DELLA BARBA, Pompeo
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Pescia (attualm. in prov. di Pistoia) il 16 settembre 1521, da Bartolomeo di Simone, medico, proveniente dalla Lunigiana, e da Lucrezia di Simone [...] ove si addottorò in medicina, presumibilmente tra il 1543 e il 1548. Del periodo pisano sappiamo solo che fu alunno del filosofo aristotelico Simone Porzio. Il suo esordio letterario, a quanto ci è dato sapere, risale al 1548:in quell'anno, il 15e 22 ...
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MANZOLI, (Manzuoli) Benedetto
Marco Cavarzese
Nacque a Modena intorno al 1530, figlio di Melchiorre, discendente da una famiglia dell'aristocrazia cittadina che aveva ricevuto diploma di nobiltà dall'imperatore [...] M. tenne una corrispondenza con Pietro Vettori, che gli spedì varie sue opere, tra cui i commentari all'Etica Nicomachea di Aristotele (Firenze 1584) e i Variarum lectionum libri (ibid. 1582). Dalle lettere tra i due, che risalgono tutte al triennio ...
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riflessione
Dal lat. tardo reflexio, propr. «ripiegamento». Operazione con cui l’intelletto, in possesso di un contenuto qualsiasi, ottiene conoscenza di sé e delle proprie funzioni. Il termine acquista [...] la specie attraverso la quale intende. Già in questa definizione si avverte peraltro l’eco dell’antico motivo platonico-aristotelico del «sapere di sapere», del «pensiero che pensa sé stesso»; motivo che risuona peraltro nel termine reditio, usato da ...
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intellettivo
Alfonso Maierù
Occorre tre volte nel Convivio e vale " intellettuale " (v.), " dotato d'intelletto " e insieme " capace d'intendere "; l'espressione ‛ potenza i. ' sta per " intelletto [...] secondo cui nell'anima le facoltà superiori non possono stare senza quelle inferiori, e non viceversa (i. qui rende l'aristotelico διανοητικόν di 414a 32 ed è sinonimo di ragionativa; cfr. Schütz, Thomas-Lexicon, sub v. intellectivus, che dà i ...
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PETRONE, Igino
Felice Battaglia
Filosofo e giurista, nato a Limosano (Molise) il 21 settembre 1870, morto in S. Giorgio a Cremano il 26 luglio 1913. Professore di filosofia del diritto nel 1897 a Modena [...] gl'influssi più varî, dal Rosmini agl'indeterministi francesi, in uno sforzo finale di conciliare l'oggettivismo aristotelico con il soggettivismo formalistico del Kant. Anche in questo campo ha lasciato notevoli scritti: I limiti del determinismo ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] Uffizio di Roma e Cremonini fu costretto ad abbandonare l'idea di pubblicare il suo ultimo e più rilevante scritto su Aristotele, il De caeli efficentia. Cremonini continuò ad avere problemi con il Sant'Uffizio fino al 1626, quando fu accusato di non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il romanzo spagnolo vive nel Seicento il momento di massimo fulgore. Nel quadro [...] del romanzo picaresco
Nel “secolo d’oro”, la prosa narrativa deve sottomettersi a una rigida precettistica di stampo aristotelico che, se in certe espressioni estreme giunge al punto di metterne in discussione il diritto di esistenza, in generale ...
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BALDOVINI, Francesco
Raffaele Amaturo
Nacque a Firenze il 27 febbr. 1634, da Cosimo e da Iacopa Campanari. La sua famiglia discende indirettamente da quella dei Baldovini-Riccomanni. Soltanto nel 1626 [...] momento a Pisa, nella famosa università in cui aveva insegnato il Galilei e in cui perdurava, pur nel prevalente indirizzo aristotelico, l'interesse per le nuove scienze. Interrotti tuttavia gli studi filosofici a causa di una grave malattia, il B ...
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sintesi
In generale, ogni forma conoscitiva che, partendo da elementi singoli, giunga a una conclusione unitaria, in contrapposizione all’analisi, la quale studia un complesso unico di realtà scindendolo [...] predicativo che unisce i due termini del giudizio, congiungendo un soggetto a un predicato mediante la copula. E all’uso aristotelico si riallacciò Kant quando si pose il problema di giustificare, a fronte della critica scettica di Hume, la validità ...
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Cresci, Migliore
Lucio Biasiori
Nato a Firenze nel 1494 in una famiglia di tintori, fu fautore dell’ultima Repubblica fiorentina (1527-30); nel 1534 divenne priore e poi si mise al servizio dei Medici. [...] un abile collage di due fonti: da un lato il Secretum secretorum, diffusissimo testo pseudo-aristotelico composto da una serie di consigli politico-medici impartiti da Aristotele ad Alessandro Magno, dall’altro il Principe di M. (alternato a echi del ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...