perspettiva
Alessandro Parronchi
Scienza (latino perspectiva, " ottica ") che riguarda sia l'occhio come organo sia il fenomeno della visione. Mentre nel primo aspetto, fisiologico, è legata alla medicina [...] e certissima per sé e per la sua ancella, che si chiama Perspettiva (cfr. anche III 6).
Partendo dalle dottrine aristoteliche sulla natura, posero i fondamenti di questa scienza Euclide (330-275 a.C.) nell'Optica e nella Catoptrica e Tolomeo (morto ...
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CATENA, Pietro
Giulio Cesare Giacobbe
Della sua vita si conoscono pochissimi elementi: nacque a Venezia nel 1501; nel 1547 fu nominato lettore di matematiche presso l'università di Padova (la stessa [...] . della teoria dell'astrolabio, della geografia di Tolomeo, dell'astronomia del sistema tolemaico, e, probabilmente delle "meccaniche" di Aristotele, come viene affermato da Bernardino Baldi, che fu suo allievo, e da lui stesso in una sua opera ...
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Figlio di Pietro, medico, nato a Moulins, nel Borbonese, il 15 agosto 1578 secondo alcuni documenti o intorno al 1590, se non anche uno o due anni più tardi, secondo altre più attendibili testimonianze. [...] pisano, dal quale, nel 1640, passò allo Studio di Padova, in cui tenne corsi sulla fisica e la psicologia aristoteliche fino alla morte. Acquistò fama per la sua opera Dubitationes in Dialogos Galilaei pro terrae immobilitate, pubblicata nel 1632 a ...
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MAZZONI, Iacopo
Giuseppe Toffanin
Nacque a Cesena nel 1548 e vi morì nel 1598. Studiò a Bologna e a Padova: fu professore di filosofia negli studî di Macerata e di Pisa e, infine, alla Sapienza di Roma. [...]
Più noto rimane per il suo Discorso in difesa della Comedia del divino. poeta contro il discorso di Ridolfo Castravilla (Cesena 1573) che rappresenta una facile riscossa contro il pregiudizio delle regole aristoteliche addotte a discredito di Dante. ...
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MASSIMO Neoplatonico
Guido Calogero
Filosofo neoplatonico del secolo IV d. C., maestro dell'imperatore Giuliano l'Apostata. Nato sul principio del secolo nella Ionia (probabilmente a Smirne o a Efeso), [...] dell'imperatore, e finì giustiziato nel 372. Tra le sue opere è ricordato da Simplicio un Commentario alle Categorie aristoteliche, quasi in tutto dipendente da Alessandro di Afrodisia. Ma l'attività di M. si volse principalmente alle arti teurgiche ...
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Filosofia
In senso estremamente generico, qualsiasi processo che porti a isolare una cosa da altre con cui si trova in rapporto, per considerarla poi come specifico oggetto d’indagine una volta prescisso [...] derivati dalla sensazione permette l’enucleazione dei concetti, cioè la conoscenza intelligibile. S. Tommaso riprese queste teorie aristoteliche. In Duns Scoto e in Guglielmo di Occam la teoria dell’a. subisce una profonda modificazione. Sostenuta ...
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LASSON, Adolf
Guido Calogero
Studioso tedesco di filosofia, nato a Altstrelitz nel 1832, morto a Berlino nel 1917. Professore onorario della università di Berlino, è noto per lo zelo con cui professò [...] Zeitliches und Zeitloses (Lipsia 1890); Der Leib (Berlino 1898); Über den Zufall (Berlino 1908). Da ricordare anche le sue traduzioni aristoteliche, della Metafisica (2ª ed., Jena 1924) e del De anima (Jena 1924: postuma, a cura del figlio Georg), e ...
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Alessandro di Hales
di Hales Teologo e filosofo (Hales, contea di Gloucester, 1170-80 - Parigi 1245). Maestro nella Facoltà delle arti di Parigi prima del 1210, poi maestro di teologia (già negli anni [...] universali, le ‘forme’ esistenti ante rem nel Verbo sono distinte dagli universali post rem che corrispondono alle ‘forme’ aristoteliche, legate alla materia in seno alle realtà singole. Opere: Commento alle Sentenze (sembra che egli sia stato il ...
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Filosofo, iniziatore del neoplatonismo, vissuto in Alessandria tra il 175 e il 242 d. C. In gioventù per vivere trasportava sacchi (donde il soprannome Σακκᾶς "facchino"); più tardi insegnò filosofia ed [...] e distinguerla da quella di Plotino, che è da considerare l'effettivo fondatore del neoplatonismo; elaborò dottrine del platonismo medio (specialmente il rapporto dell'anima con l'intelletto e il corpo), combinandole con dottrine aristoteliche. ...
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connotazione
Insieme delle proprietà o degli attributi che sono associati a un termine generale, che forniscono condizioni necessarie per la corretta applicazione del termine o per l’appartenenza di [...] nel suo significato. Per es., la parola ‘uomo’, per Mill, designa direttamente (denota) i soggetti individuali come Platone, Aristotele ecc., e connota, o implica indirettamente, o indica, gli attributi propri dell’umanità. Dunque, posto che (1) la ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...