Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] la sua procedura del dubbio metodico. La filosofia moderna si consolida tra René Descartes, che dissipa le fallacie degli aristotelici, e Locke, che dissolve, contro Platone e Gottfried Wilhelm von Leibniz, la credenza nelle idee innate.
Fin dalle ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Il problema della generazione
Walter Bernardi
Il problema della generazione
Scienza e filosofia nella controversia sulla generazione animale
Il [...] forza che organizzava la materia e dirigeva lo sviluppo embrionale non poteva essere, per Descartes, né l'anima corporea aristotelica, né l'anima spirituale cristiana, né gli altri incerti principî vitali cui avevano fatto ricorso in passato maghi e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Girolamo Cardano
Guido Canziani
Nell’opera di Cardano sono rappresentate tutte le discipline di cui si compone la cultura rinascimentale, secondo un ambizioso disegno enciclopedico, che include la filosofia [...] » (a numerorum ratione sumpta), come l’infelice Agrippa ritenne di fare, giacché i numeri – scrive Cardano richiamandosi ad Aristotele – «non possono essere principi delle azioni e delle mutazioni» (De subtilitate, cit., XV, p. 588b). Su questo piano ...
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DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] che circondarono i primi anni della docenza del D. furono perciò, più che il sintomo d'una resistenza dei tradizionalisti aristotelici, un episodio di un fenomeno generale degli anni '30 e '40 del Settecento, il sostituirsi dell'empirismo matematico ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Isaac Newton
Niccolò Guicciardini
Isaac Newton
Isaac Newton nacque il 25 dicembre del 1642 a Woolsthorpe, nei pressi di Grantham nel Lincolnshire, da una [...] l'opinione di Huygens secondo la quale la gravitazione era o un'assurdità o un ritorno alle cause occulte degli aristotelici. Leibniz difese la teoria dei vortici in uno scritto del 1689 intitolato Tentamen de motuum coelestium causis. Anche Johann I ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] discipline si siano trovate a collaborare per forgiare un metodo, se non una logica; si pensi ai punti di contatto fra Aristotele ed Euclide a proposito del metodo 'assiomatico' o a Naṣīr al-Dīn al-Ṭūsī, il quale si rifà all'analisi combinatoria ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] perché i pianeti si muovono, di cosa sono composti e perché sono ordinati in questo modo. Secondo la fisica celeste di Aristotele, il Sole, la Luna e gli altri pianeti sono contenuti in grandi sfere costituite da una sostanza perfetta e invisibile, l ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] Principia fossero adottati nei collegi dei gesuiti come libro di testo per lo studio della fisica, in sostituzione dei testi aristotelici ancora in uso. Le sue speranze, tuttavia, erano destinate a infrangersi: dopo la sua morte, nel 1662 i Principia ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Psicologia e pneumatologia
Gary Hatfield
Psicologia e pneumatologia
La disciplina della psicologia ha assunto tale nome nel XVI sec.: il termine, [...] o nell'anima (o, nel caso di Hobbes, nel cervello o nel cuore). Anche in questo caso, rispetto alla nozione aristotelica secondo la quale le facoltà sensibili erano separate e distinte da quelle intellettuali, le opinioni si divisero. Per Descartes e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Petrarca
Domenico Ferraro
La riflessione di Francesco Petrarca si svolge all’interno di una tradizione insolitamente estesa per gli orizzonti del tempo e rivisitata alla luce di una programmatica [...] una piena consapevolezza della caratura teorica del problema, Petrarca si rivolgeva contro coloro che, «sventolando per i crocicchi un Aristotele che volentieri se ne starebbe in pace, avanzano in ordine d’attacco tra l’ammirazione del volgo» (p. 11 ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...