La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] tutta la natura delle cose materiali, in modo da non usare assolutamente a tal fine alcun principio che non sia stato ammesso da Aristotele e da tutti gli altri Filosofi vissuti in tutti i tempi, cosicché tale Filosofia non è affatto nuova, ma la più ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] naschino et già mai, se noi con diritto occhio vogliamo mirare et quello che la natura tutto il giorno fa et quello che Aristotele ne ha scritto (Del flusso et reflusso del mare, et dell’inondatione del Nilo, 1577, p. 42).
E, ancora, a proposito dei ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Professioni liberali e professioni tecniche
Laurence W.B. Brockliss
Professioni liberali e professioni tecniche
Nel periodo della Rivoluzione [...] sul mondo naturale, ma nessuno dei due credeva che in ciò si esaurisse la filosofia naturale. Come i loro avversari aristotelici, erano convinti che la fisica fosse la scienza delle cause. Anche se le loro idee su come questa scienza potesse ...
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PARUTA, Paolo
Gino Benzoni
PARUTA, Paolo. – Primogenito di Giovanni di Paolo e di Chiara di Giovanni Contarini, nacque a Venezia il 14 maggio 1540.
La famiglia era d’ascendenza lucchese, aggregata nel [...] alle riunioni un carattere di circolo ristretto, d’accademia non formalizzata, cui sono presenti in prima battuta gli aristotelici Giambattista Bernardo (1537-1602) e Paolo Loredan (1539-1599), il futuro vescovo di Ceneda Marcantonio Mocenigo (1538 ...
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PETO, Francesco
Lorenzo Miletti
PETO (Poetus, Paetus), Francesco (Franciscus). – Nacque a Fondi probabilmente tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta del Quattrocento, dal momento [...] 29 dicembre 1503), ma restò inedito fino al 1531, quando Nifo lo inserì in apertura dei suoi commentari ai Meteorologica aristotelici. Nella Sylva, dove echi oraziani, virgiliani e staziani si mescolano a spunti di filosofia naturale sul modello di ...
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BRAGADIN, Lorenzo
Angelo Ventura
Nato nel 1474 da Francesco di Giacomo e da Marina Foscari, nipote del doge Francesco Foscari, apparteneva a famiglia assai influente del patriziato veneziano, ricca [...] . e cultura venez. del Quattrocento, in La civiltà venez. del Quattrocento, Firenze 1957, pp. 114, 141 n. 44; Id., Saggi sull'aristotelismo padovano dal sec. XIV al XVI, Firenze 1958, pp. 168, 289; Id., La scuola di Rialto e l'umanesimo venez., in ...
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Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] Terra d'Otranto, in particolare, l'interesse per filosofia e scienza si manifestò, per esempio, con la trascrizione di opere di Aristotele e di Giovanni Italo in un unico codice, il palinsesto membranaceo Vat. Gr. 316, e dei Fenomeni di Arato nel Par ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. La diffusione della scienza europea
Florence C. Hsia
La diffusione della scienza europea
Verso la fine del XVI sec., il pittore fiammingo Jan van der [...] ; l'opera fu ristampata più volte all'inizio del Seicento e costituì la principale fonte di informazioni sulla cosmologia aristotelica dei primi missionari gesuiti in Cina. Ricci portò a termine con l'aiuto dello studioso Xu Guangqi, convertitosi al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Censura, Inquisizione e scienza nell’Italia della Controriforma
Saverio Ricci
Specificità italiana e contesto europeo
La sorveglianza di censura e Inquisizione sulla scienza, al tempo segnato dal caso [...] cooptazione all’Accademia dei Lincei di Federico Cesi, ma sullo sfondo di inquietudini di teologi e inquisitori, confusero gli avversari aristotelici. Fu il punto più alto della convergenza tra Galilei e i gesuiti, sì che il poeta inglese John Donne ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...