CAGGIO, Paolo
SSantangelo
Nacque a Palermo nel primo quarto del sec. XVI.
Della sua appartenenza a nobile famiglia dà testimonianza, in una lettera all'Aretino, Ottaviano Precone, vescovo di Monopoli, [...] non può essere se non angelica; nella seconda l'autore espone la sua poetica, a fondamento della quale egli pone, aristotelicamente, l'imitazione. L'artifizio retorico permette alla poesia di servirsi, per i suoi fini, di tutte le scienze: muove da ...
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politica
Il termine p. deriva dall’aggettivo greco politikòs, a sua volta derivato da polis, città. Nel pensiero greco la riflessione politica incomincia come riflessione sulla giustizia, di origine [...] universale razionalità. Ma al di sopra dello Stato c’è la Chiesa, come al di sopra del fine della società, che è aristotelicamente la vita virtuosa, c’è il fine ultimo dell’uomo, ossia il godimento di Dio, al cui raggiungimento l’uomo deve essere ...
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Il concilio
Manlio Simonetti
Col nome di concilio, o sinodo, s’intende, nella Chiesa antica, un’assemblea di vescovi riuniti per discutere di questioni importanti che trascendevano l’autorità dei singoli [...] un significato compatibile con la sua dottrina. In effetti il termine ousia (essenza, sostanza) poteva indicare sia aristotelicamente una sostanza individuale sia anche una sostanza generica: nel primo caso definire il Figlio homoousios con il Padre ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...