ESTETICA
M. M. Sassi)
Non si può dire che il pensiero antico abbia prodotto un'e. sistematica nello stesso senso in cui, p.es., ha gettato le basi di una sistematica teoria poetica. Tale constatazione [...] non c'è soluzione di continuità, ma graduale e più sicuro spostamento d'accento, fra alcuni spunti già presenti nell'età di Aristotele e il Filostrato che, nel III sec. d.C., apre le Immagini nel senso dell'equiparazione fra pittura e poesia, dotate ...
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Anatomia
P. M. Jones
La conoscenza della struttura interna del corpo umano non ebbe influenza sui modi in cui la figura dell'uomo era rappresentata nel Medioevo. Se anche avessero avuto accesso ai trattati [...] quelli dell'opera di Galeno De sectis ad eos qui introducuntur e costituiscono le 'parti similari' del corpo descritte da Aristotele come 'fondamentali e irriducibili'. Si sa che il testo di Galeno era in uso ad Alessandria come parte del curriculum ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Federico Cesi
Saverio Ricci
La storiografia più recente ha restituito in Federico Cesi una delle figure più significative della cultura scientifica del primo Seicento, non riducibile al pur prezioso [...] lui manifestato circa le conseguenze per i Lincei della questione copernicana. Cesi non fu tuttavia ostile alla cooptazione di aristotelici, come quella del matematico Giuseppe Neri; ma certo lo fu nel caso della candidatura di Giulio Cesare Lagalla ...
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donna
Frédérique Verrier-Dubard
Non ci si può accostare al tema della d. nell’opera machiavelliana senza tener conto di diversi parametri: in primo luogo, gli archetipi che hanno più a che fare con [...] . L’immaginario sessuale serve a M. per rendere il primato politico del sembiante sull’essere.
Per dirla in termini aristotelici, il genere non è essenziale bensì accidentale. Altro attributo del genere machiavelliano è infatti la mobilità. Il genere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La cultura bizantina è caratterizzata dall’unione di tradizione classica e ideologia cristiana, sentite, [...] un dibattito fra i sostenitori della filosofia neoplatonica e quelli dell’aristotelismo. Il neoplatonismo di Michele Psello prepara anche la strada al recupero di Aristotele – aristotelici saranno più tardi figure di spicco come Niceforo Cumno e ...
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Messina
Enrico Pispisa
Le vicende di Messina sveva prendono le mosse dalle realizzazioni di età normanna, quando la città vide il consolidarsi di un intraprendente ceto burocratico impegnato a occupare [...] venne meno, anche se, ancora ai tempi di Manfredi, si segnalò Bartolomeo da Messina, che tradusse alcuni trattati aristotelici e pseudoaristotelici. Dopo l'affermazione dell'etnia latina, le espressioni culturali presero forma in lingua volgare, all ...
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ERCOLANI, Vincenzo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Perugia il 10 genn. 1517 da Francesco, appartenente ad una nobile famiglia perugina e da una Adriana, di cui non si conosce il cognome.
Si sa che, a causa [...] . In queste l'E. ha modo di manifestare la sua ampia preparazione culturale, che si colloca nella tradizione esegetica aristotelico-tomistica. Al secondo gruppo appartengono i commenti ad alcuni libri delle Scritture, soprattutto ai Salmi e a s. Luca ...
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BEAUREGARD (Bérigard, Berigardo), Claudio Guillermet signore di
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Figlio di un medico, Pierre, nacque a Moulins, nel Borbonese, presumibilmente nel 1590, sebbene il Niceron proponga la data del 15 [...] nel 1643 e ristampata con notevoli accrescimenti a Padova nel 1661, è dedicata a vari principi medicei: in forma di commenti aristotelici, affidati al dialogo tra un Carilao peripatetico ed un Aristeo dietro il quale, con una ambiguità che rinnova la ...
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escatologia
Dal gr. ἔσχατος «ultimo» e λόγος «discorso». Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche) che riguarda i destini ultimi [...] scettici circa la fine del mondo fisico (non è senza significato, in questo contesto, l’accusa di eresia rivolta agli aristotelici da parte di coloro che sono i più convinti assertori dell’escatologismo, come Arnaldo da Villanova e Pietro di Giovanni ...
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FRANCHI, Antonio, detto il Lucchese
Marco Gallo
Nacque il 14 luglio 1638 a Villa Basilica, nei pressi di Lucca, da Giovanni e da Lorenza Grassi. Come scrisse nell'autobiografia - che, ripresa e integrata [...] sopra acque ferme e stagnanti"; rivelano un abito mentale legato al moderno sperimentalismo le sue polemiche con gli aristotelici e le sue instancabili misurazioni delle temperature delle polle d'acqua sgorganti dalle cavità ctonie, per dimostrare ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...