PORTA (o Porzio, dal cognome latinizzato Portius, Porcius), Simone
Guido Calogero
Filosofo e medico, nato a Napoli nel dicembre del 1496 e ivi morto il 27 agosto 1554. Seguace del Pomponazzi (o, piuttosto, [...] Pomponazzi. Conoscitore del greco, che il Pomponazzi invece ignorava, il P. può meglio di lui attenersi all'originale aristotelico, e così fornire alla propria trattazione un più preciso aspetto di esegesi di pensiero altrui, opportuno per evitare ...
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Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] Terra d'Otranto, in particolare, l'interesse per filosofia e scienza si manifestò, per esempio, con la trascrizione di opere di Aristotele e di Giovanni Italo in un unico codice, il palinsesto membranaceo Vat. Gr. 316, e dei Fenomeni di Arato nel Par ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È con il X secolo che il mondo giudaico intensifica in modo significativo la relazione [...] in ebraico (Keter Malkut). Il pensiero di Ibn Gebirol ebbe una certa influenza tra i pensatori cristiani; sono presenti elementi aristotelici ma anche neoplatonici, e si caratterizza per il ruolo che viene dato alla nozione di Volontà.
Nell’essere ci ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine analogia indica in genere una relazione tra più cose, aventi in comune qualche [...] a proposito dei principi di potenza e atto.
L’analogia di proporzione e la tradizione medievale
Nel IV libro della Metafisica Aristotele afferma invece che l’essere si dice in molti sensi, ma tutti in riferimento a un unico principio: alcune cose ...
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arbitrio
Sofia Vanni Rovighi
. È assunto sempre in D. nel significato di libero a., o libero voler (Pg XVI 76), anche quando non è preceduto dall'aggettivo, come in Pg VIII 113 Se la lucerna che ti [...] . Plotino si domanda in che cosa consista quel dipendere da noi di un'azione (τὁ εφ'ἡμι̃̃ν) di cui aveva parlato Aristotele nel libro ili dell'Etica Nicomachea, e adopera anche il termine αὐτεξιούσιον (Enn. VI 8 3) per indicare l'esser padroni di ...
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BERGA, Antonio
Giorgio Stabile
Della famiglia dei consignori di Borgaro Torinese, nacque a Torino intorno al 1535 da Luca. Compiuti i primi studi, poco più che sedicenne si trasferì all'università di [...] l'anno dopo in traduzione latina. Con questa pubblicazione, che ancor più delle altre ci dà piena conferma dei suo aristotelismo, il B. concluse la sua carriera di filosofo. L'Oratio panegyrica ad Emmanuelem Philibertum, edita da E. Stampini, non è ...
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Democrito
Giorgio Stabile
Filosofo greco, nato ad Abdera, vissuto tra il V e il IV sec. a.C., è considerato insieme con Leucippo uno dei fondatori della dottrina atomistica, secondo la quale la realtà [...] fu Anassagora e Democrito, che ciò era lume di sole ripercusso in quella parte. Per questo passo e i rapporti con il testo aristotelico, v. ANASSAGORA (ma cfr. anche Macrobio Com. in Somn. Scip. I XV 6 = Remy d'Auxerre Comm. in Mart. Cap., Libri I-II ...
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FORNARI, Simone
Rosario Contarino
Nacque a Reggio di Calabria nei primi anni del sec. XVI forse da Bernardino, come argomenta L. Furnari smentendo la tradizione che lo voleva figlio di Prospero e di [...] . In una successiva sezione, "Apologia brieve sopra tutto l'Orlando furioso", passa poi a confutare le censure degli aristotelici riguardo alla lingua, al titolo del poema e all'imitazione di Matteo Boiardo, dimostrando che esso ha una struttura ...
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LONGO, Giovanni Bernardino
Margherita Palumbo
Nacque a Napoli intorno al 1528 dallo speziale Giovanni Vincenzo. Allievo dello Studio cittadino, tra il 1548 e il 1549 fu nominato, dopo aver conseguito [...] filosofi napoletani di tendenza averroistica. Proprio di Averroè il L. dichiara di voler dare alle stampe altre esposizioni dei testi aristotelici (Expositio, c. 42v), ma il progetto non ebbe seguito, così come non vi è notizia della sorte di quei ...
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CARPANI (Carpane, Carpano, de Carpanis), Domenico
Fabio Troncarelli
Nato a Napoli, fu attivo nella seconda metà del sec. XV. Ben poco sappiamo della sua vita: appartenne inizialmente all'Ordine dei [...] ed i Sermoni in lingua volgare. Mentre i primi, infatti, sono improntati al rigore scientifico della tecnica filosofica aristotelica (appresa probabilmente dal C. durante il periodo del suo apprendistato tomista nell'Ordine domenicano) ed hanno il ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...