MAGGI, Vincenzo
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri tradizioni nobiliari, il M. nacque, intorno al 1498, in provincia di Brescia, presumibilmente nella località di Pompiano, dove [...] e un altro illustre Maggi, Lucillo Filalteo, medico e commentatore, come il M., del De Coelo e del De Physica di Aristotele, gli attribuisce un esordio ferrarese in qualità di lettore di medicina, ma già Tiraboschi corresse l'errore, assegnando al M ...
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Astrologia
Rita Librandi
Le posizioni degli scienziati medievali nei confronti dell'astrologia furono molteplici e controverse e, pur mutando nel tempo il favore accordatole, il suo ruolo in rapporto [...] au XIIe siècle, in Mélanges offerts à M.-D. Chenu maître en théologie, Paris 1967, pp. 31-50.
P. Zambelli, Da Aristotele a Abū Ma'shar, da Richard de Fournival a Guglielmo da Pastrengo. Un'opera astrologica controversa di Alberto Magno, "Physis", 15 ...
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averroismo
Corrente della scolastica (propr. a. latino; ma la storiografia più recente ha proposto anche altre denominazioni, tra cui aristotelismo radicale o eterodosso o integrale) che dal 13° sec. [...] parla infatti anche di a. italiano, nel quale potrebbe andare incluso secondo alcuni anche Dante. Poiché le opere di Aristotele, studiate nelle università, erano quasi sempre accompagnate dal commento di Averroè (che a volte anzi era fatto obbligo di ...
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Botanica
Tre cellule del sacco embrionale maturo delle Angiosperme. Nel complesso formano l’apparato antipodale, considerato un secondo oangio non funzionale del gametofito femminile, in quanto privo di [...] . Presto si pose il problema dell’abitabilità di tali regioni (nel Medioevo chiamate esse stesse a.): già esclusa da Aristotele, fu risolutamente negata dai teologi medievali, nella convinzione che i loro abitanti avrebbero avuto la testa in giù e i ...
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I. Vita e opere. - Da Giovanni Bruno, gentiluomo soldato, e da Flaulisa Savolino nacque in Nola, sull'inizio del 1548, Filippo, che poi prese il nome di Giordano quando a Napoli - ove nel 1562 passò a [...] monade, I, 146-205); ossia che ogni forma nelle cose non sia altro che la presenza dell'anima universale, sicché alla aristotelica molteplicità delle forme si sostituisce l'unità di un solo principio formale, "vero atto e vera forma di tutte le cose ...
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Filosofo arabo musulmano della Spagna, morto circa il 600 dell'ègira, 1204 d. C. Fu amico e discepolo dell'altro famoso filosofo Ibn Ṭufail (v.) ed ebbe rinomanza anche nell'Occidente europeo per un suo [...] ") nel quale egli tenta una nuova spiegazione geometrica dei moti solari e planetarî, eliminando, come contrarî alla fisica aristotelica, gli epicicli e gli eccentrici di Tolomeo. Egli segue dunque la corrente anti-tolemaica iniziata in Spagna dai ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gruppo di pensatori inglesi attivi all’università di Cambridge nel periodo tra le due [...] : l’evidenza delle percezioni elimina i pericoli dello scetticismo e mette fuori gioco le tesi preconcette dei dogmatici aristotelici. Inizia a partire dalla sensazione quel processo che grazie alla luce della ragione porta a riconoscere le leggi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il mondo vivente: le piante, gli animali e gli uomini
Antonio Clericuzio
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In questo capitolo sono trattate le dottrine dei Greci [...] politiche e religiose: sa genuflettersi di fronte al sovrano, mentre, secondo Plinio, è dedito a una forma di religione astrale. Per Aristotele anche la politicità non è prerogativa dell’uomo: l’uomo è politico come lo sono le api, le vespe, le gru e ...
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PARUTA, Paolo
Gino Benzoni
PARUTA, Paolo. – Primogenito di Giovanni di Paolo e di Chiara di Giovanni Contarini, nacque a Venezia il 14 maggio 1540.
La famiglia era d’ascendenza lucchese, aggregata nel [...] alle riunioni un carattere di circolo ristretto, d’accademia non formalizzata, cui sono presenti in prima battuta gli aristotelici Giambattista Bernardo (1537-1602) e Paolo Loredan (1539-1599), il futuro vescovo di Ceneda Marcantonio Mocenigo (1538 ...
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CONTARINI, Pietro Francesco
Renzo Derosas
Nacque presumibilmente a Venezia nel 1502, da Taddeo di Nicolò, del ramo dei Contarini dai SS. Apostoli, e da Maria Vendramin di Leonardo.
Fu il terzo di quattro [...] esperienza va dunque fatta risalire l'unica opera che la tradizione attribuisce al C., le Explanationes sul De physico auditu aristotelico, di cui manca però ogni traccia:'se nel 1662 Pietro Angelo Zeno sosteneva che l'opera era stata pubblicata ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...