ubi
Avverbio di luogo usato, nella forma latina e in accezione tecnica, a indicare la categoria locale; più propriamente, u. denota la determinazione di un corpo conseguente al fatto che esso è circoscritto [...] 7, 1017a 26; VI 2, 1026a 37; VII 1, 1028b 1) designa la categoria del luogo; in Metaph. XI 12, 1068a 8 ss. il testo aristotelico ha τόπος (locus), e poi ancora da 1068b 26 in poi, dove si precisa cosa sia ‛ essere in un luogo ' ed ‛ essere contrario ...
Leggi Tutto
ragione
Marta Cristiani
Termine usato correntemente da D. con una serie di significati diversi, conformi ora al linguaggio comune, ora al linguaggio filosofico. Cfr. un'enumerazione dei significati [...] sé offenda / in tanto quanto assegna / che tempo a gentilezza si convegna; III V 7, ove le r. sono quelle fornite da Aristotele per sostenere la teoria dell'immobilità della terra. La r. avversaria è confutata in IV XIV 2 E in prima si ripruova ciò ...
Leggi Tutto
comento (commento)
Fernando Salsano
Significa il complesso delle spiegazioni e delle considerazioni intese a interpretare un testo, come in If IV 144 Averoìs che 'l gran comento feo (l'esegesi averroistica [...] dantesco [v. AVERROÈ]; ma pare eccessiva l'interpretazione secondo la quale D. " evoca qui per ultimo l'esegeta ispirato di Aristotele, quasi a significare che la sua opera contiene l'interpretazione moderna, autentica, universale dell'insegnamento ...
Leggi Tutto
scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] e che suscitano il suo entusiasmo: la medicina greca e araba, l’astronomia di Tolomeo, l’astrologia degli arabi e il ‘nuovo’ Aristotele. La vecchia logica tradotta da Boezio sin dalla metà del secolo si completa e si integra con gli altri testi dell ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Le critiche a Tolomeo
George A. Saliba
Le critiche a Tolomeo
La tradizione astronomica greca che fu assorbita in quella araba provocò, [...] il regno celeste potesse realmente ammettere tali configurazioni. L'origine del problema è da ricercare in numerose opere di Aristotele, e soprattutto nel De caelo, in cui egli prova con impeccabile rigore filosofico non solo che l'intero Universo ...
Leggi Tutto
generazione
Alfonso Maierù
Il termine occorre nel Convivio e una sola volta nella Vita Nuova e denota, sia in senso proprio che traslato, il processo con il quale una qualche realtà giunge al suo essere; [...] La dottrina dell'Empireo, pp. 167 ss.); l'amore al tempo è giustificato dal fatto che per D. il tempo è, aristotelicamente, mensura motus e che ogni moto prende il suo avvio dal Primo Mobile: perciò, la successione temporale rappresenta i modi della ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (380-300 a. C. circa), scolaro di Euclide di Megara o di scolari di lui, oltre che di Diogene il Cinico. Dopo Ichthyas fu capo della scuola megarica, dove ebbe come discepoli, tra gli altri, [...] , sono da attribuire a S. in particolare le negazioni megariche dell'esistenza di idee universali, nel senso platonico-aristotelico, e la tesi dell'impossibilità della predicazione salvo che nel caso del giudizio identico (quello cioè in cui il ...
Leggi Tutto
Sotto questo nome un falsificatore neopitagorico mise in circolazione un trattato Περὶ ϕρονήσεως καὶ εὐτυχίας (Saggezza e buona fortuna), in dialetto dorico, tre larghi frammenti del quale ci sono stati [...] in rapporto con la natura umana, che ha nel νους il suo supremo e immortale elemento (teoria in cui l'influsso aristotelico tradisce il falsario), sia della necessità dell'accordo fra saggezza e buona fortuna, in sé intrinsecamente contrarie, per la ...
Leggi Tutto
GLORIOSI (Glorioso), Giovanni Camillo
Ugo Baldini
Nacque nel 1572, forse a Gauro, allora territorio di Giffoni (e di Giffoni si disse il G.), oggi di Montecorvino Rovella, presso Salerno. I nomi dei [...] (Venezia 1622) di F. Liceti, lettore di filosofia a Padova ed ex collega, che spiegava i nuovi dati nel quadro aristotelico. Ne nacque una polemica che amici comuni non seppero sedare: nelle Controversiae de cometarum quiete, loco boreali sine occasu ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero tolemaico e il modello astronomico proposto nell’Almagesto suscitano [...] e dei matematici greci. In alcuni casi tali critiche giungono fino a asserire l’inesistenza sia delle sfere cristalline di Aristotele sia degli epicicli di Tolomeo e, almeno così sembra, ad azzardare l’ipotesi che la Terra potesse non essere immobile ...
Leggi Tutto
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...