GIUSTIZIA (lat. iustitia; fr. ing., justice; sp. justicia; ted. Gerechtigkeit)
Gioele SOLARI
Giovanni CORSO
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Nella speculazione greco-romana il concetto di giustizia è ancora essenzialmente naturalistico, [...] un difetto e un eccesso. Sennonché nel libro V dell'Etica Nicomachea ove si tratta della giustizia generale in largo senso, Aristotele non parla né di medietà, né di vizî estremi, ma contrappone alla giustizia l'ingiustizia. Ciò si spiega se si pone ...
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Filologo tedesco, profondo e acuto investigatore di problemi letterarî e di storia della filosofia antica. Nato ad Amburgo il 18 settembre 1824, studiò a Bonn dal 1844 al '48 sotto Ritschl e Brandis e [...] ], pp. 135-202); nel 1861 il suo lavoro sulla Cronaca di Sulpicio Severo; nel 1863 la memoria sui dialoghi di Aristotele in relazione con le restanti sue opere; nel 1866 lo scritto sul trattato teofrasteo περὶ εὐσεβείας (Th. Schrift über Frömmigkeit ...
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OTTIMISMO
Guido Calogero
. Nel senso più comune della parola, l'ottimismo consiste nell'attitudine psicologica a prevedere e giudicare favorevolmente il corso delle cose; in senso filosofico, risulta [...] affatto l'esistenza del male. L'esigenza ottimistica era del resto già implicita in tutto il finalismo platonico e aristotelico. Nella filosofia cristiana e medievale l'ottimismo prevale nel senso che si riconosce la perfezione del mondo senza negare ...
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virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] opposti della viltà e della temerarietà, ed eguale discorso si può fare per tutte le altre virtù.
Virtù etiche e dianoetiche
Aristotele distingue tra due tipi diversi di virtù che rimandano alle due parti dell’anima: quella priva di ragione e quella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] e non fuga da questa. È, infatti, durante l’Umanesimo civile che si ri-traducono l’Etica Nicomachea e la Politica di Aristotele, e con esse si fa strada l’idea di una vita politica come la condizione naturale per il raggiungimento della felicità. De ...
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ANDRONICO Callisto ('Andránikoq KÁllistoq)
Emilio Bigi
Mancano precise notizie ,sulla data della sua nascita, che si può tuttavia porre intorno ai primissimi anni del secolo XV. È certo invece che egli [...] 'art. di A. Perosa cit. più avanti, p. 10. Ancora inedita è la traduzione latina del Perè cenÉsewq kaè zVorËq di Aristotele, (cod. Laur. gr.,pl.58, 33); e inediti sono alcuni brevi opuscoli elencati da É. Legrand, Bibliographie hellénique,cit. oltre ...
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tremoto (tremuoto)
Alessandro Niccoli
Solo nella Vita Nuova e nelle prime due cantiche della Commedia; in prosa ricorre sempre nella forma dittongata.
Indica il fenomeno sismico nella descrizione del [...] / spiriti per lo monte render lode a Dio (Pg XXI 70).
Altri esempi in If XII 6, XXXI 106.
In armonia all'insegnamento aristotelico (cfr. Meteor. II 8, 366b 14-22), l'origine dei terremoti è attribuita da D. al vapore secco e denso che, imprigionato ...
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Minio-Paluello, Lorenzo
Filologo italiano (Belluno 1907 - Oxford 1986). Fu reader di filosofia medievale all’univ. di Oxford (dal 1956) e direttore dell’Aristoteles latinus (dal 1959). Ha indagato soprattutto [...] , 1950) e per l’Aristoteles latinus (Categoriae, De interpretatione, Priora e Posteriora analytica, Topica, 1953-69; pseudo-aristotelico De mundo, 1965). Pregevole anche la sua edizione del testo greco delle Categoriae e del De interpretatione per i ...
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inreverenza
La parola è data tre volte (Cv IV VIII 2, 11 e 15), con riferimento all'autorità di Aristotele e a quella dell'imperatore. Poiché la reverenza che concerne il rapporto da minore a maggiore [...] l'aggettivo (v. INREVERENTE), anche per il sostantivo D. distingue tra i. e non reverenza (§ 11), dando all'una il senso aristotelico di " privazione " (v.) che include mancanza di riverenza in un soggetto che ne ha l'attitudine e il debito ma non l ...
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LOGICA POLIVALENTE
Claudio Pizzi
Viene chiamata polivalente qualunque logica che risulti completa rispetto a semantiche che ammettono più valori dei due valori di verità standard (di solito identificati [...] proposizione è o vera o falsa, è stata messa in discussione fin dagli albori della logica: ne è prova la critica che Aristotele ne fa nel cap. 9 del De interpretatione, quando osserva che la proposizione che domani ci sarà una battaglia navale è nel ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...