Nicola d’Oresme Filosofo, matematico e teologo (n. 1320 ca
m. 1382). Insieme a Giovanni Buridano, Alberto di Sassonia e Marsilio di Inghen, è uno dei più importanti esponenti del pensiero scientifico [...] nominato vescovo di Lisieux. L’interesse di N. si rivolse in modo particolare verso la filosofia della natura di Aristotele, e a tre delle quattro discipline che compongono il quadrivio: aritmetica, geometria e astronomia. A tale riguardo scrisse dei ...
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Alpetragio
Massimo Miglio
Astronomo arabo-ispano della seconda metà del sec. XII, nato a Siviglia, discepolo di Abu Bakr ibn Tufail; il nome arabo era al-Bitrūdjī Nūr al- Dīn Abū Ishak.
La sua teoria [...] sua affermazione di principio che ciascuno effetto ritegna de la natura de la sua cagione, preposizione che era corollario dell'aristotelico " omne agens agit sibi simile " che egli mediava in questo caso attraverso l'anonimo Liber de causis, a sua ...
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Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] spirito.
Al significato e allo sviluppo del termine f. va strettamente connesso il valore dell’aggettivo formale. Nella distinzione aristotelica delle quattro cause, la causa formale è ciò per cui una cosa è quella che è ( principio formale) ossia ...
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RETORICA
Marc Fumaroli
(XXIX, p. 151)
Scomparsa nel corso del 20° secolo dall'insegnamento secondario europeo, la r. negli anni Settanta appariva destinata ad accontentarsi di una breve rubrica bibliografica [...] un perenne dibattito fra platonismo e sofistica, che dà luogo a una serie di sintesi fra Platone e Gorgia. L'opera di Aristotele, quale oggi è interpretata da P. Aubenque, può risultare sotto questo aspetto come il primo e più monumentale modello di ...
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La scuola di Platone, e poi d'Eudosso, dà un particolare significato logico e metodologico al procedimento "analitico" che si mette in opera nella risoluzione dei problemi geometrici.
In questa "analisi" [...] , che viene ricondotto al "sillogismo"; 2° i principî (definizioni, assiomi, postulati), a cui il regresso mette capo.
Per Aristotele i principî della scienza sono concepiti come cause delle proposizioni che ne dipendono. In questo senso si ravvicina ...
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Letterato, nato in Firenze nel 1539, ivi morto il 19 (?) settembre 1589: perché ascritto all'ordine di Santo Stefano, tenne il titolo di cavaliere, che spesso si accompagna al suo cognome. Fin da giovane [...] e l'Infarinato, che appunto per questi nomi accademici apparvero interpreti dell'opinione della Crusca. Nella parafrasi e commento della Poetica di Aristotele, opera che restò in tronco per morte, il S. non toccò del poema del Tasso né in bene né in ...
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TOPICA
Bruno Nardi
. Arte della disputa, ossia del metodo per trovare con facilità le ragioni o argomenti probabili intorno a qualunque tema posto in discussione, evitando le antilogie sofistiche.
A [...] de Port-Royal, p. III, capp. 16 e 17. Dal sec. XVII in poi, la Topica ha seguito le sorti del formalismo aristotelico.
Bibl.: C. Prantl, Gesch. d. Logik im Abendl., indici dei quattro volumi alla parola Topik; Meier, Die Syllogistik d. Aristot., II ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Psicologia e pneumatologia
Gary Hatfield
Psicologia e pneumatologia
La disciplina della psicologia ha assunto tale nome nel XVI sec.: il termine, [...] o nell'anima (o, nel caso di Hobbes, nel cervello o nel cuore). Anche in questo caso, rispetto alla nozione aristotelica secondo la quale le facoltà sensibili erano separate e distinte da quelle intellettuali, le opinioni si divisero. Per Descartes e ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...