sillogismo Termine filosofico con cui Aristotele designò la forma fondamentale di argomentazione logica (s. categorico), costituita da tre proposizioni dichiarative connesse in modo tale che dalle prime [...] medio nelle premesse. Sillogistica è chiamata, in generale, qualsiasi versione della dottrina del s., da quella originaria aristotelica, a quella della trattatistica ottocentesca, che precede, in sostanza, i moderni manuali di logica matematica. Nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Egidio Romano
Gian Carlo Garfagnini
Egidio Romano fu uno dei più brillanti e influenti intellettuali e uomini di Chiesa tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Il suo De regimine principum [...] singolare in cui, tra l’altro, l’influenza del De regno e del frammentario commento di Tommaso d’Aquino alla Politica aristotelica è particolarmente forte. Per un verso, infatti, il De regimine si rifà al modello degli specula principum che sin dall ...
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BOLANO, Lorenzo
Giorgio Stabile
Nacque a Catania, presumibilmente intorno al 1540. Mancano notizie sugli studi e la giovinezza. Nel 1565 lo troviamo lettore di logica all'università di Catania; a ciò [...] gli studi letterari, filosofici e antiquari.
È del 1597 un suo Opus logicum, stampato a Messina, compendio di filosofia aristotelica e frutto del suo insegnamento logico; sembra pure che scrivesse un trattato di Rethorica. Nato dai suoi interessi di ...
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Montesquieu, Charles-Louis de Secondat, barone di La Brede e di
Montesquieu, Charles-Louis de Secondat, barone di La Brède e di
Filosofo francese (La Brède, Bordeaux, 1689-Parigi 1755). Dopo la laurea [...] , De l’esprit des lois (1748), M. ha innovato profondamente la tipologia dei governi rispetto alla classificazione aristotelica. Egli distingue tre tipi di governo: repubblicano, monarchico, dispotico. Nel governo repubblicano il potere appartiene al ...
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verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse [...] dice gli enti come sono», falso «quello che dice come non sono» (Cratilo 385 b). Tale concetto di v. sarebbe stato codificato da Aristotele nella celebre definizione della Metafisica (IV, 7, 1011 b) secondo cui «dire di ciò che è che non è, o di ciò ...
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BONO, Pietro (Bono Lombardo)
Cesare Vasoli
Solo scarse notizie si possiedono sulla vita del B., autore di un trattato di alchimia, la Pretiosa margarita novella, a quanto attesta l'explicit dello stesso [...] 'altro il Secretum allo Stagirita. Anzi la sua fede nella piena conciliabilità tra la pratica alchimistica e la filosofia aristotelica è tale da indurlo a confortare le proprie dottrine con citazioni della Metaphysica, dell'Organon, del De anima e ...
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Diritto
C. e qualifiche professionali Sistema di classificazione volto a identificare e raggruppare i vari profili professionali, in modo da delineare il regime giuridico ed economico cui è sottoposto [...] art. 96 disp. att. c.c.).
Filosofia
Nel suo significato originario, con cui essa si presenta principalmente nella dottrina aristotelica, la c. è essenzialmente l’enunciazione di un certo predicato in relazione a un certo soggetto, e più propriamente ...
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BRANCACCIO, Clemente
Giuseppe Pignatelli
Nato a Carovigno (Brindisi) verso la fine del sec. XVI da una nobile famiglia, entrò giovanissimo tra i francescani minori riformati della provincia di Napoli [...] nel solco della più stretta ortodossia cattolica postridentina, della teologia di Duns Scoto come alternativa alla dominante dottrina tomistico-aristotelica. Durante la peste, che dopo il 1650 infuriò a Napoli per parecchi anni, e in particolare nel ...
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Naturalista e filosofo (Cosenza 1509 - ivi 1588). Figura di rilievo nel quadro del pensiero filosofico del suo tempo, T. elaborò un naturalismo ilozoistico (cioè una concezione della natura come un tutto [...] le cose. La realtà naturale è così dotata di movimento (il principio motore è interno, non esterno come il motore della fisica aristotelica) a causa del calore che tutto pervade come spiritus, e che ha la sua sede nei cieli (soprattutto nel sole: si ...
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Filosofo (Breslavia 1679 - Halle 1754). Autore di riflessioni sull'etica e la morale, W. più che per le sue dottrine ha avuto importanza per l'esigenza, posta e sostenuta, che la filosofia debba avere [...] dimostrazione "cosmologica" dell'esistenza di Dio. Nella filosofia morale W. seguì la tradizione della rinnovata scolastica aristotelica fiorita nel mondo delle università luterane.
Opere
Delle sue opere, alcune furono scritte in latino, altre in ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...