La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Ibn al-Haytam e la nuova fisica
Hossein Masoumi Hamedani
Ibn al-Hayṯam e la nuova fisica
Apartire dalla fine del XIX [...] certo limite che coincide con quello del corpo del cielo. Così, Ibn al-Hayṯam giunge a stabilire un compromesso tra la tesi aristotelica secondo cui il corpo del cielo è l'oggetto più trasparente che possa esistere e la tesi sostenuta da Ibn Sahl, il ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] Principia fossero adottati nei collegi dei gesuiti come libro di testo per lo studio della fisica, in sostituzione dei testi aristotelici ancora in uso. Le sue speranze, tuttavia, erano destinate a infrangersi: dopo la sua morte, nel 1662 i Principia ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] attraverso due percorsi principali: il primo aveva origine dal Libro III della Fisica e dal Libro I del De caelo di Aristotele, nei quali si analizzano i concetti di infinito e di continuità; il secondo dalle discussioni sull'eternità del mondo. Dato ...
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CALEPIO, Pietro
Sergio Romagnoli
Nacque il 13 genn. 1693 nell'antico feudo di Calepio che dette il nome alla sua famiglia comitale.
Bergamasco di nascita, dunque, poiché la valle di Calepio si stende [...] , è possibile scorgere il fine del C., che era quello di proporre una più libera interpretazione dei dettami di Aristotele, una più duttile comprensione della natura umana, per un desiderio di commozione che inducesse a ridurre gli schemi solenni ...
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figura
Fernando Salsano
Significa in astratto la " forma che definisce un corpo ", come in Cv III IX 6 Ben è altra cosa visibile, ma non propriamente.., sì come è la figura, la grandezza, lo numero, [...] che l'artista nell'attimo in cui concepisce con la fantasia quella f. che intende realizzare, s'identifica con essa, secondo il principio aristotelico (cfr. Metaph. VII 7, 1032 a 12 ss.) che " Quando una cosa si genera da un'altra, generasi di quella ...
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VIERI, Francesco de', detto Verino secondo
Laura Carotti
VIERI, Francesco de’, detto Verino secondo. – Nacque a Firenze nel 1524 da Giambattista, figlio di Francesco, Verino primo (v. la voce in questo [...] di Platone tendono a rimanere sullo sfondo, mentre a essere valorizzati sono i tratti in comune con il pensiero aristotelico; un cambiamento netto, registrato in un lasso di tempo brevissimo, che, con ogni probabilità, fu dovuto alla notizia dell ...
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Simonide
Clara Kraus
Poeta lirico greco, nato da nobile famiglia a Iuli nell'isola di Ceo (557-556 a.C.); morì quasi novantenne ad Agrigento (468-466 a.C.).
Trascorse la vita passando dall'una all'altra [...] p. 253), mentre compare nella lect. XI, n. 2107 e 2109 del commento di s. Tommaso, dal quale risulta che nel passo in questione Aristotele non fa il nome di S., e che l'allusione al poeta greco si ricava dal confronto con un passo analogo, in cui il ...
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Castravilla, Ridolfo
Nicola Carducci
, Forse è lo pseudonimo di Leonardo Salviati; ma sussistono ancora dubbi (cfr. Vallone, p. 61). È autore di un Discorso nel quale si mostra l'imperfettione della [...] , conosciuto in diverse copie manoscritte sin dal 1572, poco dopo la pubblicazione del lavoro del Varchi e della Poetica di Aristotele del Castelvetro. Nel 1608 se ne ebbe la prima edizione a Siena, per cura di B. Bulgarini, edizione poi ristampata ...
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Disciplina originatasi dalla psicologia e insieme dalla neuroanatomia e neurofisiologia con lo scopo di individuare e descrivere i meccanismi che sono alla base del comportamento degli esseri viventi considerati [...] come mens (res cogitans) ed eliminate conseguentemente l’anima vegetativa e l’anima sensitiva della tradizione aristotelico-scolastica, Descartes forniva, in chiave meccanicistica, una spiegazione delle funzioni vitali e sensomotorie dell’animale. La ...
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GELLI, Giambattista
Bindo Chiurlo
Scrittore e moralista fiorentino nato il 12 agosto 1498, morto il 24 luglio 1563. Figlio d'un vinaio, umile calzaiolo egli stesso, senza abbandonare il mestiere che [...] , 1551), le lezioni su Dante e sul Petrarca attestano la sua fede nella volgarizzazione del sapere, nell'intellettualismo aristotelico e nelle virtù della lingua fiorentina. Di scarso valore due commedie, qualche rima e uno strano trattatello sulle ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...