TABULA RASA
Guido Calogero
. Locuzione latina, designante la tavoletta cerata (che si adoperava per scrivervi) nello stato di completa cancellatura, quando cioè, con la pressione radente dello stilo [...] nel Teeteto paragonato l'anima a un blocco di cera su cui si stampavano le impressioni del mondo esterno, e dall'altro Aristotele aveva nel De anima, sia pure senza alcun intento empiristico, parlato dell'intelletto come di un libro in cui tutto è ...
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SOFISMA
Guido Calogero
. Inizialmente, il termine greco σοϕισμα significa ogni manifestazione concreta della σοϕία dell'uomo, ogni ritrovato della sua sagacia e intelligenza. Più tardi, per l'evoluzione [...] o non dipendono direttamente da quello scambio del pensiero con la sua veste verbale, che è d'altronde, come lo stesso Aristotele intravvede, il fondamento precipuo di ogni fallacia. In età moderna, il nome di sofisma è anche usato, più generalmente ...
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KOYRÉ, Alexandre
Giovanni Crapulli
Filosofo e storico delle scienze, nato a Taganrog il 29 agosto 1892, morto a Parigi il 28 aprile 1964. Studiò matematica e filosofia all'università di Gottinga (dal [...] riguardo al periodo in cui viene delineandosi il pensiero scientifico moderno nella dissoluzione della concezione cosmica aristotelico-tolemaica ereditata dalla scolastica medievale. Tra le opere principali: Études galiléennes (Parigi 1939-40); From ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] , il cui testo in alcune parti si avvicina a quello di Abū Bishr Mattà. Il testo della traduzione gherardiana è in Aristotele, Analytica posteriora, a cura di L. Minio Paluello - B.G. Dod, Leiden 1968, pp. 187-282 (Aristoteles Latinus, IV, 3). Degli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1500-1750)
Cosimo Perrotta
La decadenza dell’economia italiana
Nel periodo che va dal 16° alla metà del 18° sec. in Italia si assiste a una forte decadenza dell’economia, e anche [...] invece mandano lo Stato in rovina con i loro sprechi. Campanella così fa giustizia di tutte le inutili discussioni degli aristotelici e degli umanisti sul problema se la nobiltà sia frutto della ricchezza o della virtù. Per lui ciò che è veramente ...
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superbia e superbi
Fiorenzo Forti
La s., nella dichiarazione dell'ordinamento del Purgatorio, è presentata da Virgilio, insieme con l'invidia e con l'ira, come uno dei tre modi per cui l'amore di elezione [...] , riflette lo sforzo del poeta per congiungere la dottrina dei sette peccati capitali, di tradizione patristica, con la teoria aristotelico-tomistica dell'amore come fonte di ogni azione umana, buona o malvagia. " D. aveva bisogno di far rientrare la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È solo nel corso del XIII secolo che – anche grazie alla riscoperta dell’Aristotele [...] d’Aquino, il primo grande docente universitario (insieme al suo maestro Alberto Magno) a fare lezione sugli scritti politici di Aristotele, dai quali trasse gli elementi portanti del suo pensiero politico.
Ciò è vero sia per quanto concerne la tesi ...
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DE BENEDICTIS, Giovanni Battista
Augusto De Ferrari
Nacque ad Ostuni (Lecce) il 20 genn. 1622, da una famiglia di oscura origine. Priva d'avvenimenti di rilievo la sua vita, tutta dedicata con intensa [...] . La terza, rivolta al Di Capua, ha come bersaglio esplicito la filosofia cartesiana, anzi "il Cartesio creduto da più di Aristotele": e proprio dal cogito muove il D. per demolire Cartesio, che se non è eretico è affine agli eretici, affermando che ...
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CAVALLI, Francesco
Marco Palma
Nacque a Brescia, probabilmente dopo la metà del sec. XV. Tutto quello che sappiamo di preciso sul suo conto si riferisce a un periodo di tempo abbastanza breve, tra gli [...] per i tipi di Matteo Capcasa (cfr. Copinger, II, n. 1398; Gesamtkatalog, VI, n. 5832). Sul terzo tomo dell'aldina di Aristotele (contenente anche opere di Teofrasto) cfr. Hain, I, 1, n. *1657; A.-A. Renouard, Annales de l'imprimerie des Alde, Paris ...
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felice
Domenico Consoli
In accordo con la duplice concezione dantesca della felicità (v.) come stato di beatitudine naturale o sovrannaturale, l'aggettivo qualifica appunto in primo luogo la condizione [...] s'acquista e[ssere] felice - [che] è essere contento - secondo la sentenza del Filosofo (Cv III XV 5: il testo aristotelico di Eth. nic. X 7, 1178a 5-8 suona: " unicuique proprium natura optimum et delectabilissimum est unicuique homini utique, quae ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...