BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] ed ottenere per concorso il posto allora vacante di lettore ordinario di filosofia: onde lesse, "doi anni continui, il testo de Aristotele De anima ed altre lezioni de filosofia". Da accenni fatti più tardi dallo stesso B., è dato inferire che il suo ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] a causa dei suoi perfidi intrighi. La nota di B. Adversus Plethonem de substantia fu all'origine di una discussione tra aristotelici e platonici della sua cerchia. Questa si trasformò in una disputa a cui B. pose fine con autorità nel 1462. La ...
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MANCINI, Giulio
Silvia De Renzi
Donatella L. Sparti
Ultimogenito del medico Bartolomeo di Niccolò (morto nel 1578) e di Camilla di Francesco Mucci, nacque a Siena il 21 febbr. 1559 e fu battezzato [...] per esteso l'arte) debba essere alla base dell'educazione dell'uomo "civile"; egli spiega come tale concetto risalga ad Aristotele (Politica, VIII, 3: Considerazioni, I, pp. 6, 11 s., 161), che peraltro è l'autore più citato nelle Considerazioni. Già ...
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GIORGIO da Trebisonda (Giorgio Trapezunzio)
Paolo Viti
Nacque a Creta il 3 apr. 1395 da Costantino, in una famiglia emigrata da tempo da Trebisonda, sul Mar Nero, città che a G. rimase di fatto sconosciuta [...] -99; Id., Notiziola sulla famiglia di G. da T., ibid., XI (1945), pp. 227 s.; E. Garin, Le traduzioni umanistiche di Aristotele nel secolo XV, in Atti e memorie dell'Accademia fiorentina di scienze morali "La Colombaria", XVI (1947-50), pp. 75-80; N ...
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ALCIONIO (Alcyonius), Pietro
Mario Rosa
Nacque, probabilmente a Venezia, nel 1487 (se morì appena quarantenne, come affermano concordi i biografi, nel 1527). Ignoto è il suo nome di famiglia e conosciuto [...] , molti anni di applicazione; ma vale a dargli un posto di rilievo, anche se non ancora debitamente studiato, fra i traduttori di Aristotele dei primi decenni del '500.
L'edizione, per cui l'A. ottenne un privilegio decennale da Leone X e dal Senato ...
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PICCOLOMINI, Francesco
Laura Carotti
PICCOLOMINI, Francesco. – Nacque a Siena il 25 gennaio 1523, da Niccolò, dottore in diritto civile e canonico, ed Emilia Saracini. Laureatosi nello Studio senese [...] con il trasferimento di Pendasio a Bologna: fulcro dello scontro era l’interpretazione del terzo libro del De anima aristotelico, del quale Pendasio forniva un’esegesi improntata a quella di Alessandro d’Afrodisia, mentre Piccolomini dava una lettura ...
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GIORGIO da Ragusa (Raguseo)
Cesare Preti
Figlio di Luca, nacque probabilmente a Ragusa (l'attuale Dubrovnik), in Dalmazia, nella seconda metà del sec. XVI. La madre proveniva, forse, dalla famiglia Milani [...] di Afrodisia in particolare, assai ampio per il G., che difese le posizioni degli scolastici come le uniche autenticamente aristoteliche. La polemica ebbe uno strascico velenoso con una commedia scritta dal Cremonini e rimasta inedita, Le nubi, in ...
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GIANNERINO, Pietro Paolo
Nicola Pastina
Nacque ad Arezzo nel 1496 da "ser Nerius Jannarinus" e fu battezzato col nome di Giovanni Francesco. Nulla sappiamo della sua famiglia e della sua infanzia. Il [...] di S. Maria sopra Minerva a Roma, restano alcune opere manoscritte di argomento teologico e filosofico: gli aristotelici Commentaria super libros octo physicorum, de coelo et mundo, de generatione et corruptione, de anima, metaphysicorum, ethicorum ...
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GENTILE da Cingoli
Sonia Gentili
Ignoriamo l'anno di nascita, che potrebbe essere collocato intorno alla seconda metà del XIII secolo, mentre la città d'origine di G. è unanimemente espressa, in sintagma [...] le stesse argomentazioni tomistiche: l'impossibilità, cioè, di un medio tra sostanza e accidente; tuttavia l'interpretazione del principio aristotelico citato in partenza è affidata da G. a un argomento diverso da quello di Tommaso. La posizione di G ...
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DANDOLO, Leonardo
Giorgio Ravegnani
Figlio secondogenito del doge Andrea del ramo di S. Luca e di Francesca Morosini, nacque probabilmente nel 1326. Lo troviamo ricordato per la prima volta in un documento [...] Quest'ultimo fu medico del re di Cipro e, morendo, lasciò un consistente fondo librario. Tutti e quattro si professavano filosofi aristotelici e averroisti. Il contrasto con il Petrarca, al di là dei motivi immediati di polemica, è indice, in ultima ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...