Biologia
Elemento genetico
trasponibile Unità genetica in grado di inserirsi in un cromosoma, uscirne e reinserirsi successivamente in una diversa posizione. Con tale locuzione sono altresì indicate le [...] il 16° sec. e la prima parte del 17°, anche se alcuni chimici come N. Lemery (1645-1715) cercarono di conciliare i principi aristotelici e quelli di Paracelso con la teoria meccanicistica.
Tra la fine del 17° sec. e gli inizi del 18° si sviluppò un ...
Leggi Tutto
Scienziato e filosofo (m. 1416). Addottoratosi in arti, secondo una tradizione accettabile, a Pavia nel 1374, insegnò astrologia, matematica e filosofia negli studî di Pavia (dal 1377), di Bologna (dal [...] e della cinematica. Tra le sue opere, di cui molte manoscritte, si ricordano, oltre a commenti a varie opere di Aristotele, un Tractatus de ponderibus (in cui tra l'altro è descritto un rudimentale densimetro), un Tractatus de latitudinibus formarum ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: matematica. Algebra della logica
Massimo Mugnai
Algebra della logica
Logica e matematica: pensare e calcolare
Sia nell'Antichità sia durante il Medioevo, la logica e la matematica si configurano [...] secondo la quale la vera tecnica dimostrativa debba essere ricercata nello scritto euclideo, anziché nella logica della tradizione aristotelica. Al tempo stesso, in tale periodo, viene posto in modo esplicito il problema dei rapporti tra la dottrina ...
Leggi Tutto
Filosofia
L’analisi e la determinazione del contenuto di un concetto, espresse in un giudizio in cui il soggetto è il concetto da definire e il predicato è costituito dal complesso dei termini che nel [...] caratteristiche e proprietà dell’oggetto da definire, talvolta anche accidentali), la d. vera e propria, secondo la tradizione aristotelica (d. per genere prossimo e differenza specifica), è quella che individua una più vasta classe di enti (genere ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] naschino et già mai, se noi con diritto occhio vogliamo mirare et quello che la natura tutto il giorno fa et quello che Aristotele ne ha scritto (Del flusso et reflusso del mare, et dell’inondatione del Nilo, 1577, p. 42).
E, ancora, a proposito dei ...
Leggi Tutto
Filosofo, matematico e medico musulmano (Wasīǵ, nel territorio di Fārāb, Turchestan, 870 circa - Damasco 950). Oltre alle traduzioni e ai commentarî di Porfirio e dell'Organon di Aristotele, compose un [...] cercò una conciliazione tra la tesi platonica che il mondo ha avuto un principio e quella aristotelica che è ingenerato, e pervenne alla concezione che "il mondo è uscito dal nulla, per un singolo atto intemporale del Creatore, e che dal suo ...
Leggi Tutto
Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] un precedente nel XIV secolo. Nell'opera Le livre du ciel et du monde, un importante commentario al De caelo di Aristotele, completato nel 1377, Nicola Oresme (1320 ca.-1382), che insegnò all'Università di Parigi e in seguito fu vescovo di Lisieux ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] attraverso due percorsi principali: il primo aveva origine dal Libro III della Fisica e dal Libro I del De caelo di Aristotele, nei quali si analizzano i concetti di infinito e di continuità; il secondo dalle discussioni sull'eternità del mondo. Dato ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Philip van der Eijk
La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Gli atteggiamenti degli scienziati antichi [...] I, 721 b - 722 a; IV, 763 b - 766 a), che tratta di una serie di concezioni i cui autori, nel testo aristotelico, rimangono per lo più anonimi.
C'è stata molta discussione tra gli studiosi sulla natura e sullo scopo di questi passi dossografici nelle ...
Leggi Tutto
Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] spirito.
Al significato e allo sviluppo del termine f. va strettamente connesso il valore dell’aggettivo formale. Nella distinzione aristotelica delle quattro cause, la causa formale è ciò per cui una cosa è quella che è ( principio formale) ossia ...
Leggi Tutto
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...