VETTORI, Piero
Giorgio Piras
Nacque a Firenze il 3 luglio 1499 da Iacopo di Luigi, di illustre famiglia appartenente al patriziato, e Elisabetta Giacomini Tebalducci (m. 1528). Talvolta è definito “il [...] alle Tusculane di Cicerone e all’Edipo a Colono di Sofocle; seguirono corsi sulle Georgiche di Virgilio e la Retorica di Aristotele, i Carmi di Orazio e il De elocutione attribuito a Demetrio Falereo, ma non abbiamo un elenco completo degli argomenti ...
Leggi Tutto
significato
Dal lat. significatus -us «senso, indizio». Il contenuto espressivo di parole, frasi, gesti e in genere di qualsiasi mezzo di comunicazione e di espressione. Il problema del s. attraversa [...] di convenzioni, dalla loro relazione con le «affezioni dell’anima» che altro non sono che copie mentali delle cose reali. In Aristotele troviamo anche la distinzione tra vari tipi di s.; per un verso egli distingue il s. del nome che è senza tempo ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La crisi della teoria aristotelica della materia è determinata dall’emergere all’interno [...] spiritus che plasma la materia più grossa ed è responsabile di tutte le generazioni che si determinano in natura. L’opposizione aristotelica di materia e forma scompare quindi in Telesio, per far posto a una materia che si differenzia in base ai vari ...
Leggi Tutto
Teofrasto di Ereso
Filosofo (m. 287 ca. a.C.). Fu allievo di Aristotele, che dovette conoscere durante il soggiorno di questi ad Asso, e che seguì in Macedonia e poi ad Atene, e a cui successe (dal 322-21 [...] e i rituali. Sotto molti aspetti il pensiero di T. si caratterizza come fortemente innovativo rispetto a quello aristotelico e in parte anticipatore di alcune posizioni tipiche di indirizzi filosofici successivi; in partic., negli scritti logici la ...
Leggi Tutto
Il tempo che verrà o gli avvenimenti che in esso si succederanno.
filosofia
Come concetto filosofico, il f. è stato originariamente oggetto di discussione soprattutto sul piano logico. Si trova nel De [...] a essi relativi non è decisa ‘sin dal principio’, potendosi realizzare indifferentemente due opposte possibilità. Il problema aristotelico fu ampiamente discusso per tutto il Medioevo e si ampliò nella questione, metafisica e teologica, della libera ...
Leggi Tutto
Scrittore e uomo di teatro tedesco, nato ad Augusta il 10 febbraio 1898, morto a Berlino il 14 agosto 1956. Figlio di un dirigente industriale, si iscrisse, a Monaco, alla facoltà di medicina, ma frequentò, [...] intanto elaborando, a partire dal 1926, i principî della sua "rivoluzione copernicana" del teatro antidrammatico, anti-aristotelico, epico (cfr. gli scritti: Osservazioni a Mahagonny, 1929; Neue Technik der Schauspielkunst, 1940; Kleines Organon für ...
Leggi Tutto
UNITÀ
Rodolfo MONDOLFO
. Filosofia. - Nella storia della filosofia il concetto d'unità interessa tanto il problema metafisico quanto il gnoseologico.
Già nella speculazione religiosa, che precede e [...] e il Bene, suprema fra le idee. E di qui il neoplatonismo - mentre sviluppa le esigenze implicite al concetto aristotelico dell'individuo come sostanza, nell'affermazione che senza l'appoggio dell'Unità le cose non potrebbero esistere - arriva all ...
Leggi Tutto
GOFFREDO di Fontaines
Guido Calogero
Scolaro di Enrico di Gand e principale rappresentante, dopo di lui, del clero secolare all'università di Parigi. Nato a Fontaines-les-Hozémont (Liegi) nella prima [...] della gnoseologia gli fa respingere l'agostiniana teoria dell'illuminazione, sostenuta dal maestro, per la dottrina aristotelico-tomistica onde gli universali sono conosciuti per astrazione delle specie intelligibili dal contenuto della conoscenza ...
Leggi Tutto
Sull'anima
Sull’anima
(Περὶ ψυχῆς) Trattato di Aristotele. Dedicato allo studio dei corpi che hanno capacità di movimento (I, 1, 403 b 10-12), il trattato si inserisce in una specifica sezione della [...] organo corporeo, la pura potenzialità rispetto agli intelligibili (III, 5, 430 a 10 e segg.). Da questa caratteristica Aristotele deduce la necessità dell’esistenza di un intelletto produttivo, che è atto per sua stessa essenza, immortale ed eterno ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La meccanica
Michele Camerota
La meccanica come scienza
Alessandro Piccolomini (1508-1579), letterato, filosofo naturale e grande divulgatore scientifico, alla metà del Cinquecento determinava l’oggetto [...] , come fanno alcuni (che non hanno letto le sue opere o, se le hanno lette, non le hanno comprese), che ogni parola di Aristotele ha il valore di una sentenza, e che egli fu un dio della filosofia e non ha mai sbagliato in nulla. Se i poveracci che ...
Leggi Tutto
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...