FIANDINO, Ambrogio (Ambrosius Neapolitanus, Parthenopeus, de Flandinis)
Franco Bacchelli
Nacque probabilmente in Napoli verso il 1467 da famiglia francese. Presto entrò nell'Ordine agostiniano, dove [...] - scrisse subito al F. per protestare la propria ortodossia e per chiarire che egli intendeva rimanere nei limiti dell'esegesi aristotelica, ma non ricevette risposta; gli giunse invece una lettera di M. Equicola che cercava di scusare il vescovo. Il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella filosofia scolastica l’origine delle forme dei corpi composti è uno dei problemi [...] , in quanto ogni sostanza è unione (sinolo) di materia e forma. Oltre a essere definita in termini negativi, la materia prima aristotelica è definita anche come sostrato (substratum, ciò che giace sotto) comune a tutti i corpi; è ciò che permane ed è ...
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NORI, Francesco
Linda Bisello
NORI, Francesco. – Figlio di Vincenzo e nipote di Antonfrancesco, senatore e cavaliere di S. Pietro, nacque a Firenze nel 1565.
Era discendente dall’omonimo Francesco Nori, [...] Scanderbeide (Galilei, 1851, p. 181).
Nori fu arbitro e giudice della controversia scientifica fra Galileo e il letterato aristotelico Lodovico delle Colombe, come si legge nel Discorso apologetico... intorno al Discorso di Galileo circa le cose che ...
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speculazione (ispeculazione)
Termine del linguaggio scolastico, entrato nell'uso comune trecentesco fra Villani e Boccaccio, che designa l'attivatà propria dell'intelletto; in D. occorre a designare l'operazione [...] della facoltà più alta dell'uomo e, più generalmente, delle nature intellettuali, trova un preciso punto di partenza nella tradizione aristotelica: l' ‛ intelletto speculativo ' è il νοῦς θεωρητικός di Anima III 7, 431b 10-11; 9, 432b 27; 10, 433a 14 ...
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Bellarmino, Roberto
Gennaro Maria Barbuto
Gesuita, teologo, nato a Montepulciano nel 1542 e morto a Roma nel 1621, cardinale dal 1599, fu una delle figure più eminenti, dal punto di vista politico-culturale [...] qualsiasi autonomia al potere politico. B., invece, affermava la naturalità di tale potere, in quanto secondo il paradigma aristotelico-tomistico l’uomo era animale politico e sociale, e ne sosteneva l’indipendenza, tranne che per le decisioni di ...
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ARIAS, Gino
Luciano Cafagna
Nacque a Firenze il 1°ott.1879. Compì gli studi giuridici presso l'università di Bologna e nel 1903 conseguì la libera docenza in storia del diritto italiano. Nel quinquennio [...] -, non inquadrabile per lui negli schemi tradizionali della economia pura, ma piuttosto nell'ambito delle dottrine politiche aristotelico-scolastiche che gli apparivano "il più solido fondamento della scienza politica e di quella economica". Più che ...
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marea
Ideale Capasso
Ben noto fenomeno oscillatorio periodico del livello del mare dovuto principalmente all'attrazione che la luna esercita sulla massa delle acque.
Nel Mediterraneo le variazioni del [...] mare, e come tale accettata dalla cultura astronomico-astrologica medievale (Introductorium III 4-8; ma v. anche lo pseudo aristotelico Liber de proprietatibus elementorum).
D. accenna all'azione lunare sul flusso e riflusso in Pd XVI 82-84 E come ...
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Casentinesi
Eugenio Ragni
Pier Vincenzo Mengaldo
Nel primo trattato del De vulg. Eloq. (XI 6) la loquela municipale di questi abitanti della valle superiore dell'Arno è assunta da D., con quella dei [...] .
È stato tuttavia notato (cfr. Mattalia) che la successione degli animali-simbolo ripete in certo modo l'ordinamento aristotelico-tomistico dell'Inferno: incontinenza, violenza, frode. Se veramente D. intese rappresentare la valle dell'Arno, e più ...
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REALTÀ
Guido Calogero
. Due sensi ha, anzitutto, il concetto filosofico di realtà: il primo è quello per cui esso s'identifica senz'altro con "reale", nella designazione di tutto ciò che veramente [...] non c'è verità che non sia oggettiva) appunto come l'essere che permane dal divenire che si trasforma. Solo Aristotele, concretando l'universale nell'individuo, restituisce realtà al diveniente: ma ecco che perciò deve ben distinguere da un lato la ...
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SPIRITO
. Filosofia. - È fra i termini che hanno più ricca e complessa evoluzione storica. Etimologicamente, il latino spiritus (il cui significato originario è "soffio, respiro") rientra nel gruppo [...] , lo gnosticismo aveva contrapposto l'uomo "pneumatico" anche all'uomo "ilico", cioè "materiale" (ὑλικός, da ὕλη nel senso aristotelico di "materia": donde l'analoga antitesi dello "spirito" alla "materia", anch'essa ignota in tale forma al pensiero ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...