Sansovino, Francesco
Francesco Ronco
Nacque a Roma nel 1521, dallo scultore Iacopo Tatti detto il Sansovino, mentre l’identità della madre resta ignota (Bonora 1994, p. 16). Dopo il sacco di Roma (1527), [...] , 5, pp. 823-44; G. Procacci, Studi sulla fortuna di Machiavelli, Roma 1965; E. Scarpa, Un accenno al Machiavelli ‘aristotelico’ in un dialogo giuridico inedito di Francesco Sansovino, «Quaderni di lingua e letterature», 1980, 5, pp. 163-70; C. Di ...
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Francescano (1200 circa - 1245). Successe al suo maestro, Alessandro di Hales, nella cattedra dell'università di Parigi, e ne continuò l'opera, partecipando alla lotta dottrinale che specialmente i francescani [...] sostenevano in difesa della tradizione platonico-agostiniana contro quella aristotelica. Opera principale la Summa de anima, ove si svolge una psicologia di stampo agostiniano sulla quale agisce già nettamente la psicologia aristotelico-avicennista. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Quattrocento si assiste a una vera e propria “rinascita” dell’aristotelismo. Infatti [...] con i nuovi metodi di analisi testuale.
È in questo contesto che vede la luce l’ editio princeps dell’intera opera di Aristotele in greco, stampata a Venezia fra il 1495 e il 1498, grazie all’iniziativa di Aldo Manuzio, il più celebre editore del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giacinto Dragonetti
Luigino Bruni
L’importanza dei premi per sostenere e alimentare le virtù civili (insieme, e prima delle pene) nasce da un’antropologia sociale e ottimistica che nel Settecento prende [...] essenziale al «premio» delle virtù, a un’etica delle virtù, che quindi è antihobbesiana e in linea con una visione aristotelico-tomista, e da questo punto di vista con la tradizione romana del repubblicanesimo, di Cicerone e Plutarco, e in parte ...
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disporre [dispuose, III singol. pass. rem.]
Mario Pazzaglia
È voce frequentemente usata, soprattutto nella forma del participio passato (anche con valore attributivo: Cv II XIII 5 inducere perfezione [...] collocare o atteggiare secondo un certo ordine in vista di una finalità "; o meglio, con preciso riferimento al pensiero aristotelico-scolastico, " preparare una materia a ricevere il suggello di una forma, a passare dalla potenza all'atto ", come in ...
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PRATICA, FILOSOFIA
Guido Calogero
. La distinzione di una "filosofia pratica" dalla "filosofia teoretica" risale, quanto alla sostanza, a Socrate e alla sofistica, opponenti la conoscenza del mondo [...] fisica"), fa passare in ombra il termine "pratica"; ma esso ritorna in uso, anche per l'influsso aristotelico, nella terminologia medievale della scolastica, che determina la classica antitesi della philosophia theoretica alla philosophia practica. E ...
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PICCOLOMINI, Francesco di Niccolò
Guido Calogero
Pensatore, nato a Siena nel 1520, ivi morto nel 1604. Dopo avere studiato a Padova, dove ebbe compagno di studî Felice Peretti, poi papa Sisto V, fu [...] Perugia, finché, chiamato nel 1560 a Padova, v'insegnò per oltre quarant'anni, ritirandosi a Siena solo nel 1601.
Aristotelico, il P. dedicò la massima parte delle sue fatiche a illustrare opere dello Stagirita, alle quali dedicò molti commentarî. Ma ...
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PATRIZI (o Patrizzi), Francesco (latinizzato in Franciscus Patricius, donde anche Francesco Patrizio)
Guido Calogero
Filosofo e letterato italiano del Rinascimento, nato a Cherso nel 1529, morto a Roma [...] voll., Basilea 1581). Ma i suoi argomenti sono assai poveri, e se egli ha il merito di combattere la concezione aristotelica dell'arte come mimesi osservando come anche l'arte possegga una sua capacità creativa, non sa poi determinare quest'ultima se ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Scuole socratiche minori
Roberto Brigati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sono così denominate le scuole fondate, vivente Socrate o dopo [...] l’ala “metafisica” nella discendenza socratica; più precisamente sosterrebbero una metafisica attualista che, secondo la lettura di Aristotele, nega la potenza e pertanto il movimento e il divenire. È certa comunque la persistente influenza socratica ...
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Nobile fiorentino (Firenze 1503 - Padova 1562); avversario dei Medici, prese parte alla difesa di Firenze durante l'assedio del 1530. Esule volontario dopo l'uccisione del duca Alessandro, combatté contro [...] il successore Cosimo sotto le mura di Siena. Fu quindi a Ferrara al servizio di Ercole II (1537), a Roma al servizio di Paolo III (1548) e poi di Ottavio Farnese. È autore di una Retorica (1559), d'indirizzo aristotelico. ...
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aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...