sollazzo
Francesco Vagni
La parola provenzale solatz esprime stati d'animo e comportamenti propri della concezione della vita cortese. S'intende con s. una letizia, una gioia, che va dalla pienezza [...] Appare ancor più evidente la graduale attrazione del concetto cavalleresco verso il polo della virtù morale nella coerente rielaborazione aristotelico-tomistica di Cv IV XVII 6 La decima [virtù morale] si è chiamata Eutrapelia, la quale modera noi ne ...
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Sostenitore, nei sec. 16°-18°, della libertà di pensiero filosofico e religioso, e in particolare, durante l’Illuminismo, anche dell’emancipazione dalla fede e dalla morale cristiana.
Il termine si diffonde [...] mondani, etici e politici, della riflessione filosofica; vi è infine, sullo sfondo, la crisi ormai aperta del mondo aristotelico-scolastico.
Il libertinismo del Seicento ha il suo centro in Francia e si manifesta in una varietà di atteggiamenti. Non ...
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NEGAZIONE (fr. négation; sp. negación; ted. Verneinung; ingl. negation)
Guido CALOGERO
Filosofia. - Il latino negatio corrisponde, già nella terminologia logica di Boezio, all'ἀπόϕασις della logica aristotelica, [...] il giudizio che connette il soggetto e il predicato con la sintesi negativa del "non essere". La "negazione" aristotelica rivaluta così quella predicazione del "non essere", di cui l'eleatismo scorgeva soltanto il carattere contraddittorio e che ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Corpi, materia e spazio
Roger Ariew
Eric P. Lewis
Corpi, materia e spazio
Autore di un trattato filosofico di grande successo, 'storico del re' [...] la gloria del filosofo peripatetico, che trascende ogni aspetto dei sensi e dell'immaginazione, e strisciano a terra come vermi: Aristotele è un'aquila in campo filosofico, mentre gli altri non sono che uccellini che tentano di spiccare il volo senza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Astronomia e cosmologia
Dario Tessicini
Tra la fine del Quattrocento e la fine del Seicento l’astronomia vive una fase di profonda trasformazione: mutano i fondamenti teorici, le forme della pratica [...] , il loro moto non può che essere perfettamente circolare, nonché di velocità uniforme, oppure composto di moti circolari uniformi.
Per Aristotele, l’Universo è dunque finito, ma il suo corpo primo, l’etere, è «eterno, non s’accresce e non diminuisce ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] i caratteri, i meccanismi dell'«argutezza», della letteratura ingegnosa moderna. Sfugge ai più che l'autore del Cannocchiale aristotelico appartiene alla generazione di Cartesio, di Mersenne, di Gassendi, di Velàzquez, di Callot, di Bernini, e che le ...
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CONTARINI, Giovanbattista
Gino Benzoni
Secondogenito di Domenico (1558-1613; fu giudice dei Proprio ed eletto, il 22 febbr. 1609, conte a Traù, rifiutò la carica) di Giovanbattista e di Lucia di Marco [...] de animi" nasce "simpathia di armi". Incapace di rigore e vigore espositivi ricorre ai più triti cascami del suo armamentario aristotelico.
Il C. muore a Venezia alla fine del 1671.
Sollecito il Senato, il 13 genn. 1672, chiama a succedergli Vincenzo ...
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intenzione
Tullio Gregory
Nella sua accezione più generale D. usa il termine i., sia nella forma volgare che latina (intentio), nel senso di " orientamento del pensiero o della volontà verso un fine [...] (esser verace) e nel verso successivo dovrebbe leggersi ugualmente ‛ inver di lui ' a meno che Dante, contro il parere di Aristotele e di s. Tommaso, non consideri la ‛ intenzione '‛ id quod ' piuttosto che ‛ id quo intelligitur ', che mi pare un po ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contesto religioso, politico e sociale della medicina ellenistica
Valentina Gazzaniga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La medicina [...] , cui pure attribuisce grande importanza; è sua la definizione dei farmaci come “mani degli dèi”.
Erasistrato, legato ad Aristotele anche perché ne avrebbe sposato una figlia, è autore di trattati sull’apparato digerente, sui rimedi e sui veleni ...
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De Generatione animalium
Enrico Berti
. Opera di Aristotele, in cinque libri, collocata dagli editori all'ultimo posto degli scritti zoologici, mentre per Aristotele seguiva immediatamente il De Partibus [...] si trova in vari passi del De G., per es. I 2, 716a 5-7, I 21, 730a 27, II 74, 738b 20-21. Manca invece in Aristotele il concetto di ‛ virtù formativa ', a meno che non lo si voglia trovare in Gen. anim. I 19, 726b 17-19 (" quale illorum [le membra ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...