Biologia
Giovanni Chieffi
Salvatore Feo
Agata Giallongo
Il termine biologia (composto di due parole greche, βίος, "vita", e λόγος, "studio") fu coniato dal naturalista tedesco G.R. Treviranus nel [...] di Coo (5°-4° sec. a.C.), che studiò le malattie su base causale e con metodo naturalistico. Ma fu Aristotele il primo vero studioso della vita degli animali, che investigò nei più minuti particolari, ponendo le basi di una classificazione zoologica ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] Uffizio di Roma e Cremonini fu costretto ad abbandonare l'idea di pubblicare il suo ultimo e più rilevante scritto su Aristotele, il De caeli efficentia. Cremonini continuò ad avere problemi con il Sant'Uffizio fino al 1626, quando fu accusato di non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovan Battista Della Porta
Saverio Ricci
Della Porta non è mago, se per magia si intende commercio soprannaturale, per vantaggio del praticante, spesso con altrui danno. Egli piuttosto verifica le [...] luogo in cui da sempre la ricerca umana di beni vitali ha incrociato il divino ivi dimorante. È arte filosofica, teste Aristotele, che nella Politica cita il successo negli affari di Talete (Villae libri XII, edizione diretta da F. Tateo, 2010, p. 15 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
L’astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Astrologia e cultura umanistica
La riscoperta della cultura antica, tratto caratterizzante dell’età dell’Umanesimo, si verificò anche sul terreno degli studi di [...] come scientia media, inserita tra cosmologia e filosofia naturale, sullo sfondo di un’immagine dell’universo di derivazione aristotelica. All’interno della grande sfera, del mondo, delimitata dal cielo delle stelle fisse, ruotavano i sette cieli, su ...
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SARPI, Paolo
Antonella Barzazi
(Pietro). – Pietro Sarpi nacque a Venezia il 14 agosto 1552 da Francesco, mercante, originario di San Vito in Friuli, e dalla veneziana Isabella Morelli.
Morto precocemente [...] , del 1621 (Pensieri naturali..., cit., pp. LXXIII s., 509 s., 732 s.).
La critica sarpiana alle categorie aristoteliche della conoscenza rimase ancorata al nominalismo, in particolare a Guglielmo di Occam, ma accordò spazio crescente alla filosofia ...
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Croce, Benedetto
Gennaro Sasso
Filosofo e storico, nato a Pescasseroli nel 1866 e morto a Napoli nel 1952. Sebbene il suo nome ricorra spesso nei suoi scritti, e il suo pensiero sulla natura della politica [...] conquista che riteneva di aver raggiunto della vera dialettica fondata sull’intreccio delle antiche figure platonico-aristoteliche dell’opposizione per contraddizione e dell’opposizione per diversità, gli consentivano di strappare all’isolamento, nel ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Teoria e pratica nel Medioevo
Guy Beaujouan
Teoria e pratica nel Medioevo
L'Alto Medioevo
Il giudizio negativo, talvolta velato di [...] e la presa di coscienza della capacità d'innovazione; si pensi a Federico II e alla sua critica della zoologia di Aristotele, a Giordano Nemorario e a quanti dopo di lui fecero compiere alla statica passi da gigante rispetto a ṯābit ibn Qurra ...
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fiera (Fera)
Fernando Salsano
Gaetano Ragonese
Significa " animale " in genere, in If IX 72 fa fuggir le fiere e li pastori; Pg VI 94 guarda come esta fiera [l'Italia] è fatta fella, dove è parte della [...] la lonza, il leone e la lupa con le tre disposizion che 'l ciel non vole (If XI 81), con le tre categorie aristoteliche di peccato, la malizia, la matta bestialitate e l'incontinenza (oppure frode, violenza e incontinenza). È la tesi del Flamini (e ...
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PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza
Federica Favino
PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza. – Nacque a Roma il 28 novembre 1607 da Alessandro dei marchesi di Zibello e da Francesca Sforza di Santa Fiora.
Alessandro [...] latine composte per l’occasione da Guinigi e poi date alle stampe. Pubblicò le tesi – un esempio del ‘nuovo aristotelismo’ che veniva allora insegnato al Collegio Romano (Baroncini, 1981) in un ricco volume in folio – De universa philosophia… (Roma ...
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LORENZETTI, Ambrogio
C. De Benedictis
Protagonista con il fratello Pietro e con Simone Martini della pittura senese del Trecento, L. è documentato a Siena e a Firenze dal 1319 al 1349 (Rowley, 1958), [...] riguarda l'esaltazione sia della giustizia ispirata dalla sapienza sia del bene comune, che, passato dalla teoria di Aristotele nel pensiero di S. Tommaso, era stato oggetto di un trattato scritto intorno al 1300 dal domenicano fiorentino Remigio ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...